Titolo originale | La glace et le ciel |
Titolo internazionale | Antarctica: Ice and Sky |
Anno | 2015 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia |
Regia di | Luc Jacquet |
Attori | Claude Lorius, Michel Papineschi, Jacques-Yves Cousteau . |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 maggio 2015
La storia di un uomo che non ha mai smesso di indagare nei misteri della natura attraverso la ricerca e l'analisi approfondita del ghiaccio.
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CONSIGLIATO NÌ
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Appena ventenne Claude Lorius, più per spirito d'avventura che altro, si imbarca alla volta dell'Antartico in una spedizione scientifica. Erano gli anni in cui l'uomo cercava di esplorare il pianeta in tutti i suoi luoghi più impervi, quelli in cui la sete di conoscere era alla base di imprese eroiche. Nell'Antartico Lorius ci tornerà più volte nel corso della propria vita, sviluppando una conoscenza che non ha pari nel campo dei ghiacci. Proprio dai suoi studi sarà possibile stabilire come la temperatura del pianeta si sia andata sempre più surriscaldando nel corso dei secoli ad opera della presenza umana.
Luc Jacquet torna a filmare l'Antartico dopo il grande successo de La Marcia dei Pinguini e lo fa questa volta con un film a tesi, una celebrazione senza se e senza ma di Claude Lorius. The Ice and the Sky riflette la visione di mondo, di lavoro, di avventura e di comunione con la natura di Lorius, ha la sua voce narrante fuori campo e prevede una quantità sovradimensionata di inquadrature agiografiche dello stesso Lorius, oggi, in mezzo ai ghiacci. La glorificazione del protagonista è per The Ice and the Sky la vera ragion d'essere.
Prendendo la strada del biografico il film racconta la vita professionale del suo soggetto, lasciando che sia lui in prima persona a narrarla. I fatti per come si sono svolti e per l'importanza che hanno avuto, narrati solamente dal loro protagonista, la cronaca dei momenti più duri e delle scelte più rischiose senza contraddittori. Monumento eretto in vita, questo documentario ad personam, intende celebrare non solo Lorius ma tutto un tipo di vita e di etica alla quale risponde lo stesso Jacquet, che sul cinema documentaristico a favore della natura ha costruito la propria carriera. La celebrazione dell'uomo nelle condizioni naturali più avverse, l'esaltazione dell'avventura alla ricerca dell'ignoto, dell'esplorazione alimentata dalla sete di sapere.
Utilizzando moltissime immagini di repertorio per contrappuntare la narrazione degli eventi che hanno portato Lorius a indagare e scoprire la maniera in cui il ghiaccio contenga informazioni sulla temperatura terrestre nel momento in cui è passato dallo stato liquido a quello solido (cioè quando si è formato), The Ice and the Sky ha il preciso obiettivo di esporre le tesi e dimostrare quanto lo studioso non sia ascoltato. Puro veicolo per le sue idee il film non ha il minimo interesse a cercare di inquadrare realmente il rapporto tra personaggio e paesaggio (forse di tutti i temi, il più interessante e meno esplorato del film) né di capire qualcosa, preferisce adagiarsi su standard visivi da Discovery Channel o National Geographic. Il suo unico fine infatti è convincere lo spettatore.