simone
|
martedì 22 dicembre 2015
|
noia mortale
|
|
|
|
Film tematicamente molto valido con grandi attori ma di una noia mortale...lo specifico filmico che esige il racconto per immagini viene annullato per dare spazio ad una kermesse di tipo teatrale..unica scena bella cinematograficamente parlando è quella del pilota che si getta dall'aereo...il resto è un immenso "chiacchericcio" .... il peggior film di Spielberg...viva E.T.
|
|
[+] lascia un commento a simone »
[ - ] lascia un commento a simone »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
un grandissimo thriller di grande attualità
|
|
|
|
Ogni film di Spielberg è un evento; e lo è perché quasi sempre propone film di altissimo livello, il rischio di uscire delusi dalla sala cinematografica è inesistente. E poi se va bene, spesso, è un cinema di alto livello, commerciale, per carità, ma di alto livello. Se va benissimo si va a vedere un film come il ponte delle spie, thriller storico intenso, appassionante; in piena guerra fredda un avvocato newyorchese è chiamato a difendere una spia dell’Unione Sovietica. La condanna è scontata, l’opinione pubblica appoggia il maccartismo, figuriamoci un russo.
[+]
Ogni film di Spielberg è un evento; e lo è perché quasi sempre propone film di altissimo livello, il rischio di uscire delusi dalla sala cinematografica è inesistente. E poi se va bene, spesso, è un cinema di alto livello, commerciale, per carità, ma di alto livello. Se va benissimo si va a vedere un film come il ponte delle spie, thriller storico intenso, appassionante; in piena guerra fredda un avvocato newyorchese è chiamato a difendere una spia dell’Unione Sovietica. La condanna è scontata, l’opinione pubblica appoggia il maccartismo, figuriamoci un russo. L’avvocato Donovan, un perfetto Tom Hanks, accetta l’incarico ma poi si appassiona al caso. Il punto non è l’innocenza o la colpevolezza di Abel, la spia russa, ma la necessità di garantire a chiunque, anche non americano, i diritti di un giusto processo. Incassata la condanna l’avvocato Donovan si trasformerà da avvocato in negoziatore per conto degli Stati Uniti, trattando uno scambio di prigionieri con i sovietici da realizzarsi a Berlino Est. Il muro è stato appena costruito, il clima è quello della paura, quello che contraddistingue tutti i regimi. E alla fine in questo film Spielberg canta un lungo omaggio alla democrazia, quella che si basa sulla fiducia, sulla presunzione di non colpevolezza, la storia, perfetta per un thriller serrato come questo, che non vi svelo per non farvi perdere il gusto della visione, diventa un perfetto contorno. Ma la pietanza principale è la libertà, quella torcia che una donna tiene in mano all’ingresso di una città di una Nazione. Si dia a Cesare quel che è di Cesare ed agli States quel che è degli States.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
marco michielis
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
la guerra fredda secondo spielberg
|
|
|
|
Una figura anomala per i tempi attraversa le fitte trame politiche del conflitto silenzioso tra USA e URSS guidata da un ferreo sentimento di rettitudine e da uno spontaneo e genuino fastidio per i piani di spionaggio e le tensioni dell'epoca. In una realtà storica dove le due potenze rivali, come Spielberg ci ricorda con puntuali giochi di specchi di fronte alla cinepresa e con raccordi spesso brutali che rimbalzano l'azione da una parte all'altra, si equivalgono e si rassom[+]
Una figura anomala per i tempi attraversa le fitte trame politiche del conflitto silenzioso tra USA e URSS guidata da un ferreo sentimento di rettitudine e da uno spontaneo e genuino fastidio per i piani di spionaggio e le tensioni dell'epoca. In una realtà storica dove le due potenze rivali, come Spielberg ci ricorda con puntuali giochi di specchi di fronte alla cinepresa e con raccordi spesso brutali che rimbalzano l'azione da una parte all'altra, si equivalgono e si rassomigliano in tutto e per tutto dal punto di vista delle strategie messe in atto, l'avvocato Donovan rappresenta la persistenza di uno spirito umano che non si arrende e non si piega di fronte ai pregiudizi e alle paure dell'altro diffuse tra i più. Il tutto rappresentato con una gestione magistrale del genere thriller e con un finale un po' stucchevole che, però, era ampiamente prevedibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marco michielis »
[ - ] lascia un commento a marco michielis »
|
|
d'accordo? |
|
alex2044
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
buon divertimento , ecco a voi :steven spielberg
|
|
|
|
Un inizio fulminante . La cattura della spia sovietica Rudolf Abel è un pezzo di alta scuola cinematografica che nobiliterebbe qualunque film anche modesto . Invece con il "Ponte delle spie " ci troviamo di fronte ad un gran film dall'inizio alla fine salvo forse un brevissimo momento in una Berlino est spettrale ma forse un po' di maniera . Steven Spielberg si dimostra ancora una volta uno dei più grandi registi in attività . La sua capacità di raccontare storie originali e non viene ribadita da questa opera che si situa nella fascia alta della sua produzione . L'aver scelto Tom Hanks è una scelta azzeccatissima visto che il protagonista è un avvocato specialista in assicurazioni che fa dell'onestà e del rispetto delle regole un modus vivendi ed una faccia che trasuda così tanta onestà e correttezza è difficile da trovare in circolazione.
[+]
Un inizio fulminante . La cattura della spia sovietica Rudolf Abel è un pezzo di alta scuola cinematografica che nobiliterebbe qualunque film anche modesto . Invece con il "Ponte delle spie " ci troviamo di fronte ad un gran film dall'inizio alla fine salvo forse un brevissimo momento in una Berlino est spettrale ma forse un po' di maniera . Steven Spielberg si dimostra ancora una volta uno dei più grandi registi in attività . La sua capacità di raccontare storie originali e non viene ribadita da questa opera che si situa nella fascia alta della sua produzione . L'aver scelto Tom Hanks è una scelta azzeccatissima visto che il protagonista è un avvocato specialista in assicurazioni che fa dell'onestà e del rispetto delle regole un modus vivendi ed una faccia che trasuda così tanta onestà e correttezza è difficile da trovare in circolazione. Naturalmente l'interpretazione di Tom Hanks , dati questi presupposti , non può essere che maiuscola ed infatti lo è alla grande . Gli altri attori sono tutti bravi con un di più per Mark Rylance che interpreta con maestria questa spia piena di fatalismo che più russo non si può ed una citazione affettuosa per il sempre bravo Alan Alda seppur un po' invecchiato, va be' gli anni passano anche per gli attori hollyvoodiani .
La storia è conosciuta , lo scambio fra il pilota amricano Powers e la spia Sovietica Abel . Ma il modo di raccontarla di Spielberg la rende sempre interessante . I riferimenti poi ai problemi che ha dovuto sopportare l'avvocato protagonista per difendere i suoi principi di rispetto delle regole per colpa di una parte di società americana , potere giudiziario compreso ,ancora intrisa di maccartismo , dimostrano una volta di più che Spielberg è un democratico in senso lato e quindi non solo partitico con un sacro rispetto per i diritti civili di tutti . Onore al merito di questo regista che spaziando fra generi diversi ha insegnato cinema a molti addetti ai lavori ma ancora di più ha divertito un pubblico senza età perchè il cinema ,quando è ben fatto piace proprio a tutti . Buon Divertimento !
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
spielberg e il grande cinema americano
|
|
|
|
Sono un cultore del grande cinema americano e come tale sono cresciuto seguendo la cinematografia di Steven Spielberg, che ho sempre identificato come il massimo esponente contemporaneo di questo cinema.
Le opere di Spielberg avvolgono lo spettatore con un’atmosfera calda, ben curata, molto “americana”; il suo cinema ti coccola e ti appaga, facendoti uscire soddisfatto dalla sala cinematografica. Numerosi sono gli elementi comuni alle sue pellicole: la maniacale cura dei particolari; l’altissima tecnica registica; sceneggiature ben delineate e caratterizzate da un finale che, anche se non interamente lieto, è comunque sempre attento a soddisfare il pubblico.
[+]
Sono un cultore del grande cinema americano e come tale sono cresciuto seguendo la cinematografia di Steven Spielberg, che ho sempre identificato come il massimo esponente contemporaneo di questo cinema.
Le opere di Spielberg avvolgono lo spettatore con un’atmosfera calda, ben curata, molto “americana”; il suo cinema ti coccola e ti appaga, facendoti uscire soddisfatto dalla sala cinematografica. Numerosi sono gli elementi comuni alle sue pellicole: la maniacale cura dei particolari; l’altissima tecnica registica; sceneggiature ben delineate e caratterizzate da un finale che, anche se non interamente lieto, è comunque sempre attento a soddisfare il pubblico. Questo suo cinema ha influenzato numerosi autori, da me molto apprezzati (su tutti cito Robert Zemeckis e Peter Jackson), che sfornano grandi film seguendo queste linee guida.
In questa pellicola si ritrova compiutamente il grande cinema americano di Steven Spielberg.
Straordinaria la riproduzione scenica degli anni cinquanta, figlia di un lavoro certosino che non tralascia alcun aspetto: costumi, scenografia, interni, comportamenti ed aspetto fisico dei personaggi ecc. La regia di altissimo livello, di cui Spielberg è stato capace anche stavolta, sublima questi aspetti costituendo insieme ad essi la maggiore forza del film.
Ottimi gli interpreti, tutti perfettamente in parte, compresa (e non era scontato) la star Tom Hanks: il grande attore è necessario per richiamare l’attenzione del pubblico, ma in questo caso è anche adattissimo al ruolo che gli viene assegnato e bravissimo nell’interpretarlo facendone risaltare le varie sfaccettature (padre di famiglia, professionista scrupoloso, uomo onesto e perbene con alti valori etici). Inoltre nessuno come Tom Hanks incarna lo spirito americano che Spielberg vuole celebrare con film di questo genere: è la quarta pellicola che girano insieme e a mio avviso è la più riuscita dopo “Salvate il soldato Ryan”.
Bravissimi anche gli altri interpreti: su tutti voglio citare la spia russa Rudolf Abel, la moglie del protagonista e il funzionario sovietico a Berlino Est. Non mi è piaciuto invece il doppiaggio del giudice americano.
Ulteriore merito di quest’opera è quello di ricostruire con notevole precisione e compiutezza gli anni della guerra fredda, impartendo di fatto un’ottima lezione di storia.
Vengono esplicitamente trattati anche temi di grande impegno socio-politico ed etico-morale.
Da brividi la scena del tentativo di scavalcamento del muro a Berlino, a cui il protagonista assiste dal finestrino di un treno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
fight_club
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
spielberg colpisce ancora
|
|
|
|
James Donovan, un avvocato di un noto studio legale viene chiamato a difedere una spia russa nei terribili anni della Guerra Fredda, l'opinone pubblica è contro questo processo in tempi dove la minaccia di una guerra nucleare è più probabile che mai, si vorrebbe una sentenza veloce e punitiva ma il legale americano comprende che proprio questo procedimento istruttorio sia il miglior modo di mostrare a tutto il mondo che essere migliori dell'avversario significhi rispettare la propria Costituzione con le sue regole, dove tutti i cittadini, anche quelli visibilmente più colpevoli, hanno diritto a tutti i vantaggi che possa offrire una qualunque democrazia.
Steven Spielberg torna a mostrarci spaccati di episodi importanti di questi nostri ultimi anni, dopo Munich tocca alla nota vicenda dell'abbattimento dell'aereo spia U2 dove il mondo corse una grave crisi politica.
[+]
James Donovan, un avvocato di un noto studio legale viene chiamato a difedere una spia russa nei terribili anni della Guerra Fredda, l'opinone pubblica è contro questo processo in tempi dove la minaccia di una guerra nucleare è più probabile che mai, si vorrebbe una sentenza veloce e punitiva ma il legale americano comprende che proprio questo procedimento istruttorio sia il miglior modo di mostrare a tutto il mondo che essere migliori dell'avversario significhi rispettare la propria Costituzione con le sue regole, dove tutti i cittadini, anche quelli visibilmente più colpevoli, hanno diritto a tutti i vantaggi che possa offrire una qualunque democrazia.
Steven Spielberg torna a mostrarci spaccati di episodi importanti di questi nostri ultimi anni, dopo Munich tocca alla nota vicenda dell'abbattimento dell'aereo spia U2 dove il mondo corse una grave crisi politica.
Il regista americano ci mostra la vicenda dall'interno del sistema giuridico statunitense, dove un caso così scottante deve essere risolto pubblicamente mostrando una estrema efficienza ma deve anche districarsi sul lato spionistico dove i servizi segreti combattono una guerra segreta dove le informazioni sono l'obiettivo principale, dove lo Stato si nasconde dietro le vesti di privati cittadini per risolvere questioni anche spinose lasciando loro tutte le responsabilità di agire e di essere visti dalla gente comune come traditori della causa nazionale. Spielberg si conferma gran narratore e affabulatore sin dai tempi di "Incontri ravvicinati del terzo tipo", la sua regìa è impeccabile e ogni inquadratura risulta perfetta, La sceneggiatura dei fratelli Coen scorre piacevole come sempre senza alcuna banalità, Tom Hanks è sempre bravo nel suo ruolo di solo contro il destino (Salvate il soldato Ryan, Castaway, Captain Phillips), una particolare citazione la dedico a Mark Rylance molto bravo nel suo ruolo quasi rassegnato di spia e vittima qualsiasi cosa succeda. Un ottimo film che consiglio a tutti, Voto finale 7,5
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fight_club »
[ - ] lascia un commento a fight_club »
|
|
d'accordo? |
|
svevarobiony
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
un film splendidamente umano. da vedere.
|
|
|
|
Un film che merita davvero di essere visto. Ritagliategli una serata.
Regia di Spielberg, con un umanissimo Tom Hanks e colonna sonora del mio adorato Thomas Newman. La storia vera del coraggio di un uomo, della lealtà che emerge quando il patriottismo cerca di distruggerla, della guerra fredda e dello spionaggio dei sovietici e degli Stati Uniti ma soprattutto, una bellissima storia d'amicizia.
Questo film ha a mio parere pochi punti negativi:
1) Il titolo che, sebbene perfettamente coerente e riassuntivo dopo la visione del film, non rende accattivante la sua presentazione al primo impatto.
2) Un piccolo errore relativo ad un bicchiere di scotch che viene presentato pieno (il problema è che una precisa inquadratura vi fa porre attenzione, altrimenti l'errore passerebbe inosservato) e un secondo dopo, dopo solo un timido sorso, è magicamente vuoto.
[+]
Un film che merita davvero di essere visto. Ritagliategli una serata.
Regia di Spielberg, con un umanissimo Tom Hanks e colonna sonora del mio adorato Thomas Newman. La storia vera del coraggio di un uomo, della lealtà che emerge quando il patriottismo cerca di distruggerla, della guerra fredda e dello spionaggio dei sovietici e degli Stati Uniti ma soprattutto, una bellissima storia d'amicizia.
Questo film ha a mio parere pochi punti negativi:
1) Il titolo che, sebbene perfettamente coerente e riassuntivo dopo la visione del film, non rende accattivante la sua presentazione al primo impatto.
2) Un piccolo errore relativo ad un bicchiere di scotch che viene presentato pieno (il problema è che una precisa inquadratura vi fa porre attenzione, altrimenti l'errore passerebbe inosservato) e un secondo dopo, dopo solo un timido sorso, è magicamente vuoto.
3) l'utilizzo di obbiettivi grandangolari senza essersi curati delle linee cadenti nelle riprese. La distorsione dell'immagine non è abbastanza esasperata per essere considerata una scelta stilistica ma é abbastanza evidente da essere considerata trascuratezza.
4) Il fatto che il film sia uscito contemporaneamente all'ultimo di Star Wars.
Ammetto che onestamente ciò che guardo di più nei film é la fotografia. Eccetto la questione dei grandangoli, ci sono delle inquadrature bellissime piene di rimandi ad altre dello stesso film (l'occhiello del paracadute che sfuma nell'occhiello del ventilatore, i ragazzi che scavalcano il muro e quelli che scavalcano il recinto). La caratteristica della fotografia di questo film è proprio il "rimando", il "ponte". Mostra visivamente che il "ponte" delle le spie non è semplicemente quello che caratterizza la scena finale del film, ma quello figurato che collega gli uomini a ciò che fanno per la loro patria e li pone sullo stesso livello umano; è il parallelismo tra chi condanna il nemico solo in quanto tale ma che si ritrova ad utilizzare il medesimo comportamento giustificandolo per sé, e il nemico stesso che, isolato dal suo contesto, appare paradossalmente più leale di chi la lealtà la professa costituzionalmente.
Non mancano le scene che riportano tutto al piano piú dolcemente umano, come quella del ritorno a casa dell'avvocato stanco che si mette a dormire in un modo che rivela tutta la semplicità e la vulnerabilità di un uomo comune e il gesto della moglie che, finalmente orgogliosa di quell'uomo, gli raccoglie il cappello caduto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a svevarobiony »
[ - ] lascia un commento a svevarobiony »
|
|
d'accordo? |
|
elpanez
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
sielberg fa centro, con un film potente!
|
|
|
|
NO SPOILER: Il ponte dele spie è un film magnifico a parer mio, i personaggi riescono ad entrare nella tua mente e ti trasmettono dei pensieri,messaggi molto potenti. La regia è molto lenta per tutta la durata del film ed è sempre sullo stesso piano. Nelle scene d'azione è molto movimentata e disorientante e rende molto la situazione in cui si è. La sceneggiatura è il punto forte del film, i fratelli Coen magistrali e profiessonali sono riusciti a dare vita ad aforismi unici, messaggi potenti che trasmettono molto, con ogni dialogo al proprio posto, breve ma profondo.
[+]
NO SPOILER: Il ponte dele spie è un film magnifico a parer mio, i personaggi riescono ad entrare nella tua mente e ti trasmettono dei pensieri,messaggi molto potenti. La regia è molto lenta per tutta la durata del film ed è sempre sullo stesso piano. Nelle scene d'azione è molto movimentata e disorientante e rende molto la situazione in cui si è. La sceneggiatura è il punto forte del film, i fratelli Coen magistrali e profiessonali sono riusciti a dare vita ad aforismi unici, messaggi potenti che trasmettono molto, con ogni dialogo al proprio posto, breve ma profondo. La fotografia è molto bella, ci sono luci fantastiche e talvolta anche surreali, ma rendono posti ed ambientazioni indimenticabili. La colonna sonora è molto asciutta (si lascia molto spazio ai dialoghi) ma quando c'è, alcune sinfonie sono stupende e messe al posto giusto, talvolta grammatiche e talvolta adrenaliniche. L'interpretazione degli attori è pressochè eccellente, Tom Hanks ti scarica una tensione, una drammaticità ed interpreta il suo ruolo benissimo. Gli attori secondari anche, sono messi in evidenzia sempre ma non troppo e il rapporto che si estaurà poco a poco è magnifico. L'unica pecca che riscontro in questo film è la colonna sonora non proprio ricca di brani, talvolta si da troppo spazio ai dialoghi, inoltre potevano rendere gli eventi ancora piu drammatici, ma ci si puo benissimo girare sopra da questi difetti, voto:9
Buona serata!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elpanez »
[ - ] lascia un commento a elpanez »
|
|
d'accordo? |
|
bonsignore
|
domenica 20 dicembre 2015
|
stoiki mugik la forza del volere
|
|
|
|
Il ponte delle spie è un film splendido che conferma la grande sensibilità di Spielberg e il significato etico delle sue opere. La guerra ideologica è un gioco mortale in cui non conta l'essere umano ma solo il potere.Ma è la persona a trovare valore al di là di ogni muro e di ogni pregiudizio. Ci sono delle leggi interiori che travalicano le contraddizioni e consentono il trionfo del bene anche se questo è una goccia nel mare del male.la scena sul ponte è emblematica e commovente e mostra quanto può la forza e la determinazione di chi vuole salvare la moralità in un mondo che ne è carente.
|
|
[+] lascia un commento a bonsignore »
[ - ] lascia un commento a bonsignore »
|
|
d'accordo? |
|
the moon
|
domenica 20 dicembre 2015
|
la storia non invecchia
|
|
|
|
Un bel film,con un Tom hanks perfettamente nella parte e uno straordinario Mark rylance che rivedremo nel 2016 nel Gigante gentile di Spielberg;un appassionante viaggio nella storia dentro una vicenda difficile da riportare su schermo senza inciampare sui paragrafi,ma Spielberg lo ha fatto mostrando tutto il lato umano di un periodo bellicoso freddo e silenzioso,che nel vedere alcune vicende attuali sembra proprio che la storia non invecchia.
|
|
[+] lascia un commento a the moon »
[ - ] lascia un commento a the moon »
|
|
d'accordo? |
|
|