Maps to the Stars

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ile97 giovedì 8 ottobre 2015
un cronenberg come sempre incompreso. Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

 
Mi ha messo così tanta tristezza entrare su MyMovies e leggere solo un paio di recensioni positive su tutte quelle presenti,che ho deciso di buttare giù qualche riga per dire ciò che penso su questo film di David Cronenberg dello scorso anno.
 
"Maps To The Stars" parla di Hollywood rappresentandone il lato marcio,quello che spesso non si vuole vedere dietro a tacchi alti,tappeti rossi e lunghi strascichi.
 
La protagonista è Havana Segrand, un'attrice in declino che tenta disperatamente di ottenere la parte di sua madre nel remake di un film che aveva interpretato. [+]

[+] una delle tante realtà dei divi (di no_data)
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iuriv lunedì 31 agosto 2015
senza potenza. Valutazione 2 stelle su cinque
80%
No
20%

Cronemberg non ama la frivolezza hollywoodiana e la vacuità del suo jet set. Così decide di ambientarci una storia fatta di disagio mentale, in cui i vari protagonisti appaiono sempre il lotta tra ciò che è e ciò che appare. Un racconto corale, nel quale ognuno dei personaggi ha il medesimo peso, pur non essendo pesante per niente.
Ne viene fuori un film difficile da sostenere, sia per la mancanza di appigli che per il ritmo, lento spesso in modo insostenibile. Sembra quasi che Cronemberg voli due metri sopra i personaggi: ha una chiara idea di cosa debbano trasmettere e la rende anche sullo schermo, ma non sembra mai in grado di afferrarli veramente. [+]

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elgatoloco giovedì 28 maggio 2015
film coerente con la poetica dell'autore Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

Non condividendo quanto scritto nella recensione "ufficiale", considero invece David Cronenberg uno dei pochissimi"autori"del cinema mondiale ancora in attività; lo è, peraltro, almeno da"Videodrome"in poi, che risale a quasi trent'anni fa, sempre che non si voglia risalire ancora più indietro, a quando, comunque il regista-autore canadese di origini ebraiche era già pienamente attivo.Qui, il cinema(lo spettacolo, meglio)si interfaccia dialetticamente con la vita,nell'eterno gioco-riproposto, però, qui, senza alcuna retorica-tra"realtà"e"finzione", ma altre "contraddizioni dialettiche"(uso il termine solo provvisoriamente, quale ipotesi di lavoro)sono tra sesso(vita)e morte, in una chiave come sempre in Cronenberg, degna di Georges Bataille. [+]

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no_data lunedì 4 maggio 2015
film ampiamente sottovalutato Valutazione 5 stelle su cinque
43%
No
57%

Anch'io do cinque stelle per bilanciare le recensioni negative (e non sono poi così sicuro che non le valga per davvero). Un film assolutamente non compreso, destinato a essere rivalutato in futuro. Niola, poi fa una disamina che dire superficiale è dir poco.
Credo che chi parla di declino di Cronenberg, in questa come in altra sede, non abbia compreso il senso mutevole di un tratto fondamentale del suo lavoro, quello cioè legato al lavoro sulla mutazione. Forse in nessun altro film, se non "La mosca", la mutazione umana è stata tanto portata fino alle sue estreme conseguenze. Ma, se in "La mosca" la mutazione passava dal corpo per poi modificare la mente, in questo caso la mutazione si fa più insidiosa, sottile, lentamente progressiva, tanto che chi la subisce nemmeno se ne accorge. [+]

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cinemaniac98official giovedì 19 marzo 2015
seconda caduta di stile per cronenberg Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

Maps to the stars , diretto da David Cronenberg , beh il film non è il massimo , gli attori sono molto bravi , ovviamente la mitica Moore come sempre fantastica , John Cusack stranamente usa anche altre espressioni , altrimenti sarebbe stato il protagonista di 2012 come di qualunque altro suo film , all'interno di di un'opera di Malick .
Ci sono due cose , due grandi problemi in Maps to the stars , il primo è l'incesti , fastidioso e tirato avanti anche troppo .... Si va bene che i genitori anche erano fratello e sorella , ma non necessariamente doveva accadere anche solo simbolicamente tra i due figli ... Per chi si aspetta un thriller che ti mette ansia dall'inizio alla fine , beh questo non è quel tipo di film . [+]

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no_data lunedì 16 febbraio 2015
presuntuoso e spocchioso Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

 presuntuoso e spocchioso, se non è piaciuto basta dirlo chiaramente, senza avventurarsi in considerazioni  del tutto personali spacciandole per oggettive.
Ma sedetevi e godetevi il film, anzichè stare sempre pronti a cercare l'occasione di critica. Mediocre è chi senza alcuna umiltà, giudica un mostro sacro, un genio puro come Cronenberg, senza argomentare se non con le proprie discutibilissime impressioni. 

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the thin red line venerdì 23 gennaio 2015
stenta a decollare Valutazione 2 stelle su cinque
57%
No
43%

Siamo nel patinato universo di Hollywood: Benji è un giovanissimo attore di film comici, sbruffone e antipatico, si comporta da adulto come se fosse un attore già navigato. Una cliente di suo padre è un attrice sfortunata e piena di paturnie con il solo scopo di emulare l'odiata madre nel mondo del cinema, Agatha è una giovane bella ma sfigurata da varie bruciature che troverà lavoro nella sua bella casa. I loro destini si intrecceranno in una serie di drammatici eventi.
Ciò che salta immediatamente all'occhio in Maps to the stars di David Cronenbergh è la volontà del regista di mostrarci i vari caratteri psicologici dei protagonisti, immersi nella ricchezza e nell'agio hollywoodiano ma mai soddisfatti e constantemente alla ricerca di una svolta nelle loro carriere. [+]

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vales. lunedì 5 gennaio 2015
amaro e spietato ritratto di hollywood Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Cronenberg ci regala l'ennesima provocazione: denunciare la corruzione e il marcio che si celano dietro il patinato mondo hollywoodiano. Sicuramente l'idea non è inedita nè troppo originale, ma la storia intriga per il connubio con il thriller e i dialoghi taglienti. Diretto, amaro, spietato. Memorabile il finale e l'interpretazione (giustamente premiata a Cannes) di Julianne Moore.

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evildevin87 giovedì 16 ottobre 2014
buone idee alla rinfusa e che non decollano Valutazione 2 stelle su cinque
33%
No
67%

Non ero molto sicuro del mio giudizio riguardo la succitata pellicola dopo la prima visione. Non ero nemmeno riuscito a capire se il film mi fosse piaciuto o meno. Per cui ho deciso di rivederlo una seconda volta. Ebbene ora posso dire che Maps to the Stars è un film che non convince per nulla e che decolla a gran fatica.
Le tematiche in questione sono più di una, ovvero stars di Hollywood avvezze ad una vita piena di eccessi, al pettegolezzo e alla depravazione, fantasmi del passato che appaiono materiali agli occhi dei protagonisti e personaggi in cerca di riscatto da una vita passata e presente alquanto travagliata. I personaggi sarebbero anche scritti discretamente, il problema è che con tutto questo minestrone alla rinfusa in cui passiamo di punto in bianco da una storia all'altra non riesce a capire dove Cronenberg voglia andare a parare. [+]

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francesco2 domenica 12 ottobre 2014
la luce buona(?) delle stelle Valutazione 2 stelle su cinque
40%
No
60%

Da "A Dangerous Method" in poi, ovverosia da tre anni -E tre film- Cronenberg sembra soffrire una crisi di "Allenizzazione" da cui il regista di "Manhattan" sembra (forse) definitivamente uscito dopo l'ultimo, bellissimo "Blue Jasmine". I due possano sembrare personaggi agli antipodi, ma chi scrive si riferisce ai film girati uno dopo l'altro -appunto-, ad una presenza festivaliera sempre più costante, ai dubbi che, come l'Allen -Almeno-degli ultimi quindici anni, le nuove opere dell'artista canadese hanno in parte generato. Persino la tematica, qui, appare estranea al suo mondo, ammesso che l'universo hollywoodiano, (intra?) visto con l'ottica di quel "Real onirico" di lynchiana memoria, sia l'UNICA tematica affrontata ( Ma ora ci arriverò). [+]

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