|
|
filippo catani
|
lunedì 26 maggio 2014
|
una straordinaria moore per un film senza mordente
|
|
|
|
Una famiglia americana vive a modo suo il grande sogno del successo. Il padre è un telemotivatore di successo mentre il figlio è l'indiscussa star di un telefilm per ragazzi. La madre fa da agente al figlio. I problemi vengono dalla figlia che soffre di disturbi della personalità e che un giorno viene assunta come "assistente" di una star ormai sul viale del tramonto.
Cronemberg dopo la feroce critica all'egoismo e al capitalismo finanziario di Wall Street in Cosmopolis, passa ora a demolire la finzione e le ipocrisie che permeano Hollywood e tutto ciò che gli ruota intorno. Tredicenni con contratti milionari ma già sul viale della depressione, dell'alcol e delle droghe, donne senza peso e senza identità, concorrenza spietata e senza scrupoli finanche ad esultare per la morte del figlio piccolo di un'attrice che lascerà così libera una parte.
[+]
Una famiglia americana vive a modo suo il grande sogno del successo. Il padre è un telemotivatore di successo mentre il figlio è l'indiscussa star di un telefilm per ragazzi. La madre fa da agente al figlio. I problemi vengono dalla figlia che soffre di disturbi della personalità e che un giorno viene assunta come "assistente" di una star ormai sul viale del tramonto.
Cronemberg dopo la feroce critica all'egoismo e al capitalismo finanziario di Wall Street in Cosmopolis, passa ora a demolire la finzione e le ipocrisie che permeano Hollywood e tutto ciò che gli ruota intorno. Tredicenni con contratti milionari ma già sul viale della depressione, dell'alcol e delle droghe, donne senza peso e senza identità, concorrenza spietata e senza scrupoli finanche ad esultare per la morte del figlio piccolo di un'attrice che lascerà così libera una parte. Arriviamo così alla regina assoluta di questo film e cioè una Juliene Moore straordinaria nel vestire i panni dell'attrice sul viale del tramonto completamente distaccata dalla realtà e che vorrebbe interpretare ad ogni costo il ruolo di sua madre in un film. Ecco il fatto che a fronte di una lodevole intenzione e di una grande interpretazione, il resto risulta senza mordente. Parte del cast appare usato poco e male (Pattinson e Cusack potevano tranquillamente essere sostituiti da attori di secondo piano perchè alla fine appaiono poco e male specialmente nel caso del ruolo di Pattinson che sa di poco) e il film è senza mordente e si trascina un po' stancamente verso un finale un po' così quasi abbozzato. Sul tema dell'ipocrisia hollywoodiana è stato fatto sicuramente di meglio. Un'occasione persa per un film che spreca il capitale che aveva a disposizione e spesso è tenuto a galla dalla sola Moore.
[-]
[+] non pienamente riuscito, ma interessante
(di tom87)
[ - ] non pienamente riuscito, ma interessante
[+] quasi d'accordo
(di t. anderson)
[ - ] quasi d'accordo
|
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
no_data
|
lunedì 26 maggio 2014
|
inquieto
|
|
|
|
Una lucida analisi di un mondo che genera dolore e impotenza
|
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
michisantiago
|
lunedì 26 maggio 2014
|
sfocato e vuoto, stavolta david non ce la fa
|
|
|
|
Stavolta Cronenberg non ce la fa.
Quello che voleva dire, il vecchio tema di hollywood+psicofarmaci, lo si capisce nei primi 10 minuti, poi il film, a parte rocambolesche trovate forzate di trama, si ferma lì. Poche emozioni vere scaturiscono da questo film. I personaggi sono annullati in un teorema che stavolta li rende falsi, pedine di un intreccio intellettualoide mal riuscito. Le idee visive di rappresentazioni dei "fantasmi" sono vecchie 10 anni. Ricordiamoci muhlollan Drive, e di come Lynch riuscì a trasportarci nella mente toccata da psicosi e assorbici al suo interno fino a sfumare sottilmente realtà e translazioni del desiderio. Il registro grottesco, mal riuscito.
[+]
Stavolta Cronenberg non ce la fa.
Quello che voleva dire, il vecchio tema di hollywood+psicofarmaci, lo si capisce nei primi 10 minuti, poi il film, a parte rocambolesche trovate forzate di trama, si ferma lì. Poche emozioni vere scaturiscono da questo film. I personaggi sono annullati in un teorema che stavolta li rende falsi, pedine di un intreccio intellettualoide mal riuscito. Le idee visive di rappresentazioni dei "fantasmi" sono vecchie 10 anni. Ricordiamoci muhlollan Drive, e di come Lynch riuscì a trasportarci nella mente toccata da psicosi e assorbici al suo interno fino a sfumare sottilmente realtà e translazioni del desiderio. Il registro grottesco, mal riuscito. Il rischio degli autori più pretenziosi, che si possono schiantere con facilità. Mi dispiace per David.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a michisantiago »
[ - ] lascia un commento a michisantiago »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
fabiofeli
|
domenica 25 maggio 2014
|
lacrime e sangue di stelle
|
|
|
|
Agatha (Mia Wasikowska) e Benjamin (Evan Bird), fratello e sorella, vivono lontani, ma sono legati da una orribile storia: Agatha ha rischiato di uccidere il fratello al termine di un gioco infantile di sapore incestuoso, probabilmente originato dal vero incesto dei loro genitori, a loro volta inconsapevoli fratello e sorella. Agatha è cresciuta in Florida, Benjamin a Hollywood, all’altro capo degli USA: entrambi portano i segni del dramma; la ragazza porta sul corpo i segni delle ustioni dell’incendio che stava per bruciare Benjamin.
Quando Agatha torna a Hollywood per chiedere perdono al fratello e ai genitori, Benjamin è già una stella di un emblematico serial televisivo: le cattive babysitter.
[+]
Agatha (Mia Wasikowska) e Benjamin (Evan Bird), fratello e sorella, vivono lontani, ma sono legati da una orribile storia: Agatha ha rischiato di uccidere il fratello al termine di un gioco infantile di sapore incestuoso, probabilmente originato dal vero incesto dei loro genitori, a loro volta inconsapevoli fratello e sorella. Agatha è cresciuta in Florida, Benjamin a Hollywood, all’altro capo degli USA: entrambi portano i segni del dramma; la ragazza porta sul corpo i segni delle ustioni dell’incendio che stava per bruciare Benjamin.
Quando Agatha torna a Hollywood per chiedere perdono al fratello e ai genitori, Benjamin è già una stella di un emblematico serial televisivo: le cattive babysitter. La ragazza trova lavoro presso Havana (Julianne Moore), una sfiorente attrice che ha perso in un incendio la madre, una star al culmine della carriera cinematografica; Havana sogna di incarnare il personaggio della madre in un nuovo film ed è perseguitata da visioni del fantasma di costei.
Benjamin è un tredicenne divorato dallo stress e mantiene un precario equilibrio fisico e mentale, quasi fosse su una tavola di surf sull’immensa onda del successo. Lui e i suoi amici adolescenti sembrano le controfigure di adulti in un brutto film hollywoodiano: ragazzini che scimmiottano caricature di sesso e amore; Benjamin gioca alla roulette russa e si imbottisce di psicofarmaci, divenendo preda di traditrici allucinazioni.
I fili di storie di incendi, visioni ed ossessioni si intrecciano come in una macchina per cucire impazzita. Un classico “macchina-indietro” con ripresa dall’alto approda all’agognata pacificazione dei due fratelli.
Cronenberg confeziona un racconto alla Lynch, con il suo particolare stile: oscilla tra la favola nordica e la tragedia greca, sul filo delle poesie di Eluard, aggirandosi nella psiche umana, adulta e adolescenziale; descrive il vero e il falso del cinema.
Sceneggiatura, fotografia, montaggio e recitazione sono eccellenti.
Un film da non mancare.
Valutazione *** ½
FabioFeli
[-]
[+] spolier
(di angela)
[ - ] spolier
|
|
|
[+] lascia un commento a fabiofeli »
[ - ] lascia un commento a fabiofeli »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
jacopo b98
|
domenica 25 maggio 2014
|
un film recitato benissimo, ma eccessivo!
|
|
|
|
A Los Angeles arriva Agatha (Wasikowska) e con lei arriva la fine di una famiglia: i Weiss (Cusack e Williams) avevano cercato per anni di dimenticare la loro figlia piromane e di portare al successo il loro figlioletto (Bird), ma il passato riemerge, e la sua ripercussione sul presente sarà tragica. Al quadretto di aggiunge anche Havana (Moore), attrice fallita, nevrotica e completamente folle presso cui Agatha trova lavoro come domestica… Era il film che Cronenberg covava nel cassetto da anni e ora, nel 2014, ha potuto finalmente filmare la sceneggiatura (risalente al 2007) di Bruce Wagner. Presentato in concorso al recente Festival di Cannes è stato accolto da poche critiche buone, molte perplesse, e tantissime pessime, delle vere stroncature! Ora, Maps to the Stars non è il miglior film di Cronenberg, ma sinceramente il regista ha già anche fatto di peggio, e anzi: questo è un film nel complesso più che soddisfacente! È una nevrotica farsa hollywoodiana in cui la drammaticità estrema del film deborda in tutti i punti.
[+]
A Los Angeles arriva Agatha (Wasikowska) e con lei arriva la fine di una famiglia: i Weiss (Cusack e Williams) avevano cercato per anni di dimenticare la loro figlia piromane e di portare al successo il loro figlioletto (Bird), ma il passato riemerge, e la sua ripercussione sul presente sarà tragica. Al quadretto di aggiunge anche Havana (Moore), attrice fallita, nevrotica e completamente folle presso cui Agatha trova lavoro come domestica… Era il film che Cronenberg covava nel cassetto da anni e ora, nel 2014, ha potuto finalmente filmare la sceneggiatura (risalente al 2007) di Bruce Wagner. Presentato in concorso al recente Festival di Cannes è stato accolto da poche critiche buone, molte perplesse, e tantissime pessime, delle vere stroncature! Ora, Maps to the Stars non è il miglior film di Cronenberg, ma sinceramente il regista ha già anche fatto di peggio, e anzi: questo è un film nel complesso più che soddisfacente! È una nevrotica farsa hollywoodiana in cui la drammaticità estrema del film deborda in tutti i punti. È un film violento, terrificante e, ammettiamolo, talvolta anche un po’ eccessivamente sadico. Tuttavia è un film sostanzialmente fedele ai propri scopi, coerente e molto cronenberghiano (i fan del regista comunque Maps to the Stars lo dovrebbero apprezzare: ci sono alcuni tra i vertici più altri delle “manie” di Cronenberg), quindi riuscito. Oltre al fatto che deve molto ai suoi interpreti, tutti bravissimi: Julianne Moore, grazie anche al trucco straordinario, è un’attrice follemente nevrotica e antipatica eccezionale; il premio alla miglior attrice conferitole a Cannes non poteva essere più meritato; Mia Wasikowska continua nel suo itinerario autoriale che da Burton l’ha portata a Cronenberg, passando per Fukunaga e Park Chan Wook, regalandoci un’interpretazione spontanea e terrificante; John Cusack non è mai stato così carogna e la Williams è di una sofferenza notevole! Anche il giovane esordiente Bird se la cava. Il risultato è quindi un film formalmente perfetto (la fotografia è sempre perfetta, le musiche di H. Shore sempre straordinariamente efficaci), anche se quell’effetto speciale che chi ha visto il film ben ricorderà ancora non mi va giù, interpretato benissimo. Per il resto resta un’opera in fondo già vista, che Cronenberg reinventa a modo suo, eccedendo in sadismo e fantasmi (letteralmente!).
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
ronin2_go
|
domenica 25 maggio 2014
|
una tragedia greca a hollywood
|
|
|
|
Tragedie familiari, espiazione, catarsi. Sono questi gli elementi di base che Cronenberg utilizza per questo intreccio di storie nella Los Angeles di oggi, a cui aggiunge, da maestro del genere, il tema della sanità mentale, dello psicologico, del soprannaturale.
L'intreccio parte da episodi frammentati, che però ruotano attorno a quello che si scopre essere un elemento comune. Difficile dire di più senza cadere nello spoiler. Alla fine è incredibile il senso di compimento che viene dato. E' un film recitato benissimo e diretto magistralmente.
|
|
|
[+] lascia un commento a ronin2_go »
[ - ] lascia un commento a ronin2_go »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
marziol
|
sabato 24 maggio 2014
|
ottimo
|
|
|
|
Ben scritto, ben girato, ben recitato; a leggere certi "lanci" in cui il film viene descritto come una "commedia nera" si rimane di certo ingannati (e questo di myMovies confonde proprio i personaggi...). Questa è una storia drammatica e a tratti anche violenta, con alcuni passaggi molto forti. Non c'è veramente un attore "centrale" ma i protagonisti (i due ragazzi, il padre psicologo e l'attrice in declino) fanno tutti il loro dovere. Pattinson non so, a me pare sempre un po' ingessato. Mai annoiato durante questo film. Sono presenti certi tipici temi cari a Cronenberg? Direi di sì, la percezione distorta della realtà su tutti.
|
|
|
[+] lascia un commento a marziol »
[ - ] lascia un commento a marziol »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
reznov
|
sabato 24 maggio 2014
|
cronenberg ci fa riflettere sull'uomo.
|
|
|
|
Ancora una volta Cronenberg arriva nelle sale (anche se poche) per disturbarci, per distoglierci dalla bellezza apparente dell'essere umano. E come può un film che deve trattare di questo argomento essere un film "piacevole" ?
I personaggi sono TUTTI negativi, e così deve essere; anche chi all'inizio ci sembrava un personaggio positivo si dimostrerà essere uguale agli altri (per esempio il fisioterapista interpretato da John Cusack che ad un certo punto del film [SPOILER] picchia la sua stessa figlia).
Chi si ritrova ad Hollywood finisce per diventare un tossicodipendente, alla ricerca di soldi, parti nei film, e star.
Oltre a questo, abbiamo i fantasmi, che assillano e disturbano alcuni dei personaggi, così come disturbano lo spettatore.
[+]
Ancora una volta Cronenberg arriva nelle sale (anche se poche) per disturbarci, per distoglierci dalla bellezza apparente dell'essere umano. E come può un film che deve trattare di questo argomento essere un film "piacevole" ?
I personaggi sono TUTTI negativi, e così deve essere; anche chi all'inizio ci sembrava un personaggio positivo si dimostrerà essere uguale agli altri (per esempio il fisioterapista interpretato da John Cusack che ad un certo punto del film [SPOILER] picchia la sua stessa figlia).
Chi si ritrova ad Hollywood finisce per diventare un tossicodipendente, alla ricerca di soldi, parti nei film, e star.
Oltre a questo, abbiamo i fantasmi, che assillano e disturbano alcuni dei personaggi, così come disturbano lo spettatore.
Ed è tutto il film che disturba, che ci fa odiare l'uomo, l'uomo che uccide, mente, tradisce, spende, si droga e odia.
Tutto questo accompagnato da una regia, un montaggio una fotografia fredde e splendide, un cast eccezionale e delle sequenze da Brividi.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a reznov »
[ - ] lascia un commento a reznov »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
desrose
|
sabato 24 maggio 2014
|
map to the stars
|
|
|
|
Non vorrei apparire polemica ma...il SIg Nola lo ha visto il film? Ha raccontato una trama errata ... In modo macroscopico.
|
|
|
[+] lascia un commento a desrose »
[ - ] lascia un commento a desrose »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sorella luna
|
sabato 24 maggio 2014
|
commento a gabriele niola
|
|
|
|
Caro Gabriele... ti voglio solo chiedere: ma che film hai visto? La breve trama da te esposta nella tua recensione non corrisponde affatto a quella del film di David Cronenberg! Benjamin non è figlio dell'attrice con poca fortuna (interpretata da Julianne Moore) e la ragazza sfigurata (Mia Wasikowska) non deve fare l'assistente di Carrie Fisher ma dell'attrice di cui sopra! Ma guardateli i film prima di scrivere recensioni ... !
|
|
|
[+] lascia un commento a sorella luna »
[ - ] lascia un commento a sorella luna »
|
|
d'accordo? |
|
|
|