cinecinella
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giovedì 5 febbraio 2015
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uno sguardo nell'anima
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Scienza e religione, due percorsi spesso in antitesi, eppure a volte basta orientarsi al di là delle cose tangibili per scoprire quello che il nostro sguardo a volte non può cogliere e per comprendere che esse non sono poi così distanti da come le si crede. Questa pellicola è davvero meravigliosa per la semplicità e la profondità del messaggio che lascia allo spettatore, credente o ateo che sia chiunque di noi ha vissuto nella propria vita deja vu o sensazioni simili a quelli del protagonista nello scorrere della normalità quotidiana. Il film non ha nessuna pretesa strettamente scientifica ma colpisce dritto all'animo ed emoziona, il tutto per farci comprendere che lo sguardo è il più potente mezzo di conoscenza di se stessi, degli altri e delle nostre anime.
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Scienza e religione, due percorsi spesso in antitesi, eppure a volte basta orientarsi al di là delle cose tangibili per scoprire quello che il nostro sguardo a volte non può cogliere e per comprendere che esse non sono poi così distanti da come le si crede. Questa pellicola è davvero meravigliosa per la semplicità e la profondità del messaggio che lascia allo spettatore, credente o ateo che sia chiunque di noi ha vissuto nella propria vita deja vu o sensazioni simili a quelli del protagonista nello scorrere della normalità quotidiana. Il film non ha nessuna pretesa strettamente scientifica ma colpisce dritto all'animo ed emoziona, il tutto per farci comprendere che lo sguardo è il più potente mezzo di conoscenza di se stessi, degli altri e delle nostre anime..
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stefano capasso
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venerdì 23 gennaio 2015
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l'amore per scoprire l'anima
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Ian Gray è un biologo che sin dai primi anni dei suoi studi concentra la sua attenzione sul processo evolutivo dell’occhio, tentando allo stesso tempo di dimostrare come questo processo sia esclusivamente scientifico, senza alcun intromissione spirituale. Quando incontra Sofi, rimane affascinato dai suoi occhi, che poi diverranno nel futuro motivo di nuove scoperte questa volta in senso spirituale.
Un film bello ed interessante questo di Mike Cahill che affronta il tema del dualismo scienza spiritualità. E’ la scienza stessa, sviluppata nelle sue enormi potenzialità che permette incidentalmente di scoprire che l’anima esiste e che si reincarna nelle evoluzioni successive.
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Ian Gray è un biologo che sin dai primi anni dei suoi studi concentra la sua attenzione sul processo evolutivo dell’occhio, tentando allo stesso tempo di dimostrare come questo processo sia esclusivamente scientifico, senza alcun intromissione spirituale. Quando incontra Sofi, rimane affascinato dai suoi occhi, che poi diverranno nel futuro motivo di nuove scoperte questa volta in senso spirituale.
Un film bello ed interessante questo di Mike Cahill che affronta il tema del dualismo scienza spiritualità. E’ la scienza stessa, sviluppata nelle sue enormi potenzialità che permette incidentalmente di scoprire che l’anima esiste e che si reincarna nelle evoluzioni successive. Originale nell’esposizione e nella fotografia a tratti I Origins commuove. L’amore è il mezzo per arrivare alla scoperta dell’anima
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nerazzurro
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sabato 17 gennaio 2015
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la ricerca dell'anima
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I origins e un film che merita davvero. Sia perchè e molto originale sia perechè sa commuovere e sia perchè ha saputo raccontare attraverso una storia d'amore la ricerca dell'anima. Bravissimi attori e grande regia e montaggio. Un film che merita assolutamente.
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liuk!
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lunedì 12 gennaio 2015
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originale
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Non siamo davanti ad un capolavoro ma ad una pellicola orginale e molto intensa.
Un amore veloce ma di una intensitá unica, tanto da rimanere impresso nel cuore di un cinico scienziato, spingendolo verso una ricerca improbabile. Finale aperto, a libera interpretazione dello spettatore, forse la scelta peggiore per una trama che poteva essere conclusa in maniera piú definitiva.
Ottimo il cast, la giovane spagnola Berges su tutti.
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lorenzo76bg
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domenica 11 gennaio 2015
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intenso
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Bella Fotografia, trama originale e personaggi ben caraterizzati: Una commovente e Intensa ricerca fra fede e scienza.
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lorenzo76bg
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domenica 11 gennaio 2015
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intenso
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Film intenso, Intelligente e commovente fra scienza e fede con una buona fotografia, personaggi ben caratterizzati, bravi attori.
Sicuramente un'ottimo film e forse un capolavoro nel genere.
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mr.garfield
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giovedì 1 gennaio 2015
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genialità solo per pochi
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E' assurdo che uno dei migliori film del 2014 non sia uscito nella maggior parte delle sale italiane.
Allora I ORIGINS è un gran film drammatico-fantascientifico interpretato molto bene dal protagonista MICHAEL PITT che già conosciamo per aver recitato nel film di BERTOLUCCI: THE DREAMERS. Dopo il primo lungometraggio ANOTHER EARTH, molto simile a MELANCHOLIA di VON TRIER, il regista MIKE CAHILL si è veramente superato: la genialità del film non sta tanto nei dialoghi in se, ma nelle tematiche veramente curiose che quasi tutte le persone hanno pensato almeno una volta nella vita: l'occhio è lo specchio dell'anima?Esiste la reincarnazione? Le nostre paure sono ereditarie? Se vi è piaciuto il film consiglio MR.
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E' assurdo che uno dei migliori film del 2014 non sia uscito nella maggior parte delle sale italiane.
Allora I ORIGINS è un gran film drammatico-fantascientifico interpretato molto bene dal protagonista MICHAEL PITT che già conosciamo per aver recitato nel film di BERTOLUCCI: THE DREAMERS. Dopo il primo lungometraggio ANOTHER EARTH, molto simile a MELANCHOLIA di VON TRIER, il regista MIKE CAHILL si è veramente superato: la genialità del film non sta tanto nei dialoghi in se, ma nelle tematiche veramente curiose che quasi tutte le persone hanno pensato almeno una volta nella vita: l'occhio è lo specchio dell'anima?Esiste la reincarnazione? Le nostre paure sono ereditarie? Se vi è piaciuto il film consiglio MR. NOBODY, analogo per alcuni argomenti trattati.
ps: il finale col sottofondo dei RADIOHEAD è da brividi
pps: gli occhi della bambina ricordano la celebre foto di STEVE McCURRY su National Geographic
ppps: dopo i titoli di coda c'è un altro spezzone di film.
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salva66
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lunedì 29 dicembre 2014
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c'è un qualcosa, dietro a quello che viviamo!
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Bellissimo! A mio parere è un film che lascia il segno...non può essere diversamente. Sia tra i credenti della fede o sia ai credenti della scienza, il significato potrebbe essere lo stesso! La scienza può essere ricreduta, quando viene fatta una nuova scoperta rivoluzionaria e evolutiva, proprio perchè è già successo in passato e succederà in futuro, perchè tutto cambia e tutto si evolve. Anche a sua volta la fede può essere dicutibile per alcuni. Non voglio soffermarmi su un fatto o su un'altro. Ribadisco, che c'è qualcosa aldilà di quello che viviamo e che vediamo...non è casualità o destino!!! Ma un qualcosa più grande di noi.
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Bellissimo! A mio parere è un film che lascia il segno...non può essere diversamente. Sia tra i credenti della fede o sia ai credenti della scienza, il significato potrebbe essere lo stesso! La scienza può essere ricreduta, quando viene fatta una nuova scoperta rivoluzionaria e evolutiva, proprio perchè è già successo in passato e succederà in futuro, perchè tutto cambia e tutto si evolve. Anche a sua volta la fede può essere dicutibile per alcuni. Non voglio soffermarmi su un fatto o su un'altro. Ribadisco, che c'è qualcosa aldilà di quello che viviamo e che vediamo...non è casualità o destino!!! Ma un qualcosa più grande di noi...
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sinefiulla
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domenica 21 dicembre 2014
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l'illuminazione della ricerca
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E' un film che fa pensare e che lascia qualcosa dentro...Le tematiche che presenta sono quelle che ci portano, o per lo meno portano molti, a desiderare, a sperare forse, che le cose siano proprio come vengono ipotizzate nel film, attraverso una storia bella e profonda e drammatica e illuminante, anche se discutibile e improbabile nella sua realizzazione nel mondo del non-cinema.
Non credo comunque che sia importante, come è stato scritto in altre recensioni, il grado di ingenuità presenti nel pubblico o nel regista stesso, la cui arte e "poetica" e pensiero non ho ancora ben approfondito (cosa che mi riprometto quanto prima di fare), ma riuscire a dare alla mente una possibilità.
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E' un film che fa pensare e che lascia qualcosa dentro...Le tematiche che presenta sono quelle che ci portano, o per lo meno portano molti, a desiderare, a sperare forse, che le cose siano proprio come vengono ipotizzate nel film, attraverso una storia bella e profonda e drammatica e illuminante, anche se discutibile e improbabile nella sua realizzazione nel mondo del non-cinema.
Non credo comunque che sia importante, come è stato scritto in altre recensioni, il grado di ingenuità presenti nel pubblico o nel regista stesso, la cui arte e "poetica" e pensiero non ho ancora ben approfondito (cosa che mi riprometto quanto prima di fare), ma riuscire a dare alla mente una possibilità...magari quella di guardare oltre e più in profondità, con occhi sempre nuovi alla RICERCA e al valore dell'intuizione umana.
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mauro lanari
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domenica 21 dicembre 2014
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"sundance science fiction" fra indie e india
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Cahill al secondo lungometraggio non lascia ma rilancia nel suo cinema che lui stesso considera influenzato da Kieślowski, un cinema caratterizzato dai dilemmi esistenziali sulla filosofia del soggetto, caso e destino, vita e morte, scienza e fede, ecc. E insiste nel trattarli con una superficiale ingenuità antitetica alla profondità ch'essi richiederebbero. Pare tuttavia che se n'accorgano in pochi, in quanto l'ingenuità coinvolge pure la sfera affettiva e lui è abile nel piazzare delle scene madri conformistiche e proprio per questo commoventi un pubblico altrettanto tradizionalista. Le dinamiche umane e relazionali sono esplorate nella loro casistica più ovvia: genitori-figli e maschi-femmine, alla faccia dello sviscerare i più reconditi meandri della problematica identitaria.
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Cahill al secondo lungometraggio non lascia ma rilancia nel suo cinema che lui stesso considera influenzato da Kieślowski, un cinema caratterizzato dai dilemmi esistenziali sulla filosofia del soggetto, caso e destino, vita e morte, scienza e fede, ecc. E insiste nel trattarli con una superficiale ingenuità antitetica alla profondità ch'essi richiederebbero. Pare tuttavia che se n'accorgano in pochi, in quanto l'ingenuità coinvolge pure la sfera affettiva e lui è abile nel piazzare delle scene madri conformistiche e proprio per questo commoventi un pubblico altrettanto tradizionalista. Le dinamiche umane e relazionali sono esplorate nella loro casistica più ovvia: genitori-figli e maschi-femmine, alla faccia dello sviscerare i più reconditi meandri della problematica identitaria. "I Origins" sembra una caricatura involontaria sia d'una corretta epistemologia sia d'una corretta riflessione spirituale: è davvero fantascientifico cercare di dimostrare (?) in laboratorio la non esistenza di Dio confutando i creazionistici sostenitori del Disegno Intelligente (discutono di falsi positivi e di singole eccezioni che valgono più d'un milione di corroborazioni come fossero a piena conoscenza del paradosso dei corvi neri di Hempel, ma poi si comportano all'opposto), ed e davvero fantareligioso aprirsi alla reincarnazione della spiritualità buddhista col suo concetto impersonale di divinità e al contempo parificarla ai teismi occidentali coi loro servitori terreni incontrati in albergo. Un guazzabuglio a cui il regista aggiunge ulteriori amenità: il gioco di parole del titolo fra "I" ed "eye" che rinvia a "The Mind's I", celebre libro dell'81 scritto da Hofstadter e Dennett; la piccola protagonista che si chiama Sofi e la sua reincarnazione Salomina per rinviare a Sofia e Salomone quali emblematici esempi di saggezza e sapienza; i Radiohead che nel finale cantano la strofa "help me get back to your arms" da "Motion Picture Soundtrack" (tiè, pure la metareferenzialità), decimo e ultimo brano dell'album "Kid A" pubblicato nel 2000; Michael Pitt che replica l'animistico Cobain di Van Sant (quando muore in "Last Days", sale in alto con una scala). Girato, fotografato, montato bene? Ritengo che film di questo tipo rendano irrilevante il giudizio sulla qualità della confezione. Valida fattura per una fesseria: cui prodest?
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[+] su rotten tomatoes:
(di mauro lanari)
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[+] quanta spocchia!
(di no_data)
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[+] cui prodest
(di essente)
[ - ] cui prodest
[+] ma ki se ne frega di rotten! un film stupendo!
(di nerazzurro)
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[+] nel frattempo su rotten e salito a 68!
(di nerazzurro)
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