Ecco una commedia romantica che, attraverso una serie di divertenti equivoci e malintesi, racconta l’importanza e la profondità del rapporto tra un padre e un figlio.
Ad Atessa (Chieti), vive una famiglia felice: c’è papà Giulio (Adriano Giannini), veterinario di paese, c’è mamma Veronica (Serena Autieri), c’è il piccolo Marzio (Marzio Romano Falcione che esordisce sul grande schermo). La coppia desidera tanto avere un secondo bambino che però stenta ad arrivare. Tutto scorre tranquillo, fino a quando Giulio inizia a dubitare che Marzio sia veramente suo figlio. Inizia così una ricerca concitata e comica per capire se veramente Veronica lo ha tradito e chi potrebbe essere il vero padre di suo figlio.
Ambo è un film che racconta senza timori il lungo percorso che ogni di un uomo dovrebbe affrontare in un rapporto di coppia: l’ossessione del tradimento che porta Giulio a sospettare di chiunque; le resistenze culturali che condizionano le relazioni tra i sessi al punto da mettere in discussione i valori della paternità. Senza voler svelare il colpo di scena finale, Giulio mette a nudo le sue fragilità, riesce a ripensare le proprie radici culturali, scegliendo di dare spazio ai sentimenti più profondi e autentici.
Il registro è lieve e spensierato – a tratti comico – incorniciato da immagini che scorrono fluide grazie a una bella fotografia che regala una luce morbida ai paesaggi abruzzesi. Peccato per qualche descrizione ridondante, per certe battute troppo didascaliche: Pierluigi Di Lallo, sceneggiatore e esordiente regista, promette bene, anche se deve ancora trovare un proprio segno distintivo, abbandonando cliché noti pur se ben applicati.
È bravo Adriano Giannini, spontaneo e naturale papà in cui ciascun uomo può identificarsi; qualche dubbio su Serena Autieri, rigida e prevedibile nel descrivere il modello materno italiano. Vera rivelazione le figure minori: l’amico Cesario, interpretato da Riccardo Graziosi, perfetta spalla, che colpisce per il suo garbo e la sua vivezza espressiva; Lucrezia, sorella anticonformista e pungente di Veronica, interpretata da Sara Putignano, che tratteggia un personaggio femminile fresco e brioso. Nel cast anche i bravi Enrico Papi e Maurizio Mattioli.
Incomprensibile la scelta grafica del manifesto che suggerisce agli spettatori l’ennesimo cinepanettone, quando il film è ben superiore per raffinatezza e spessore del soggetto.
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