Titolo originale | Pantani: The Accidental Death of a Cyclist |
Anno | 2013 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA, Italia |
Regia di | James Erskine |
Attori | Greg LeMond, Bradley Wiggins, Evgeni Berzin, Piotr Ugrumov, Richard Williams (V) Matt Rendell, Nicola Amaducci, Paolo Pantani, Tonina Pantani, Guiseppe Roncucci, Romano Cenni, Roberto Pregnolato, Pierguido Soprani, Sandro Donati, Davide Boifava, Andrea Gambadoro, Miguel Induráin, Diego Maradona, Marco Pantani, Conan Sweeny. |
Uscita | lunedì 17 febbraio 2014 |
Distribuzione | The Space Movies |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 febbraio 2014
Biopic su Marco Pantani, diventato una leggenda dopo aver vinto sia il Giro d'Italia che il Tour de France - un'impresa mai realizzata.
CONSIGLIATO N.D.
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Pantani ripercorre i grandi successi del Pirata e si interroga sulla sua improvvisa caduta: l'uomo contro la montagna, l'atleta contro la dipendenza, Marco Pantani contro sé stesso. Un documentario ricco di filmati di repertorio, interviste e testimonianze di familiari e amici del campione.
Nel 1998 Marco Pantani vinse sia il Tour de France che il Giro d'Italia: un'impresa titanica nella quale nessun atleta prima era riuscito. Per milioni di persone era l'eroe che ha salvato l'immagine del ciclismo nel periodo degli scandali sul doping. A sei anni da quello straordinario traguardo, Pantani muore solo in una stanza d'albergo, per intossicazione acuta da cocaina. Pantani vuole ricordare al cinema un importante personaggio del mondo dello sport a 10 anni dalla sua prematura scomparsa.
Questo documentario ripercorre con lucidità le tappe principali della vita del Pirata; dagli esordi da giovanissimo mfino alla tragica fine in un motel di Rimini. Su una cosa non ci sono dubbi: Pantani è stato senza ombra di dubbio l'ultimo grande campione del ciclismo capace di appassionare un'intera nazione. Così come faceva Tomba quando scendeva nello slalom, così [...] Vai alla recensione »
Marco Pantani non è stato uno sportivo qualunque: né per il ciclismo, né per l'Italia intera e i suoi numerosi sostenitori. Perché Marco Pantani è stato l'ultimo grande campione nostrano a lasciarci con l'amaro in bocca, come accade ogni volta che siamo costretti a confrontarci con qualcosa di incompiuto. Come la sua vita, per esempio. Pantani - The accidental death of a cyclist è un documentario [...] Vai alla recensione »
Il nostro Pirata non è quello che raccontava Vincente Minnelli nel 1948 nell'omonimo musical. Marco Pantani portava l'orecchino, la bandana, gli occhiali, e forse con Gene Kelly aveva in comune il senso del ritmo. Entrambi dovevano andare a tempo, non sbagliare l'entrata, lo scatto, la zampata. Chi sul set, chi sul sellino di una bicicletta. In coreografie senza requie.