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luca scialo
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domenica 22 dicembre 2024
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american hustle, quando l'fbi si serve dei truffatori
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American Hustle (titolo italiano L'apparenza inganna) ? un film del 2013 diretto da David O. Russell, regista piuttosto apprezzato, per pellicole come The Fighter. Racconta fatti realmente accaduti, in particolare, narra del'operazione Abscam, creata dall'F.B.I. verso la fine degli anni '70 per indagare sulla corruzione dilagante nel Congresso degli Stati Uniti d'America e in altre organizzazioni governative. Pur ottenendo ben 10 candidature ai Premi Oscar 2014, non ricever? alcuna statuina. Irving Rosenfeld (Christian Bale) e Sydney Prosser (Amy Adams) sono una coppia di truffatori, che hanno affinato le proprie tecniche e adescando anche personalit? importanti. Un giorno per? saranno loro ad essere ingannati dall'agente dell'FBI Richie DiMaso (Bradley Cooper), il quale per? gli offre di rilasciarli in cambio della loro collaborazione per raggiungere politici e personalit? di spicco in odore di reati.
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American Hustle (titolo italiano L'apparenza inganna) ? un film del 2013 diretto da David O. Russell, regista piuttosto apprezzato, per pellicole come The Fighter. Racconta fatti realmente accaduti, in particolare, narra del'operazione Abscam, creata dall'F.B.I. verso la fine degli anni '70 per indagare sulla corruzione dilagante nel Congresso degli Stati Uniti d'America e in altre organizzazioni governative. Pur ottenendo ben 10 candidature ai Premi Oscar 2014, non ricever? alcuna statuina. Irving Rosenfeld (Christian Bale) e Sydney Prosser (Amy Adams) sono una coppia di truffatori, che hanno affinato le proprie tecniche e adescando anche personalit? importanti. Un giorno per? saranno loro ad essere ingannati dall'agente dell'FBI Richie DiMaso (Bradley Cooper), il quale per? gli offre di rilasciarli in cambio della loro collaborazione per raggiungere politici e personalit? di spicco in odore di reati. Sar? coinvolta anche Rosalyn (Jennifer Lawrence), la moglie nevrotica e sbadata di Irving, che non ha ancora lasciato per amore del figlio adottivo Danny. E anche perch? la donna minaccia di denunciare tutte le sue malefatte. Cast di tutto rispetto, che vanta anche un cammeo di Robert De Niro. Dinamico e a tratti divertente, trova proprio nei suoi interpreti il punto di maggiore forza.
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jonnylogan
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mercoledì 18 dicembre 2024
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quando "la stangata" torna di moda
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Il regista David O’Russell confeziona il suo terzo film consecutivo con un cast e una sceneggiatura decisamente di alto profilo dopo The Fighter (id.; 2010) e Il lato positivo – Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook; 2012), ma una pellicola che curiosamente e a fronte di ben dieci nomination per la notte degli Oscar, non raccoglierà nessuna statuetta, nonostante un meritato successo sia al botteghino sia in termini di critica.
Per la terza volta il regista originario della ‘Mela’ riunisce un cast che rimane pressoché analogo ai due precedenti successi e riesuma, romanzandolo, un vecchio caso dell’FBI, divenuto celebre nei ’70 come operazione Abscam.
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Il regista David O’Russell confeziona il suo terzo film consecutivo con un cast e una sceneggiatura decisamente di alto profilo dopo The Fighter (id.; 2010) e Il lato positivo – Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook; 2012), ma una pellicola che curiosamente e a fronte di ben dieci nomination per la notte degli Oscar, non raccoglierà nessuna statuetta, nonostante un meritato successo sia al botteghino sia in termini di critica.
Per la terza volta il regista originario della ‘Mela’ riunisce un cast che rimane pressoché analogo ai due precedenti successi e riesuma, romanzandolo, un vecchio caso dell’FBI, divenuto celebre nei ’70 come operazione Abscam. Operazione che era tesa a cercare di catturare politici corrotti, truffatori e mafiosi. O’Russell aiutato da Eric Singer, mixa tutti gli eventi del caso di cronaca all’interno di una sceneggiatura che fa scorrere la narrazione veloce e piacevole per le oltre due ore di proiezione. Mantenendo sempre alta la guardia del pubblico e riuscendo a ricavare una trama intricata e allucinogena dove a farla da padroni sono: Christian Bale, nel ruolo di Irving Rosenfeld, ancora una volta fisicamente mutato in termini di peso e sembianze. E la sua complice Amy Adams, nel ruolo di Sydney, che nella versione originale è anche molto abile nel parlare con un perfetto accento british.
Nel complesso il risultato ultimo è una pellicola che richiama gli hoax film, ovvero i film che narrano di truffe ai danni di vittime inconsapevoli, e di lotte intestine la mafia e fra membri delle forze dell’ordine.
Da vedere se siete appassionati di trame molto intricate e se siete appassionati di grandi momenti recitativi, su tutti gli appena cinque minuti firmati da Robert De Niro, nel suo solito stato di grazia e nel ruolo di un boss della mala di Miami molto interessato a entrare in affari, ma altrettanto deciso a non volersi fare prendere in giro.
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coatto ungarettiano
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giovedì 18 luglio 2024
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com''è?
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f.vassia 81
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giovedì 5 maggio 2022
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e'' tutta una truffa
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Erano tutti truffatori, in quell'America di fine anni Settanta, tanto i presunti buoni quanto, ovviamente i cattivi. Tutta una truffa, insomma; in realtà, con spettacolare scioltezza narrativa, Russell porta avanti un film finemente parodistico, a partire dai suoi personaggi, e non si prende mai realmente sul serio. Confezione curatissima, a cominciare da una deliziosa e ironica colonna sonora che spazia da Duke Ellington a Paul McCartney, e cast stratosferico, con le ragazze un gradino sopra ai pur bravissimi maschietti.
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elgatoloco
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lunedì 6 maggio 2019
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l'america che sa criticare i suoi"vizi"
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Senz'altro"American Hustle"di David O,Russell(2013), partendo da avvenimenti reali di fine anni 1970, rappresenta uno spaccato impressionante di vita pubblica(ma tenuta segreta)USA nella quale politici, mafia, imbrogli di ogni genere vanno di pari passo e convergono in una produzione di senso che vale più di molti processi penali che, pur se più rapidi di quelli italiani, verrebbero e vengono comunque intralciati in ogni modo. Una coppia di truffatori(tutto sommato i più puliti se rapportati agli altri esponenti del mondo citato-considerato)innesca, anche per l'intermediazione o meglio intervento di un agente federale, uno scandalo poi emerso, ovviamente, solo in piccola parte.
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Senz'altro"American Hustle"di David O,Russell(2013), partendo da avvenimenti reali di fine anni 1970, rappresenta uno spaccato impressionante di vita pubblica(ma tenuta segreta)USA nella quale politici, mafia, imbrogli di ogni genere vanno di pari passo e convergono in una produzione di senso che vale più di molti processi penali che, pur se più rapidi di quelli italiani, verrebbero e vengono comunque intralciati in ogni modo. Una coppia di truffatori(tutto sommato i più puliti se rapportati agli altri esponenti del mondo citato-considerato)innesca, anche per l'intermediazione o meglio intervento di un agente federale, uno scandalo poi emerso, ovviamente, solo in piccola parte...La capacità del cinema americano di intrecciare storie che coinvolgono scandali miliardari con vicende familiari e sentimentali, dunque certamente"private"funziona qui in modo eccellente, facendo emergere quanto viene in genere nascosto: si pensi che c'è un finto sceicco, che in realtà è messicano... Scrittura filmica notevolissima, sia a livello di sceneggiatura sia di realizzazione registica, per un film che probabilmente avrebbe meritato maggiore attenzione, ma...certo la tematica è scottante, per cui non c'è grande interesse a scoperchiare certi"sepolcri imbiancati"... Bravissimi i protagonisti Chistian Bale e Amy Adams, ma anche Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, per non dire dei"camei"di Bob De Niro(nella parte di un sicario mafioso)e di Michael Pena, che rende il famoso"sceicco". Una volta tanto anche la narrazione in prima persona da parte dei protagonisti non disturba in alcun modo la narrazione filmica, anzi la accentua, la rende più facilmente (e intelligentemente)fruibile.... El Gato
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ennio
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mercoledì 26 dicembre 2018
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efficace ricostruzione di uno scandalo americano
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Guardando il film senza sapere che è tratto da una storia vera, si direbbe che la vicenda che narra sia eccessivamente inverosimile. Invece pare proprio che l'originale sia stato forse anche peggio (o meglio a seconda dei punti di vista). Un' inchiesta federale su corruzione mafia e appalti condotta con approssimazione, lampi di genio e alcune scelte grottesche, come quella di far interpretare il ruolo dello sceicco arabo a un messicano (pensando: tanto chi se ne accorge??!!).
Alla lunga il film risulta un pò appesantito da troppo glamour e dal peso eccessivo dato ad alcune vicende sentimentali che si intrecciano tra i protagonisti (queste si presumibilmente inventate).
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Guardando il film senza sapere che è tratto da una storia vera, si direbbe che la vicenda che narra sia eccessivamente inverosimile. Invece pare proprio che l'originale sia stato forse anche peggio (o meglio a seconda dei punti di vista). Un' inchiesta federale su corruzione mafia e appalti condotta con approssimazione, lampi di genio e alcune scelte grottesche, come quella di far interpretare il ruolo dello sceicco arabo a un messicano (pensando: tanto chi se ne accorge??!!).
Alla lunga il film risulta un pò appesantito da troppo glamour e dal peso eccessivo dato ad alcune vicende sentimentali che si intrecciano tra i protagonisti (queste si presumibilmente inventate). Ma per il resto, gli attori, l'ambientazione, i costumi e anche la colonna sonora vintage sono di ottimo livello, sembra di ripiombare in pieni anni '70 nei telefilm di Starsky&Hutch o a "Dallas". Difficile stabilire chi tra Bale e i suoi colleghi se la sia cavata meglio. Premio Bale per l'esilarante scena iniziale!
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cinephilo
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lunedì 19 novembre 2018
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bello ma non balla
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Il film promette bene a partire dal cast e gli attori effettivamente non deludono. Il solito fortissimo e trasformista Bale affiancato da buoni interpreti come la Adams, Bradley Cooper e Jeremy Renner. Il film entusiasma per gran parte della durata perché O'Russell riesce a tenere alta la suspance nello spettatore che non può che chiedersi curiosamente chi sarà il truffato e chi il truffatore. Il tutto è accompagnato da un'ottima scelta di costumi, una buona sceneggiatura e un tocco di vena comica che il regista è bravo a dare. Poco positiva invece la scelta della colonna sonora e sul modo in cui è sta utilizzata. Il film procede per lo più a tratti incalzanti con pochissimi punti morti riuscendo a non annoiare quasi mai.
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Il film promette bene a partire dal cast e gli attori effettivamente non deludono. Il solito fortissimo e trasformista Bale affiancato da buoni interpreti come la Adams, Bradley Cooper e Jeremy Renner. Il film entusiasma per gran parte della durata perché O'Russell riesce a tenere alta la suspance nello spettatore che non può che chiedersi curiosamente chi sarà il truffato e chi il truffatore. Il tutto è accompagnato da un'ottima scelta di costumi, una buona sceneggiatura e un tocco di vena comica che il regista è bravo a dare. Poco positiva invece la scelta della colonna sonora e sul modo in cui è sta utilizzata. Il film procede per lo più a tratti incalzanti con pochissimi punti morti riuscendo a non annoiare quasi mai. Almeno, concludo, fino a 10 minuti dalla fine quando sembra finire tutta la fantasia del regista per scadere inerosabilmente nel banale e in un nulla di fatto. Ne consiglio la visione perché rimane un buon film, ma lo paragonerei ad un maratoneta che dopo una buona corsa sotto i suoi tempi personali si ferma stremato a un paio di km dal traguardo.
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samanta
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sabato 24 giugno 2017
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un trambusto americano
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Pochi giorni fa hanno trasmesso in TV il film "American Hustle (Un trambusto americano) La verità Inganna". Il film uscito in Italia nel 2014 prende spunto da un fatto reale l'operazione ABSCAM del FBI alla fine degli anni '70 che permise l'arresto di un certo numero di politici corrotti, nel film dopo i titoli di testa si afferma prudenzialmente che "alcuni di questi fatti si basano su elementi reali". In realtà le vicende reali sono trattate piuttosto liberamente rispetto a quanto avvenuto effettivamente. La trama: l'agente FBI Richie Di Maso interpretato da Christian Bale (nella realtà furono più agenti a partecipare all'indagine) convince i suoi superiori a iniziare un operazione, sotto la sua direzione, che iniziata pe stroncare il traffico di falsi quadri di autore cambiò l'obiettivo e diventa un operazione per smascherare dei politici corrotti cominciando dal Sindaco di Camden (interpretato da Jeremy Renner).
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Pochi giorni fa hanno trasmesso in TV il film "American Hustle (Un trambusto americano) La verità Inganna". Il film uscito in Italia nel 2014 prende spunto da un fatto reale l'operazione ABSCAM del FBI alla fine degli anni '70 che permise l'arresto di un certo numero di politici corrotti, nel film dopo i titoli di testa si afferma prudenzialmente che "alcuni di questi fatti si basano su elementi reali". In realtà le vicende reali sono trattate piuttosto liberamente rispetto a quanto avvenuto effettivamente. La trama: l'agente FBI Richie Di Maso interpretato da Christian Bale (nella realtà furono più agenti a partecipare all'indagine) convince i suoi superiori a iniziare un operazione, sotto la sua direzione, che iniziata pe stroncare il traffico di falsi quadri di autore cambiò l'obiettivo e diventa un operazione per smascherare dei politici corrotti cominciando dal Sindaco di Camden (interpretato da Jeremy Renner). Per fare questo si avvale di una coppia di truffatori che ingannano la gente con false operazioni finanziarie. La coppia è composta da Irving Rosenfeld (Bradley Cooper) e la sua amante Sidney Prosser (interpretata da Amy Adams) un'americana che si spaccia nobildonna inglese (nella realtà era effettivamente cittadina inglese) che fanno da esca per i politici e funzionari corrotti, si intromette nell'operazione la moglie di Irving, Rosalyn che provocherà non pochi guai, in cambio i due truffatori non avranno guai con la giustizia. L'operazione ha successo e vengono arrestate numerosi politici (come avvenne nella realtà) tra cui oltre il Sindaco ben sei deputati e un senatore del Congresso. Il regista del film è David O. Russel di cui avevo visto solo due film: uno Three Kings con George Cloney che quando era uscito mi aveva fatto un'impressione negativa e l'altro Il lato positivo che invece è una piacevole commedia. Nel film il regista mette in luce gli aspetti riscontrati in altri suoi films e cioé risvolti comico-grotteschi, interpretazioni farsesche al limite del ridicolo, personaggi inverosimili, come in questa pellicola i dirigenti del FBI sono che sono ridicoli nella loro inverosimilianza, toni esagitati e situazioni poco credibili, elementi negativi che a mio avviso nuocciono allo spettacolo che, peraltro, avrebbe potuto offrire la possibilità di aspetti avvincenti. In realtà il tema di fondo è quello della Stangata creare una falsa situazione per ingannare il cattivo di turno (nel caso i politici corrotti), ma quale differenza con l'eleganza e la vivacità del film interpretato da Paul Newman e Robert Redford! Nel film di Russel c'é un'indecisione tra il tono farsesco, che prevale e il tono da trhiller per la riuscita dell'operazione di polizia. Di conseguenza a mio vedere film non fa ridere e neppure detta nello spettatore attimi di tensione, la trama è per di più noiosa specie nella seconda parte, come minimo la pellicola doveva essere tagliata di almeno di 20 minuti (il film dura quasi 2 h e mezza), questo in presenza di un fatto che non solo è accaduto realmente, ma che poteva, senza le esagerazioni registiche, tradursi in uno spettacolo brillante con una giusta tensione. La recitazione degli attori che compongono un cast di alto livello è buona, specie quella di Jennifer Lawrence, invece fa un'interpretazione mediocre Amy Adams che pur mostrando per tutto il film le gambe e scollature profonde, recita sottotono e con poco vigore espressivo.
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renatoc.
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lunedì 1 maggio 2017
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truffe, imbrogli e spettacolo!!
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Le stelle potrebbero essere anche 3 e 1/2, omunque è un film ben fatto, con ottimi attori! E' proprio una storia di truffe e di imbroglioni, FBI compresa, che si coinvogle con dei piccoli truffatori per scoprire giri più grandi! Ultimamente Hollywood è parecchio in vena di autocriticarsi ( USA). La trama scorre bene addolcita dalla presenza di Amy Adams e di Jennifer Lawrence! Con quest'ultima c'è veramente da complimentarsi! Si si pensa a come sia diversa la sua parte di donna spregiudicata in questo film da quella della "ragazza di fuoco" degli "Hunger Games"! il film termina nche con l'happy-end sentimentale ed i colpevoli puniti!
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great steven
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lunedì 20 giugno 2016
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un cast spettacolare per un'indagine mozzafiato.
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AMERICAN HUSTLE – L'APPARENZA INGANNA (USA, 2014) diretto da DAVID O. RUSSELL. Interpretato da CHRISTIAN BALE, BRADLEY COOPER, JEREMY RENNER, JENNIFER LAWRENCE, AMY ADAMS, ROBERT DE NIRO, MICHAEL PENA, JACK HUSTON, LOUIS C. K., SHEA WINGHAM, ALESSANDRO NIVOLA
Stati Uniti, anni 1970: terminato lo scandalo Watergate, l’FBI mette in piedi l’operazione Abscam (vocabolo ottenuto fondendo arab e scam) allo scopo di incastrare numerosi parlamentari del Congresso avvalendosi della collaborazione di una coppia di truffatori noti alla giustizia. L’ufficio governativo sceglie come pedine da muovere sulla sconfinata scacchiera Irving Rosenfeld e Sydney Prosser (che da tempo opera sotto lo pseudonimo di Lady Edith Greensly), i quali avevano a lungo intascato notevoli gruzzoli promettendo a persone disperate cifre grosse in cambio di cifre esigue senza mai corrispondere nulla.
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AMERICAN HUSTLE – L'APPARENZA INGANNA (USA, 2014) diretto da DAVID O. RUSSELL. Interpretato da CHRISTIAN BALE, BRADLEY COOPER, JEREMY RENNER, JENNIFER LAWRENCE, AMY ADAMS, ROBERT DE NIRO, MICHAEL PENA, JACK HUSTON, LOUIS C. K., SHEA WINGHAM, ALESSANDRO NIVOLA
Stati Uniti, anni 1970: terminato lo scandalo Watergate, l’FBI mette in piedi l’operazione Abscam (vocabolo ottenuto fondendo arab e scam) allo scopo di incastrare numerosi parlamentari del Congresso avvalendosi della collaborazione di una coppia di truffatori noti alla giustizia. L’ufficio governativo sceglie come pedine da muovere sulla sconfinata scacchiera Irving Rosenfeld e Sydney Prosser (che da tempo opera sotto lo pseudonimo di Lady Edith Greensly), i quali avevano a lungo intascato notevoli gruzzoli promettendo a persone disperate cifre grosse in cambio di cifre esigue senza mai corrispondere nulla. I due si trovano, loro malgrado, a lavorare accanto all’agente federale Richard DiMaso per incriminare una serie di politici e mafiosi e smascherare così un complesso intreccio di rapporti fruttiferi tra politica e mondo della delinquenza. Uno dei criminali coinvolti in questa grande inchiesta è Carmine Polito, l’imprevedibile e ambiguo sindaco della povera città di Camden, nel New Jersey. I tradimenti reciproci e i colpi di scena si susseguono senza sosta, e fra questi ci sarà anche la presenza della moglie di Irving, Rosalyn, casalinga viziata e manipolatrice la cui presenza rovinerà profondamente i piani e risulterà fonte di parecchi guai. Scritto dal regista con Eric Warren Singer; girato fra il 18 marzo e il 19 maggio 2013 principalmente nel Massachusetts, nei dintorni di Boston e a New York, con qualche periodo di pausa a causa dell’attentato alla maratona di Boston. Distribuito dalla Sony Pictures. Introdotto e concluso dalla medesima canzone: Live and Let Die (Paul McCartney), già colonna sonora dello 007 – Vivi e lascia morire (1973). Costato 40 milioni di $, ne ha incassati 250 in tutto il mondo, di cui più di 150 solamente in patria. Tre Premi BAFTA e altrettanti Golden Globe, mentre, su dieci candidature agli Oscar, è rimasto completamente a becco asciutto. Il materiale per imbastire un capolavoro di denuncia sociale, politica ed economia c’è e, anzi, abbonda quasi al punto di non saper come sistemarlo per intessere una trama chiara, coerente e precisa. Ma Russell, non nuovo a film impegnati che smascherino le scelleratezze del paese d’oltreoceano più corrotto e corruttore, gli dà l’acqua della vita abbinando con sapiente saggezza i tasselli della fiction coi frammenti storici presi a prestito dalle vicende realmente accadute, annunciate del resto nei titoli di testa, e il risultato che ne viene sfornato non è assolutamente una banale somma delle parti, ma bensì un quadro d’insieme che sa farsi ammirare splendidamente per la sua spiazzante e carismatica trasversalità. Non c’è una sola istituzione che non venga messa alla gogna per poi essere doppiamente condannata o riscattata mediante l’azione dei personaggi che la rappresentano: in particolar modo, le associazioni criminose e i politici collaborazionisti, non essendo affatto visti di buon occhio, pagano lo scotto e diventano gli antagonisti della storia senza che si ricorra ad alcuna forzatura o manicheismo, e già questo è un merito che pochi sceneggiatori possono vantare di saper giocare. Quanto ai tutori dell’ordine pubblico, ai maestri dell’inganno, ai politici internazionali e ai semplici civili che desiderano avere voce in capitolo, il dipinto che li raffigura ha i colori della pietà, del senso civico e della maturità, e ritaglia per ciascuno un considerevole angolo d’espressione per prendere parte ad un immenso gioco di società in cui è la società stessa a dettare legge e regole. Ma l’obiettivo primario di tutti, buoni o cattivi che siano (ma anche qui il confine è piuttosto labile e indistinto), è sempre e comunque la pecunia. Gli intrighi, i tradimenti e le reciproche minacce hanno tutte come scopo l’arricchimento fine a sé stesso, per quanto gli scopi, diciamo così, "secondari" (smorzando notevolmente la potenza del termine), quali la carità, il bisogno di giustizia e la solidarietà tra complici, si facciano sentire con scoppi improvvisi d’importanza e non ammettano un’eccessiva subordinazione. Le interpretazioni, ad ogni modo, sono il suo fiore all’occhiello, tutte da applauso e preparate con un puntiglio degno di uno scrittore consumato e ultra-navigato: Bale, coi suoi inseparabili occhiali trasparenti e i capelli pettinati in modo che non si noti la calvizie, è un affascinante uomo di mondo che mescola le sue abilità innate sia che abbia a che fare con sottane femminili sia che si tratti di giri monetari; la Adams, finalmente in un ruolo di primo piano dopo tante opere in cui non era riuscita a prevaricare, gli fa da compagna accentuando un languido sessappiglio e una forte indipendenza; B. Cooper, di cui Russell ha ormai scoperto e lanciato il suo lato drammatico (che lo valorizza maggiormente rispetto alle commedie slapstick e banali con le quali era divenuto celebre), è un poliziotto deciso, accorto e prudente che, nonostante i richiami dell’illegalità, sa sempre operare nei confini che gli vengono stabiliti da un potere superiore e dalla sua intrinseca correttezza; J. Lawrence, anche lei pupilla del regista che ne ha ormai fatto una giovane star, sfodera una grinta che la rende simpaticamente birichina e in grado di tenere in scacco, benché da semplice osservatrice, il baldanzoso spettacolo distruttore che le si apre sotto il naso; J. Renner, tenuto forse un po’ troppo in disparte, compensa l’esiguità delle sequenze in cui compare con una recitazione di buon livello che ne evidenzia la virile convinzione e un curioso tratto sarcastico. Infine, non può mancare una nota di merito per De Niro, il cui quarto d’ora di recitazione nella pellicola è un pezzo di bravura stratosferica: nelle vesti del mafioso italiano capace di esprimersi in arabo, gli occhiali da sole e la pelata prominente, aggiunge un altro carattere eccezionale alla sua galleria di tipi eccentrici, sopra o sotto le righe e ammalianti, contraddicendo chi sostenga che ormai è a fine carriera: Russell, come ha fatto analogamente con Cooper e Lawrence, ha saputo risollevare il Premio Oscar e fornirgli nuova linfa vitale per scendere sul set a testa alta. Le musiche di Danny Elfman sono un altro immancabile gioiello che impreziosisce una corona per certi versi pesante da indossare, ma della quale nessuno può dubitare né il fascino, né la perizia compiuta per incastonarla né tantomeno il significato vagamente satirico e potentemente accusatorio che veicola tramite una serie di immagini nelle quali la loquacità espressiva va a braccetto con la sobrietà dell’indagine.
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