Anno | 2012 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Andrea Segre, Stefano Liberti |
Attori | Ermias Berhane, Omer Ibrahim, Roman Amore, Jemal Mohammed Omer, Bekit Saleh Okud Shishay Tesfay, Tedros Ojbay, Gedey Bahlbi, Nathael Tedros, Abu Kurke. |
MYmonetro | 3,29 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 settembre 2020
Un documentario che denuncia la politica dei respingimenti sulle coste libiche da parte dell'Italia. In Italia al Box Office Mare Chiuso ha incassato 2,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tra il maggio 2009 e il 2010 diverse centinaia di migranti africani sono stati intercettati nel canale
di Sicilia e respinti in Libia dalla marina militare e dalla guardia di finanza italiana; in seguito agli
accordi tra Gheddafi e Berlusconi tutte le barche dei migranti venivano sistematicamente
ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava
indisturbata varie forme di abusi e di violenze.
Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti,
perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni sono poi stati destinati
alla detenzione in Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato.
Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche profughi etiopi, eritrei e somali che
erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo
UNHCR di Shousha in Tunisia, dove i due registi li hanno incontrati.
Nel documentario sono loro a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti; sono loro a descrivere esattamente
cosa è accaduto su quelle navi. Delle testimonianze dirette che ancora mancavano e che mettono in luce le violenze e le violazioni commesse dall'Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione. Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un grande consenso nell'opinione pubblica italiana, ma per le quali l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da cornice alle storie narrate nel documentario.
"Guardate in "Kapò"( di Gillo Pontecorvo) l'inquadratura in cui Emmanuelle Riva si suicida, gettandosi sul filo spinato ad alta tensione: l'uomo che decide, a questo punto, di fare un carrello in avanti per inquadrare il cadavere dal basso verso l'alto, avendo cura di porre una mano alzata esattamente in un angolo dell'inquadratura, ebbene quest'uomo merita solo il più profondo disprezzo" Jacques Rivette [...] Vai alla recensione »
Film che racconta le conseguenze dei respingimenti da parte del Governo italiano dei profughi somali e eritrei in Libia. Si basa sostanzialmente su interviste ai profughi. Le intenzioni sono buone, peccato che la lentezza dei racconti, la scelta delle musiche, il montaggio, facciano sembrare il tutto come una cartolina di c'è posta per te.
Il Mediterraneo, un tempo culla della civiltà ora è la fossa della civiltà. Negli anni recenti in quelle acque sono morte speranze, aspettative, diritti e soprattutto migliaia di uomini, donne e bambini. Persone in fuga da guerre e povertà sottoposte a rapine e angherie di ogni genere nel tentativo di approdare in Europa. Non fossero bastati trasportatori senza scrupoli che stipavano migranti su mezzi [...] Vai alla recensione »
Esce dopo la prima al Festival del cinema africano di Milano questo film documentario, importante quanto sconcertante. Sconcertante perché una cosa è sentir parlare di “respingimenti” in mare; altra cosa guardare in viso chi li ha patiti ed è sopravvissuto. Nella prima scena si assiste a un brano di una seduta della Corte europea dei diritti dell’uomo, a cui 11 somali e 13 eritrei si sono rivolti per [...] Vai alla recensione »
Andrea Segre, questa volta insieme a Stefano Liberti, giornalista e reporter, al suo fianco nel 2006 nel viaggio tra il Niger e la Libia per A sud di Lampedusa, torna dopo Come un uomo sulla terra sulla «rotta» dei famigerati accordi bilaterali Italia-Libia che hanno prodotto i respingimenti tra il 2009 e il 2010. Questo nuovo film fa un ideale passo indietro e va incontro a quei racconti dei migranti [...] Vai alla recensione »
Mare chiuso rievoca i respingimenti in alto mare fatti dalla marina militare italiana tra il 2009 e il 2010. Per realizzare il film si sono uniti due registi esperti in materia: Stefano Liberti (A sud di Lampedusa ) e Andrea Segre (Come un uomo sulla terra ). Di molti dei circa duemila respinti si sono perse le tracce. Nel campo profughi di Shousha sul confine libico-tunisino i registi sono riusciti [...] Vai alla recensione »