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Queste sono le prme parole che mi sono venute in mente appena conclusa la visione del film. Certo, si tratta anche di un film a tratti lento, ma sicuramente unico nel suo genere. Perche' mescola la realta' alla surrealita', la fantasia con il concreto, adirritura in un modo quasi onirico da sembrare dunque insensato.
Questi sono gli elementi principali che July adopera nel suo lungometraggio.
Partendo dunque da una coppia di trentenni, stufi della routine e di lavori noiosi, spaventati dal futuro dove si sentiranno troppo vecchi, decidono di adottare un gatto. Non uno qualsiasi ma un gatto malato e bisognoso di aiuto, un gatto che raccontera' la storia dei suoi -quasi- padroni. Ma la coppia, Jason e Sophie, non possono ancora accogliere il piccolo micio in casa per via della sua zampina che deve ancora guarire. Ma ne approffitano per dare una svolta radicale alla loro vita in un solo mese:
Staccarsi da internet, smettere di lavorare, accogliere iniziative 'verdi' e ambientliste (per Jason) oppure coreografare balletti assurdi per poi postare su youtube (Sophie).
Ovviamente tutto cio' non cambiera' affatto la situazione di completa staticita' nella quale sono intrappolati e diventera' una nuova routine.
Dalla quale Sophie si staccera soltanto tradendo il suo fidanzato con un uomo molto piu' grande di lei, alla ricerca di qualcosa di finalmente nuovo.
E mentre tutto cio' accade, il piccolo Paw Paw li aspetta nella sua gabbietta, non curante del tempo che passa (non esiste la percezione temporale per gli animali) ma sempre in attesa di essere portato via. Fino al giorno in cui, il povero gatto muore, la coppia di prima e' ormai scoppiata ed in un mese sono successi dei cambiamenti essenziali per protagonisti che li hanno totalmente cambiati.
The Future e' un flm pieno di tutto: ma sostanzialmente della eterna paura dell'uomo verso il fututo, l'ossessione di invecchiare che si traducono nella fantasia di Jason di poter fermare il tempo ma anche delle scelte e i cambamenti che tali scelte possono comportare. Loro vogliono dare una svolta alla loro routine ma si ritroveranno divisi, separati per sempre dopo quattro anni di convivenza e amore.
Il film propone in una chiave totalmente alternativa ma molto intelligente le tematiche riguardanti : la crisi tra coppie (Jason e Sophie), l'inesistenza di una vita sociale (entrambi hanno solo due amiche in comune, e sprofondano tutto il giorno in una noiosa routine legata al PC ), la solitudine (entrambi i protagonisti si sentono soli, tanto che Jason si confessa parlando alla Luna), la paura di invecchiare e di cresciere procedendo verso un futuro ignoto. Ma il tutto non e' assolutamente condito da un clima drammatico o pesante.
Il film ci propone questi argomenti in chiave ironica, critica, onirica, mescolando la fantasia alla realta', il reale col surreale. Il che' lo rende un prodotto molto gradevole da seguire (seppur con dei passaggi lenti) e leggero che ti stimola a pensare e riflettere in modo non superficiale ma nemmeno troppo impegnativo; ecco spiegato l'uso dell'ironia, a tratti dello humor e il perche' e' condito da elementi surreali e magici.
Brava la July (che non conoscevo prima di questo film) ha portare avanti un film in un modo assolutamente fresco e originale, rendendolo gradevole da seguire e facendo involontariamente o meno, identificare lo spettatore nei protagonisti.
Bella la fotografia, carina la colonna sonora.
Un ottimo esempio di cinema indipendente americano. Consigliato.
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