fabio
|
sabato 23 gennaio 2021
|
iper sherlock holmes
|
|
|
|
Un perfetto meccanismo fatto di azione, umorismo e ricercatezza d'effetto visivo.
L'impronta di Ritchie è inconfondibile: la sua estetica può piacere o meno ma è innegabilmente merito del regista aver saputo infondere una nuova vitalità al personaggio Sherlock Holmes.
C'è l'omaggio all'originale letterario ma il film è altra cosa.
A prima vista potrebbe sembrare leggermente ripetitivo nello sviluppo: una sequenza rocambolesca viene seguita da un intermezzo discorsivo che ha la funzione di spiegare e mandare avanti la trama e poi un'altra sequenza d'azione.
Forse è così ma funziona bene e non stanca lo spettatore.
[+]
Un perfetto meccanismo fatto di azione, umorismo e ricercatezza d'effetto visivo.
L'impronta di Ritchie è inconfondibile: la sua estetica può piacere o meno ma è innegabilmente merito del regista aver saputo infondere una nuova vitalità al personaggio Sherlock Holmes.
C'è l'omaggio all'originale letterario ma il film è altra cosa.
A prima vista potrebbe sembrare leggermente ripetitivo nello sviluppo: una sequenza rocambolesca viene seguita da un intermezzo discorsivo che ha la funzione di spiegare e mandare avanti la trama e poi un'altra sequenza d'azione.
Forse è così ma funziona bene e non stanca lo spettatore.
Non aspettiamoci approfondimenti psicologici o momenti riflessivi; spazio solo all'entertainment e va bene così.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
domenica 3 febbraio 2019
|
a game of holmes...
|
|
|
|
"A Game of Shadows"(Guy Ritchie, 2011, molto vagamente ispirato dai racconti di Arthur Conan Doyle)è film che ha a che vedere da lontano, appunto, con l'immortale personaggio di Conan Doyle, che però vive di luce propria(cfr. il film"The Private Life of Sherlock Holmes"di Billy Wilder, 1970); c'è l'amore con una donna, c'è MorairtY fatto rivevere, quasi bionicamente, c'è...una congerie di elementi che nel"classico"Sherlock non si trova, il che, di per sé, non inficia il film. C'è veramente, come promesso dal e con il titolo, una storia decisamente incentrata sul"game", neppure sul"play", dove il gioco di ombre, appunto, ma anche diremmo, of mirrors, ossia di specchi, ha un ruolo-chiave.
[+]
"A Game of Shadows"(Guy Ritchie, 2011, molto vagamente ispirato dai racconti di Arthur Conan Doyle)è film che ha a che vedere da lontano, appunto, con l'immortale personaggio di Conan Doyle, che però vive di luce propria(cfr. il film"The Private Life of Sherlock Holmes"di Billy Wilder, 1970); c'è l'amore con una donna, c'è MorairtY fatto rivevere, quasi bionicamente, c'è...una congerie di elementi che nel"classico"Sherlock non si trova, il che, di per sé, non inficia il film. C'è veramente, come promesso dal e con il titolo, una storia decisamente incentrata sul"game", neppure sul"play", dove il gioco di ombre, appunto, ma anche diremmo, of mirrors, ossia di specchi, ha un ruolo-chiave...con qualche funambolismo di luce-ombra forse veramente di troppo... Ma poi c'è la tendenza all'azione, a tratti francamente spasmodica, che con Conan Doyle, insomma con l'immortale classico, non ha proprio nulla da spartire...Da vedere, anche da apprezzare, sempre però tenendo anche conto del fatto che gli/le interpreti e in particolare Robert Downey jr(Holmes)e Jude Law(dr.Watson)si barcamenano tra l'immagine che abbiamo introiettato d ei due e invece quanto essi stessi producono... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
domenica 3 febbraio 2019
|
buona la seconda
|
|
|
|
Questa profonda rivisitazione e ammodernamento Hollywoodiano del personaggio di Doyle funziona ed anche questo secondo capitolo della saga centra il risultato. Ne risulta un prodotto di qualità per un valido entertainment.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
shingotamai
|
lunedì 10 luglio 2017
|
sherlock ritchie 2.0
|
|
|
|
Se vi è piaciuto il primo capitolo,vi piacerà anche questo sequel.
Ritchie non abbandona la rinfrescata energizzante data al proprio Holmes,anzi la rinforza con una velocità ancora più "turbo",più effetti speciali e rinsalda,nonostante le apparenze iniziali,il felice connubio Downey/Law.
Inoltre ci consegna un Moriarty davvero epico e malvagio,parimenti affascinante come il protagonista.
Un duello che vi terrà incollati allo schermo fino alla fine.
Non ci sono pause nel racconto di Ritchie,lo spettacolo viene prima di ogni cosa anche a rischio di sfiorare il caos narrativo.
I romanzi di Doyle rimangono un capolavoro assoluto,questo è fuori discussione,ma il regista non fa torto allo scrittore dando un'originale pennellata targata nuovo millennio.
|
|
[+] lascia un commento a shingotamai »
[ - ] lascia un commento a shingotamai »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
mercoledì 5 ottobre 2016
|
ottimo progetto, buon film
|
|
|
|
La strana coppia Robert Downey Jr. e Jude Law è alle prese con un altro caso, tra bombe di anarchici esplose a Strasburgo e Vienna, gitani e magnati dell’acciaio. Il filo conduttore del film è il matrimonio di Watson con Mary, fortemente osteggiato da Sherlock. Bellissima la scena dell’arrivo in chiesa dei due.
[+]
La strana coppia Robert Downey Jr. e Jude Law è alle prese con un altro caso, tra bombe di anarchici esplose a Strasburgo e Vienna, gitani e magnati dell’acciaio. Il filo conduttore del film è il matrimonio di Watson con Mary, fortemente osteggiato da Sherlock. Bellissima la scena dell’arrivo in chiesa dei due. Guy Ritchie può dare pieno sfogo alla fantasia, e la continuazione delle storie di questo inedito Sherlock Holmes è, per quanto possibile, libera e originale. Da citare anche l’ottima interpretazione di Stephen Frey, nella parte del fratello omosessuale di Sherlock Holmes. Il film è pieno di invenzioni e trovate, la trama è serrata e tutto quel che deve finire bene finirà bene. Ma nonostante questo, qualcosa non funziona, per carità un bel film, ma manca qualcosa per trasformare un bel progetto in un grande film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
aldo marchioni
|
giovedì 30 giugno 2016
|
inguardabile
|
|
|
|
Avevo visto in sala il primo episodio. Uno strano Holmes, ma interessante, e anche divertente.
Mi sono quindi accinto a vedere questo seguito con la migliore disposizione d'animo. Delusione.
Effettacci grafici mal disegnati, ralenty da film di kung-fu, caos, rumori violenti, io non sono riuscito a capire assolutamente niente della trama. E, quello che mi ha più disturbato, la stupidità totale.
Forse potrebbe piacere ad un ragazzino (maschio) di 8 o 9 anni, ma mi sembra che il target non sia quello.
Inguardabile, abbandonato.
Una stella perché è impossibile dare un punteggio negativo.
|
|
[+] lascia un commento a aldo marchioni »
[ - ] lascia un commento a aldo marchioni »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
martedì 1 marzo 2016
|
ottimo sequel!
|
|
|
|
Al primo ho dato 3 stelle ma sarebbero state 3 e 1/2, al secondo che sarebbero 3 e 3/4 ne do 4! All'inizio non ne sono stato entusiasta anche perchè sembrava che il grande Sherlock avesse orientamenti gay: quasi indifferenza alla morte della sua ex Irene Adler, uccisa dal Dr.Moriarty quasi all'inizio del film, ed una gelosia nei confronti di Watson, tale da buttarle la moglie dal finestrino del treno, e l'invitarlo a sdraiarsi a fianco a lui mezzo nudo sul pavimento dello scompartimento del treno!
Poi il film si spiega: Holmes aveva gettato Mary dal treno per salvarle la vita ed il dispiacere davanti al matrimonio di Watson era dovuto solo per la perdita di un valido collaboratore! Poi la trama prosegue tra lo spionaggio e l'intrigo internazionale.
[+]
Al primo ho dato 3 stelle ma sarebbero state 3 e 1/2, al secondo che sarebbero 3 e 3/4 ne do 4! All'inizio non ne sono stato entusiasta anche perchè sembrava che il grande Sherlock avesse orientamenti gay: quasi indifferenza alla morte della sua ex Irene Adler, uccisa dal Dr.Moriarty quasi all'inizio del film, ed una gelosia nei confronti di Watson, tale da buttarle la moglie dal finestrino del treno, e l'invitarlo a sdraiarsi a fianco a lui mezzo nudo sul pavimento dello scompartimento del treno!
Poi il film si spiega: Holmes aveva gettato Mary dal treno per salvarle la vita ed il dispiacere davanti al matrimonio di Watson era dovuto solo per la perdita di un valido collaboratore! Poi la trama prosegue tra lo spionaggio e l'intrigo internazionale. In fatto di donne pare che Holmes non disdegni la bella zingara Madame Simza ed alla fine sembra proprio che arrivi a sacrificare se stesso pur di liberare il mondo da un uomo pericoloso come il Dr. Moriarty! Bello il finale dove magnificamente mimetizzato va ad aggiungere un punto interrogativo vicino al "The End" della sua storia scritta da Watson! Ci sarà quindi un sequel? Adesso pare proprio di si, allora forse quel punto interrogativo voleva dire:"Vedremo quale successo avrà questo film!" Ed, a quanto pare il successo lo ha avuto!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
giovedì 18 febbraio 2016
|
questione di punti di vista
|
|
|
|
Questione di punti di vista, credo, nel valutare questo"Game of Shadows"(Gioco di ombre), ben diretto, dal punto di vista spettacolare, di Guy Ritchie; se si mette in scena Sherlock Holmes(e il fido dr..Watson)o si fa riferimento ai testi di (Sir)ArthurConan Doyle oppure il film(e quello precedente, che non conosco)è altra cosa. Se si è amanti delle opere conan-doyliane(lo sono, avendo letto non solo i testi -romanzi e racconti-incentrati su Holmes ma tutte le opere dell'autore, compresi i saggi e i testi di "science-fiction", gli"escapismi"parapsicologici e"medianici")non si può capire come Holmes, da maestro dell'"inquiry"(investigazione), qui diventi un esperto di arti marziali, una sorta di guerriero-avventuriero, ma se si accetta il fatto che il film ritchieiano(e con interpreti indubbiamente efficaci come Downey, Law & Co.
[+]
Questione di punti di vista, credo, nel valutare questo"Game of Shadows"(Gioco di ombre), ben diretto, dal punto di vista spettacolare, di Guy Ritchie; se si mette in scena Sherlock Holmes(e il fido dr..Watson)o si fa riferimento ai testi di (Sir)ArthurConan Doyle oppure il film(e quello precedente, che non conosco)è altra cosa. Se si è amanti delle opere conan-doyliane(lo sono, avendo letto non solo i testi -romanzi e racconti-incentrati su Holmes ma tutte le opere dell'autore, compresi i saggi e i testi di "science-fiction", gli"escapismi"parapsicologici e"medianici")non si può capire come Holmes, da maestro dell'"inquiry"(investigazione), qui diventi un esperto di arti marziali, una sorta di guerriero-avventuriero, ma se si accetta il fatto che il film ritchieiano(e con interpreti indubbiamente efficaci come Downey, Law & Co.)è altra cosa rispetto ai romanzi-racconti del grande medico-scrittore inglese, allora tutto funziona. Inseguimenti, duelli, travestimenti "fregoliani", tutto va bene, accettando le"regole del gioco", per cui il referente è Conan Doyle ma anche di più Lionel Wigram, autore della graphic novel"liberamente ispirata". dal classico citato, allora"tutto va bene". Lo spettacolo è assicurato, il divertimento c'è; per chi, come chi scrive questa nota, invece, Conan Doyle è"intoccabile"o comunque trasponibile filmicamente con i debiti aggiustamenti, ma "tenendo l'essenziale", qui poco funziona, divenendo il film un'"americanata", pieno di troppo spettacolo e di poco gioco logico. Ma è questione, ripeto, di punti di vista... e forse anche di una sopravvivenza eccessiva di fedeltà ai classici, che in taluni funziona. C'è, comunque, nel film di Ritchie una contraddizione ab imo, ab ovo: perché fare un film in costume, d'epoca, inserendo poi tutta la spettacoltarità?Tutto va bene, ma la contraddizione è troppo flagrante, non consentendo neppure, propriamente, di fare appello a una"contaminatio"che qui rischia di implodere.. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
giovedì 18 febbraio 2016
|
questione di punti di vista
|
|
|
|
Questione di punti di vista, credo, nel valutare questo"Game of Shadows"(Gioco di ombre), ben diretto, dal punto di vista spettacolare, di Guy Ritchie; se si mette in scena Sherlock Holmes(e il fido dr..Watson)o si fa riferimento ai testi di (Sir)ArthurConan Doyle oppure il film(e quello precedente, che non conosco)è altra cosa. Se si è amanti delle opere conan-doyliane(lo sono, avendo letto non solo i testi -romanzi e racconti-incentrati su Holmes ma tutte le opere dell'autore, compresi i saggi e i testi di "science-fiction", gli"escapismi"parapsicologici e"medianici")non si può capire come Holmes, da maestro dell'"inquiry"(investigazione), qui diventi un esperto di arti marziali, una sorta di guerriero-avventuriero, ma se si accetta il fatto che il film ritchieiano(e con interpreti indubbiamente efficaci come Downey, Law & Co.
[+]
Questione di punti di vista, credo, nel valutare questo"Game of Shadows"(Gioco di ombre), ben diretto, dal punto di vista spettacolare, di Guy Ritchie; se si mette in scena Sherlock Holmes(e il fido dr..Watson)o si fa riferimento ai testi di (Sir)ArthurConan Doyle oppure il film(e quello precedente, che non conosco)è altra cosa. Se si è amanti delle opere conan-doyliane(lo sono, avendo letto non solo i testi -romanzi e racconti-incentrati su Holmes ma tutte le opere dell'autore, compresi i saggi e i testi di "science-fiction", gli"escapismi"parapsicologici e"medianici")non si può capire come Holmes, da maestro dell'"inquiry"(investigazione), qui diventi un esperto di arti marziali, una sorta di guerriero-avventuriero, ma se si accetta il fatto che il film ritchieiano(e con interpreti indubbiamente efficaci come Downey, Law & Co.)è altra cosa rispetto ai romanzi-racconti del grande medico-scrittore inglese, allora tutto funziona. Inseguimenti, duelli, travestimenti "fregoliani", tutto va bene, accettando le"regole del gioco", per cui il referente è Conan Doyle ma anche di più Lionel Wigram, autore della graphic novel"liberamente ispirata". dal classico citato, allora"tutto va bene". Lo spettacolo è assicurato, il divertimento c'è; per chi, come chi scrive questa nota, invece, Conan Doyle è"intoccabile"o comunque trasponibile filmicamente con i debiti aggiustamenti, ma "tenendo l'essenziale", qui poco funziona, divenendo il film un'"americanata", pieno di troppo spettacolo e di poco gioco logico. Ma è questione, ripeto, di punti di vista... e forse anche di una sopravvivenza eccessiva di fedeltà ai classici, che in taluni funziona. C'è, comunque, nel film di Ritchie una contraddizione ab imo, ab ovo: perché fare un film in costume, d'epoca, inserendo poi tutta la spettacoltarità?Tutto va bene, ma la contraddizione è troppo flagrante, non consentendo neppure, propriamente, di fare appello a una"contaminatio"che qui rischia di implodere.. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
domenica 11 ottobre 2015
|
sherlock impossible
|
|
|
|
Forse è anche migliore del primo capitolo che già mi era piaciuto.
Ovviamente il titolo è un pretesto per attirare più spettatori possibili,perché qui si assiste a uno spettacolo più vicino a titoli come Mission Impossible.
Non che mi dispiaccia,ma prendendo ad esempio la sola scena del treno,sebbene spettacolare e ingegnosa,non la si può certo attribuire alla penna di Doyle.
Questa,come le rappresentazioni "fresche e toste" dei personaggi principali sono tutte scelte del regista,che piuttosto che produrre un film su Sherlock Holmes,ha creato un prodotto ispirato a Sherlock Holmes.
Comunque il tutto funziona discretamente bene impreziosito da un cast di grande livello e da un'ambientazione affascinante e ricca di particolari.
[+]
Forse è anche migliore del primo capitolo che già mi era piaciuto.
Ovviamente il titolo è un pretesto per attirare più spettatori possibili,perché qui si assiste a uno spettacolo più vicino a titoli come Mission Impossible.
Non che mi dispiaccia,ma prendendo ad esempio la sola scena del treno,sebbene spettacolare e ingegnosa,non la si può certo attribuire alla penna di Doyle.
Questa,come le rappresentazioni "fresche e toste" dei personaggi principali sono tutte scelte del regista,che piuttosto che produrre un film su Sherlock Holmes,ha creato un prodotto ispirato a Sherlock Holmes.
Comunque il tutto funziona discretamente bene impreziosito da un cast di grande livello e da un'ambientazione affascinante e ricca di particolari.
Gli enigmi sono ben fatti anche se le soluzioni e le intuizioni di Sherlock viaggiano alla velocità della luce e se ti distrai un attimo poi perdi il filo...
Un bel film,sarebbe rimasto tale anche senza scomodare il nome di Holmes.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
|