miett
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martedì 10 luglio 2012
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dolce-romantico e divertente
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HO AVUTO IL PIACERE DI VEDERE "MIDNIGHT IN PARIS" SOLO QUALCHE GIORNO FA... IL FILM è MOLTO DOLCE - ROMANTICO E DIVERTENTE INSIEME. è SIMPATICO E PIACEVOLE POTER PENSARE DI TROVARSI IMMERSI NEGLI ANNI PASSATI ED INCONTRARE PERSONAGGI FAMOSI E FASCINOSI COME è SUCCESSO AL PROTAGONISTA.... BELLO DAVVERO A MIO PARERE. LO CONSIGLIO....ANCHE PER LA SPLENDIDA AMBIENTAZIONE, OVVIAMENTE.
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waltf95
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martedì 5 giugno 2012
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solido.. ma sarebbe potuto essere più convincente!
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Il film è davvero bello. La bellezza, a mio avviso, è data però esclusivamente dalla città: Parigi. Parigi è fantastica, con le sue luci di notte, i suoi grandi viali ottocenteschi.. La città dell'amore, dei sogni, della raffinatezza. Allen esprime tutto questo grazie al film, e a me, devo dire la verità è arrivato. Dietro ciò inserisce la storia di una coppia in crisi a causa di punti di vista differenti e anche a causa dell'apparente tradimento di lei con un "colto". Fino ad adesso sembra essere tutto apposto, tuttavia quello che manca è un finale degno di nota. Ovvero.. La storia non ha proprio un finale vero proprio, probabilmente Allen ha voluto lasciare tutto in questo mistero, come andrà avanti la vita del giovane Gil? Certo la scoperta del comune amore di camminare sotto la pioggia e delle luci parigine fa esplodere un sentimento "vero" tra i due (non sarò stato molto chiaro, ma vedrete il film e capirete), però ti rimane un qualcosa di insospeso, un aspetto irrisolto.
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Il film è davvero bello. La bellezza, a mio avviso, è data però esclusivamente dalla città: Parigi. Parigi è fantastica, con le sue luci di notte, i suoi grandi viali ottocenteschi.. La città dell'amore, dei sogni, della raffinatezza. Allen esprime tutto questo grazie al film, e a me, devo dire la verità è arrivato. Dietro ciò inserisce la storia di una coppia in crisi a causa di punti di vista differenti e anche a causa dell'apparente tradimento di lei con un "colto". Fino ad adesso sembra essere tutto apposto, tuttavia quello che manca è un finale degno di nota. Ovvero.. La storia non ha proprio un finale vero proprio, probabilmente Allen ha voluto lasciare tutto in questo mistero, come andrà avanti la vita del giovane Gil? Certo la scoperta del comune amore di camminare sotto la pioggia e delle luci parigine fa esplodere un sentimento "vero" tra i due (non sarò stato molto chiaro, ma vedrete il film e capirete), però ti rimane un qualcosa di insospeso, un aspetto irrisolto. All'improvviso vedrai i titoli di coda senza neanche accorgertene dato che il film ti aveva preso così tanto..eppure! All'interno del film comunque si affrontano numerosi temi, anche appartenenti alla storia. Apprezzabile anche l'incontro con celebri autori: Hemingway o Fitzgerlad.. con alcune delle loro celebri frasi! Ciò che lascia questo film io ritengo sia la voglia di credere sempre di più in stessi, nonostante gli altri ci ritengano "pazzi".. proprio da qui viene il proverbio "Se insegui un sogno con tanti ostacoli, vuol dire che è quello giusto".
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mrvyrus
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sabato 19 maggio 2012
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uno dei più brutti allen
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delusione quasi totale, salvato da quel tocco del maestro che si sente minimante. Storia noiosa,incasinata non afferrabile dal grande pubblico e attori poco ispirati. Non avrei mai detto che avrei spento un sui film dopo mezz'ora per poi finirlo a fatia in un paio di giorni! riguardatevi 1000 volte Match point piuttosto!
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no_data
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mercoledì 16 maggio 2012
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woody allen è sempre woody allen
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Considerare questo un film è puro eufemismo, ma se proprio dobbiamo, direi chè un film di fantascienza comico.
Fantascienza per l'assurdità della storia, anche se scagli la prima pietra chi non è mai stato attratto dalla possibilità di tornare indietro nel tempo, per rivivere diversamente la propria vita nel passato, perchè non contento del proprio presente. E questo è quello che ci presenta Woody Allen nella storia del personaggio principale che vagabonda la notte a Parigi, e, come una novella cenerentola al contrario, è dopo mezzanotte che riesce a incontrare personaggi importanti del passato scrittori e pittori. L'errore che fa il regista, però è quello di non rimanere fedele allo stereotipo di un "provaci ancora Sam", geniale film comico, ma cerca di spostarsi senza riuscirci su tematiche serie.
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Considerare questo un film è puro eufemismo, ma se proprio dobbiamo, direi chè un film di fantascienza comico.
Fantascienza per l'assurdità della storia, anche se scagli la prima pietra chi non è mai stato attratto dalla possibilità di tornare indietro nel tempo, per rivivere diversamente la propria vita nel passato, perchè non contento del proprio presente. E questo è quello che ci presenta Woody Allen nella storia del personaggio principale che vagabonda la notte a Parigi, e, come una novella cenerentola al contrario, è dopo mezzanotte che riesce a incontrare personaggi importanti del passato scrittori e pittori. L'errore che fa il regista, però è quello di non rimanere fedele allo stereotipo di un "provaci ancora Sam", geniale film comico, ma cerca di spostarsi senza riuscirci su tematiche serie. Il retaggio di vecchia data c'è sempre, però, e cosa fa? prende un attore comico Owen Wilson, che non riesce mai a scrollarsi di dosso quell'aurea di eterno stupido e lo mette a recitare a piacimento. Chiaramenteil film, così facendo, risuta surreale e comico . Un voto da 1 a 10? Direi sicuramente meno venti a Woody Allen e un 8 a Owen , anche se qui non è affatto adatto al ruolo.
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liuk!
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giovedì 10 maggio 2012
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eccellente sceneggiatura
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Pellicola che merita appieno i premi ricevuti. Ad una grande sceneggiatura originale si affianca una regia attenta, colta ed a tratti surreale che affascina gli spettatori con splendide scene e dialoghi mai banali. Veramente uno splendido lavoro.
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vandamme84
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sabato 5 maggio 2012
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ne carne ne pesce
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un film che non è assolutamente nè carne nè pesce. storia piuttosto ridicola, dal trailer mi aspettavo tutto un'altro film. invece un film assolutamente scialbo, che non sa di niente, con una storia di fantasia.
un film che si può vedere solo in mancanza di alternative.
ma fa pensare il fatto di quanto l'istinto da pecora sia diffuso tra gli italiani. un film che a molti è piaciuto perchè altri dicevano che era bello...
mah... ma del resto questa è l'italia, con la maggior parte delle persone completamente prive di una propria coscienza: l'importante è copiare quello che fanno gli altri
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rescart
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sabato 5 maggio 2012
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opera della maturità
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E’ questa l’intenzione che Allen manifesta di avere sulla base di almeno un paio di indizi. Il primo è quando il protagonista, ottimamente interpretato da un Owen Wilson nei panni mimetici di Woody attore, racconta a Buñuel la trama di un film che non solo non ha ancora realizzato, ma mostra di non avere ancora sufficiente maturità artistica per concepirlo. Il secondo è la scelta del regista americano di realizzare subito dopo questo film il raffazzonato ed infelice “To Rome with love”, quasi a voler sottolineare il fatto di aver appena raggiunto un vertice artistico difficilmente ripetibile (almeno in tempi brevi). Non sempre talento e maturità vanno a braccetto, come fu nel caso di Bunuel.
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E’ questa l’intenzione che Allen manifesta di avere sulla base di almeno un paio di indizi. Il primo è quando il protagonista, ottimamente interpretato da un Owen Wilson nei panni mimetici di Woody attore, racconta a Buñuel la trama di un film che non solo non ha ancora realizzato, ma mostra di non avere ancora sufficiente maturità artistica per concepirlo. Il secondo è la scelta del regista americano di realizzare subito dopo questo film il raffazzonato ed infelice “To Rome with love”, quasi a voler sottolineare il fatto di aver appena raggiunto un vertice artistico difficilmente ripetibile (almeno in tempi brevi). Non sempre talento e maturità vanno a braccetto, come fu nel caso di Bunuel. Allen aveva già dimostrato con Manhattan di avere talento da vendere, ora che quel talento si sposa con la maturità, o almeno dichiara di volersi sposare con essa, il risultato non è all’altezza delle aspettative. Ma come suol dirsi, tutto è relativo. Nei confronti del talento di Allen le aspettative sono altissime e ovviamente è lui il primo ad essere consapevole di ciò. Di qui la trama del film, il cui senso ultimo è quello di relativizzare la stessa grandezza artistica. Per quanto di talento possa essere un regista e artista come Woody Allen, non sarà mai possibile disporre di uno strumento di misurazione assoluto. Per chi vive oggi la Parigi degli degli anni venti potrà sembrare il non plus ultra esattamente come per chi è vissuto allora poteva sembrarlo la Belle Epoque, e per chi visse in quest’ultimo periodo storico potrebbe sembrare il Rinascimento italiano. Nessuna lezione potrebbe essere più azzeccata, sia dal punto di vista di un americano a Parigi che soffre di un innato complesso di inferiorità nei confronti della vecchia Europa, sia dal nostro punto di vista che forse soffriamo al contrario di un simmetrico complesso di superiorità. Di qui forse anche la scelta degli attori, il cui curricolo artistico non è certo di altissimo livello. Ma come si diceva prima, tutto è relativo.
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doc57
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domenica 22 aprile 2012
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lo sbalzo temporale non è tutto
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La comicità di Allen non trova spazio in un film ove ciò che viene rappresentato è già stato realizzato (e probabilmente meglio) da altri. La porta del tempo era molto più originale in Kate & Leopold, pellicola che gradevolmente accompagna lo spettatore verso una commedia garbata e godibile sul contrasto fra due diverse epoche. Manca totalmente un pizzico di avventura come in Timeline, cosa che taglia la fetta "famiglia" dalla visione homevideo. Manca infine la forza di una storia d'amore come quella proiettata in un "diverso futuro possibile" come in The Familiy Man, che riesce a coinvolgere lo spettatore nonostante il faccione inespressivo di N.
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La comicità di Allen non trova spazio in un film ove ciò che viene rappresentato è già stato realizzato (e probabilmente meglio) da altri. La porta del tempo era molto più originale in Kate & Leopold, pellicola che gradevolmente accompagna lo spettatore verso una commedia garbata e godibile sul contrasto fra due diverse epoche. Manca totalmente un pizzico di avventura come in Timeline, cosa che taglia la fetta "famiglia" dalla visione homevideo. Manca infine la forza di una storia d'amore come quella proiettata in un "diverso futuro possibile" come in The Familiy Man, che riesce a coinvolgere lo spettatore nonostante il faccione inespressivo di N. Cage. Al termine della visione è lecito domandarsi se il film non fosse "targato Allen" a quale settore di pubblico potrebbe essere rivolto: forse a promessi sposi in procinto di "rivedere" criticamente la loro promessa...
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ashtray_bliss
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giovedì 12 aprile 2012
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film a due livelli: buona l'idea*risultato confuso
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Woody e' una firma, un marchio o meglio un 'sigillo' di garanzia. Le sue opere sono geniali e brillanti e solitamente trasmettono un messaggio ben piu' profondo di quello superficiale. Anche l'idea di partenza di questo movie e' simpatica e originale (ma non brillante, visto il fatto che l'idea di percorrere il passato e' stata proposta ripetutivamente nella storia del cinema). Un uomo a mezzanotte in punto, a Parigi, una citta' "magica" per eccellenza, incontra il passato. Ma non un passato qualsiasi, bensi gli anni '20, gli anni dove tutti i grandi della letteratura e dell'arte si radunavano a Parigi. Cosi, Gil, scrittore frustrato e a corto di idee nonostante sia sempre in cerca di creativita' e nuovi spunti letterari, si imbatte "magicamente" in quella che lui considera "l'epoque d'or".
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Woody e' una firma, un marchio o meglio un 'sigillo' di garanzia. Le sue opere sono geniali e brillanti e solitamente trasmettono un messaggio ben piu' profondo di quello superficiale. Anche l'idea di partenza di questo movie e' simpatica e originale (ma non brillante, visto il fatto che l'idea di percorrere il passato e' stata proposta ripetutivamente nella storia del cinema). Un uomo a mezzanotte in punto, a Parigi, una citta' "magica" per eccellenza, incontra il passato. Ma non un passato qualsiasi, bensi gli anni '20, gli anni dove tutti i grandi della letteratura e dell'arte si radunavano a Parigi. Cosi, Gil, scrittore frustrato e a corto di idee nonostante sia sempre in cerca di creativita' e nuovi spunti letterari, si imbatte "magicamente" in quella che lui considera "l'epoque d'or". Cosi avra' l'opportunita'di incontrare e addirittura confrontarsi con i suoi idoli: Hemingway, Fitzgerald, T.S. Eliot, Dali, Picasso...Questa avventura gli fara' capire chi e' lui veramente e gli dara' la carica e creativita' necessaria per proseguire il suo romanzo, oltre che realizzare che lui e la donna che sta per sposare non hanno in realta' nulla in comune e nemmeno si amano.
Il film, si evolve in due livelli-diversi-ma paralleli i quali si incontrano in un punto-cardine comune: il protagonista Gil. I livelli, invece, che costituiscono l'intera pellicola sono due:
1. Il confronto-scontro tra l'epoca moderna e il passato. Nessuno e' mai contento o appagato di vivere in una determinata epoca storica. Questo genera una nostalgia verso il passato, le epoche che non sono state mai vissute ma solo tramandate (per mezzi letterari sopratutto, ma grazie all'Arte universalmente). In ogni epoca storica, prevale la nostalgia del passato. In effeti, cio' e' quello che accomuna gran parte dei protagonisti: Gil, Adriana-che rimpiange la Belle Epoque, Gabrielle-che conosce perfettamente i grandi della musica degli anni '20.
2. Il secondo livello, meno evidente e al quale viene dato minor spazio all'interno del film e' : il confronto tra personalita' opposte e tutto quello che ne deriva (o ne dovrebbe derivare) : dallo scontro culturale a quello economico. Cosi, attorno a Gil ruotano dei personaggi che mettono in evidenza il perpetuo confronto-scontro tra persone diverse: La ragazza di Gil, Inez, ne e' un esempio lampante. Non si preoccupa della importanza che ha la letteratura nel universo di Gil, e' superficiale e le interessano solamente i ristoranti costosi, e i negozzi che vendono articoli preziosi come gli antiquari. Per lei, Parigi di notte, vuol dire ballare mentre per per Gil vuol dire incontrare il passato con tutta la nostalgia e creativita' che accompagna questo evento. Ad Inez, piace celebrare una vita ricca e spensierata mentre Gil rappresenta la ricerca e l'amore verso le grandi opere passate. In effetti queste diversita' verrano a galla durante la loro permanenza a Parigi e segneranno la fine del loro rapporto a fine viaggio. Al contempo pero' lui stesso e' messo a confronto con personalita' differenti appunto perche' provengono da epoche diverse con punti di vista differenti. Personalita' che hanno tutto(=passione per l'arte e la letteratura) e nulla (diversi punti di vista, e diverse epoche storiche nelle quali vivono e agiscono) in comune con Gil.
Il risultato finale appare pero' abbastanza confuso e non all'altezza dell'idea di partenza. Risulta un movie godibile ma non eccezionale. Brillanti i dialoghi e la fotografia.
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alexmolle
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mercoledì 4 aprile 2012
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grandissimo woody allen!
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Non aspettatevi un film divertente. Il film è molto serio e poetico, ambientato in una Parigi magnifica. Woody Allen, ancora una volta, non delude.
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