baresi83
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martedì 13 dicembre 2011
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coinvolgente allo stato puro
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Se si va cinema con l'idea di passare un paio di ore piacevoli senza pensare a nulla allora questo è il film perfetto. Si vive un sogno che tutti vorrebbero vivere, parlare con Hemingway, Picasso e gli impressionisti nella splendida cornice di Parigi negli anni '20. Un film nostalgico al punto giusto ma soprattutto coinvolgente. Il senso che ci lascia quando si riaccendono le luci è questo: pensiamo sempre che le epoche precedenti a noi siano state di gran lunga migliori, ma sarà veramente così????
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cinemascoop.altervista.org
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martedì 13 dicembre 2011
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parigi val bene... un film!
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Con Midnight in Paris Woody Allen intende dipingere un affresco romantico dell'affascinante capitale francese immaginandola anche negli anni venti e persino ai tempi della cosiddetta Belle Époque. Il protagonista è Owen Wilson che indossa i panni di Gil (uno sceneggiatore di Hollywood) in visita a Parigi con la futura moglie Inez (Rachel McAdams) ed i genitori di lei. Lui è profondamente innamorato delle atmosfere parigine fino al punto di ritrovarsi catapultato - ogni notte a mezzanotte - nel pieno degli anni venti quando da Parigi passavano importanti letterati, musicisti, pittori ed artisti in genere. Le notti di Gil si colorano di nostalgiche tinte vintage.
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Con Midnight in Paris Woody Allen intende dipingere un affresco romantico dell'affascinante capitale francese immaginandola anche negli anni venti e persino ai tempi della cosiddetta Belle Époque. Il protagonista è Owen Wilson che indossa i panni di Gil (uno sceneggiatore di Hollywood) in visita a Parigi con la futura moglie Inez (Rachel McAdams) ed i genitori di lei. Lui è profondamente innamorato delle atmosfere parigine fino al punto di ritrovarsi catapultato - ogni notte a mezzanotte - nel pieno degli anni venti quando da Parigi passavano importanti letterati, musicisti, pittori ed artisti in genere. Le notti di Gil si colorano di nostalgiche tinte vintage. Nei salotti parigini post prima guerra mondiale scopriamo che il contemporaneo sceneggiatore conosce personaggi del calibro di Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Salvador Dalì e parecchi altri. Durante il giorno tutto ritorna alla normalità o quasi. Quando Inez ed i suoi genitori iniziano a preoccuparsi per le persistenti passeggiate notturne di Gil, lui stesso rivela la verità che ovviamente non viene creduta. Il film è un tipico prodotto in stile Allen - nuova maniera - e riuscirà ad essere apprezzato solo da chi ama il cinema del regista americano. Dopotutto si tratta di un gesto d'amore verso la città della Torre Eiffel. Fin dai titoli di testa vediamo ritratti tutti i simboli che tratteggiano gli inconfondibili profili parigini mentre le passeggiate notturne e quelle diurne di Owen/Gil (anche sotto la pioggia) fanno assaporare i mille profumi e le numerose atmosfere che rimangono impresse a chiunque faccia visita a Parigi. Dopo i cupissimi toni degli ultimi film di Woody Allen, ritroviamo la leggerezza della commedia condita con romanticismo e fascinazione. Una visione surreale che fa viaggiare nel tempo per trasmettere il messaggio che non ci sia epoca migliore di quella in cui stiamo vivendo.
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antonio trimarco
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lunedì 12 dicembre 2011
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piccolo trattato sulla capacità di essere felici
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Gil è uno sceneggiatore con chance di scrittore, almeno ci prova, è affascinato da Parigi ed è in vacanza con la sua futura sposa e gli invadenti genitori. La sua compagna è molto bella, ma i loro gusti, il loro modo di vivere è molto diverso. A Gil piace passeggiare sotto la pioggia e gli piace molto Parigi, lei vive invece questa esperienza da vera turista americana. Ma Gil prova a no farci caso, ma quando incontrano una coppia di amici le differenze tra loro esplodono. Questo dà la possibilità a Gil di vivere alcune notti parigine in un altro tempo e in un altro spazio, incontra così scott Fitzgerald, Cole Porter, Hemingway, Picasso, Dalì e tanti altri, ma soprattutto Adriana di cui si innamora ricambiato.
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Gil è uno sceneggiatore con chance di scrittore, almeno ci prova, è affascinato da Parigi ed è in vacanza con la sua futura sposa e gli invadenti genitori. La sua compagna è molto bella, ma i loro gusti, il loro modo di vivere è molto diverso. A Gil piace passeggiare sotto la pioggia e gli piace molto Parigi, lei vive invece questa esperienza da vera turista americana. Ma Gil prova a no farci caso, ma quando incontrano una coppia di amici le differenze tra loro esplodono. Questo dà la possibilità a Gil di vivere alcune notti parigine in un altro tempo e in un altro spazio, incontra così scott Fitzgerald, Cole Porter, Hemingway, Picasso, Dalì e tanti altri, ma soprattutto Adriana di cui si innamora ricambiato. Ma il sogno è sogno per quanto affascinate e realistico possa apparire, ma durante questi viaggi Gil scopre ciò che vuole. Il contatto con questo mondo gli farà scoprire due cose fondamentali: non si può vivere nel passato e la verità dell'amore. Woody Allen ci regala con questo film divertimento e sagace sguardo sulla vita. Lo fa regalandoci una Parigi da sogno e una Parigi reale, entrambe affascinanti e da vivere. Un film che ci regala pillole di saggezza sulla vita che viviamo e su sull'importanza di trovare o ritrovare una propria personale sintonia, sicuramente in una dimensione favolistica, ma comunque seppur leggero il film è un piccolo trattato sulla capacità di essere felici nel presente. Da vedere divertente, intrigante, leggero.
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flyanto
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lunedì 12 dicembre 2011
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c'è chi apprezza realmente l'arte
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Film inteso come un'omaggio a tutto il mondo artistico nelle sue più varie espressioni (letterarie, pittoriche, scultorie, cinematografiche, ecc...) ed attraverso cui Woody Allen vuole inoltre trovare una via d'uscita o soluzione al male di vivere ed alla banalità del quotidiano. Forse, non il miglior film di Allen ma pur sempre piacevole da vedere.
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(di miett)
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calgary
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lunedì 12 dicembre 2011
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malinconico e ricco di sfumature
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Bhè, che dire..... Ottima fotografia, ammaliante scarrellata iniziale di varie immaggini di una intramontabile Parigi, ottimo cast ed un Owen wilson, recitativamente parlando, molto maturato e sopratutto ben diretto. Il film fa comprendere come l'uomo in generale affronti la vita nel peggiore dei modi, sentendosi sempre insoddisfatto di ciò che ha e di come vive. Il tutto raccontato attraverso una favolosa ed eterna Parigi, in grado di farci rivivere emozioni e avvenimenti passati e presenti. Grande Woody, non deludi mai.
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ce1973
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lunedì 12 dicembre 2011
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bellissimo..
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una sorpresa.
IL film dimostra che woody allen è ancora il più geniale e completo regista e sceneggiatore che esista, brillante, acuto e mai banale nei dialoghi, divertente.
La storia è nota ma vale la pena allora sottolineare la unicità di alcune battute fantastiche ovviamente argute e non banali, come l incontro con i surrealisti da parte del protagonista del film, ai quali viene detto che si viene da due mondi diversi e due eepoche diverse, e loro senza sorpresa ribattono che è tutto normale. e allora il protagonista risponde che d altra parte sono surrealisti, ...o tutti i dialoghi di Hemingway, dal 2tiri di box ?" buttato lì con una normalità esilerante a quella sulla evidenza della infedeltà palese della moglie dello scrittore.
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una sorpresa.
IL film dimostra che woody allen è ancora il più geniale e completo regista e sceneggiatore che esista, brillante, acuto e mai banale nei dialoghi, divertente.
La storia è nota ma vale la pena allora sottolineare la unicità di alcune battute fantastiche ovviamente argute e non banali, come l incontro con i surrealisti da parte del protagonista del film, ai quali viene detto che si viene da due mondi diversi e due eepoche diverse, e loro senza sorpresa ribattono che è tutto normale. e allora il protagonista risponde che d altra parte sono surrealisti, ...o tutti i dialoghi di Hemingway, dal 2tiri di box ?" buttato lì con una normalità esilerante a quella sulla evidenza della infedeltà palese della moglie dello scrittore.
un capolavoro per le immaggini poi, di parigi, e per la morale finale cui ci abitua sempre il regista nelle ultime scene del film.
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marezia
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lunedì 12 dicembre 2011
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p.s.
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La mia recensione nonostante le 3 stelle non è positiva perché la votazione rappresenta una media tra l'alto (la Parigi del passato) e il basso (la scarsa vena del protagonista ed il fatto che comunque lo spettatore NON SI SENTA MAI catapultato in un sogno, cosa GRAVISSIMA a mio avviso). Anche la musica non è che ci sia come ci si immagina: Cole Porter si risente troppo spesso e rende il meccanismo della seduzione poco fluido; le immagini stesse di Parigi INIZIALMENTE DA DEPLIANT TURISTICO ti lasciano ben sperare ma poi lasciano il posto a viuzze sempre uguali, troppo uguali... Non lo so, sarà stato voluto o frutto delle difficoltà di realizzazione di questo film comunque il risultato non è esaltante.
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La mia recensione nonostante le 3 stelle non è positiva perché la votazione rappresenta una media tra l'alto (la Parigi del passato) e il basso (la scarsa vena del protagonista ed il fatto che comunque lo spettatore NON SI SENTA MAI catapultato in un sogno, cosa GRAVISSIMA a mio avviso). Anche la musica non è che ci sia come ci si immagina: Cole Porter si risente troppo spesso e rende il meccanismo della seduzione poco fluido; le immagini stesse di Parigi INIZIALMENTE DA DEPLIANT TURISTICO ti lasciano ben sperare ma poi lasciano il posto a viuzze sempre uguali, troppo uguali... Non lo so, sarà stato voluto o frutto delle difficoltà di realizzazione di questo film comunque il risultato non è esaltante. Bello ma noioso? Fate voi ma io non lo consiglierei.
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marezia
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lunedì 12 dicembre 2011
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perché carlà?
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E mi spiego: perché condire un film già SQUILIBRATO neli suoi ingredienti con un personaggio IRRITANTE come il suo? Intendiamoci, non è che la coppia protagonista sia tanto meglio ma almeno non è così PALESEMENTE INADATTA. La premier dame c'entra come i cavoli a merenda e quando la vedi tradurre sulla panchina un passo di un libro acquistato dall'INESPRESSIVO Wilson rifletti su quello che è diventato il cinema oggi... Detto questo, il film scorre a due velocità: se il versante immaginifico va da Dio quello sentimental-romantico PER NIENTE e questo non solo per la SCARSISSIMA presenza scenica del protagonista che non sa far sognare ma anche di quello che Allen gli fa dire: troppe coincidenze AD OROLOGERIA (vedi spiegazione finale sulla pioggia), troppo insistito il suo spaesamento, spaesamento che non è CREDIBILE quando ritorna nella realtà.
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E mi spiego: perché condire un film già SQUILIBRATO neli suoi ingredienti con un personaggio IRRITANTE come il suo? Intendiamoci, non è che la coppia protagonista sia tanto meglio ma almeno non è così PALESEMENTE INADATTA. La premier dame c'entra come i cavoli a merenda e quando la vedi tradurre sulla panchina un passo di un libro acquistato dall'INESPRESSIVO Wilson rifletti su quello che è diventato il cinema oggi... Detto questo, il film scorre a due velocità: se il versante immaginifico va da Dio quello sentimental-romantico PER NIENTE e questo non solo per la SCARSISSIMA presenza scenica del protagonista che non sa far sognare ma anche di quello che Allen gli fa dire: troppe coincidenze AD OROLOGERIA (vedi spiegazione finale sulla pioggia), troppo insistito il suo spaesamento, spaesamento che non è CREDIBILE quando ritorna nella realtà. C'è una Parigi da cartolina, c'è un turbillon di personaggi che stordisce quasi ma dopo lo svelamento della morale rappresentato dal discorso di Wilson ad una bellissima Cotillard, perfettamente nella parte, il film FINISCE. La pioggia annacqua la magia e non rimane più niente, neanche la bellezza di Parigi.
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shanks
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domenica 11 dicembre 2011
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indiscutibilmente allen
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Woody Allen è tornato. E lo ha fatto rinfoltendo i capelli, togliendosi qualche anno e facendosi chiamare Gil.
Sceneggiatore in crisi di idee e di identità, il nostro protagonista cerca "respiro" nella città più romantica del mondo, tra vie patinate ed incontri bizzarri. La missione non sembra essere semplice soprattutto quando a complicare le cose ci si mettono una futura sposa snob e dei futuri suoceri invadenti. Fortuna che la voglia di esplorare il mondo da parte di Gil sia grande, perchè lo porterà ad aprire qualche cassetto nascosto di se stesso, aiutato da personaggi in fin dei conti non proprio casuali.
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Woody Allen è tornato. E lo ha fatto rinfoltendo i capelli, togliendosi qualche anno e facendosi chiamare Gil.
Sceneggiatore in crisi di idee e di identità, il nostro protagonista cerca "respiro" nella città più romantica del mondo, tra vie patinate ed incontri bizzarri. La missione non sembra essere semplice soprattutto quando a complicare le cose ci si mettono una futura sposa snob e dei futuri suoceri invadenti. Fortuna che la voglia di esplorare il mondo da parte di Gil sia grande, perchè lo porterà ad aprire qualche cassetto nascosto di se stesso, aiutato da personaggi in fin dei conti non proprio casuali.
Quando si parla di Woody Allen ci sono sempre delle caratteristiche ricorrenti in ogni suo film: dialoghi fitti, città di turno in primo piano, relazioni complicate da districare; e impressiona quanto si possa accostare questa pellicola al datato "Manhattan". Il regista dirige una chiara dichiarazione d'amore per la capitale francese, la scruta la osserva col sole e con la pioggia, di giorno e di notte e si sa, proprio di notte è più facile sognare la città ideale dove vivere e magari accostarla al suo periodo di maggior splendore. E lo fa con il suo clone Owen Wilson, il quale non solo ripropone la sua parlantina mitica, ma anche i suoi tic.
Dove porterà questo connubio? Forse a trovare un futuro meno incerto, consapelovezza nel proprio lavoro e magari stima di se stessi, con un occhio iconsapevolmente sempre votato al passato, dove si fanno i conti con la nostalgia dei "bei tempi andati".
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janisjoplin93
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domenica 11 dicembre 2011
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per chi come jill sogna la belle epoque..
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Mi sono ritrovata pienamente in questo film. Anche io guardo con nostalgia ad epoche che non ho mai vissuto e questo film è così travolgente che mi è piaciuto tantissimo, forse sono stata influenzata positivamente anche da quella magica città che è Parigi. Woody non si smentisce mai, nonostante sia un film di fantascienza (impossibile tornare indietro nel passato), trovo questo film intelligente e nient'affatto banale!
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