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venerdì 30 dicembre 2011
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qualcosa non torna...
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Premesso che il regista è considerato un bravo regista ecc, ecc...vorrei dire per coloro che ancora devono vederlo e per quanti invece lo hanno già visto solo due parole.
La prima è che il film sembra davvero interessante e carino da vedere e ti cattura molto soprattutto verso la metà da quando il protagonista praticamente "sale nell'auto a mezzanotte". E fin qui ne parlo bene.
Ma, secondo. scusate solo io dico che che woody forse doveva dare una spiegazione scientifica di come "avviene il tutto"??! Nel senso che sicuramente qualcuno di voi dirà : "ok dai il film è fantastico è un genere...non farti troppe domande"...ok d' accordo. Ma io che adoro la fantascienza e sono un illuminista abbastanza convinto dico che se il film fosse stato fantastico doveva impostarlo diversamente.
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Premesso che il regista è considerato un bravo regista ecc, ecc...vorrei dire per coloro che ancora devono vederlo e per quanti invece lo hanno già visto solo due parole.
La prima è che il film sembra davvero interessante e carino da vedere e ti cattura molto soprattutto verso la metà da quando il protagonista praticamente "sale nell'auto a mezzanotte". E fin qui ne parlo bene.
Ma, secondo. scusate solo io dico che che woody forse doveva dare una spiegazione scientifica di come "avviene il tutto"??! Nel senso che sicuramente qualcuno di voi dirà : "ok dai il film è fantastico è un genere...non farti troppe domande"...ok d' accordo. Ma io che adoro la fantascienza e sono un illuminista abbastanza convinto dico che se il film fosse stato fantastico doveva impostarlo diversamente. Coì invece è come se lui avesse fatto una cozzaglia di generi e in pratica ci dice solo cosa interessa a lui dirci. E questo non va bene perchè offende la nostre capacità di ragionamento. Cioè io alla fine non aspettavo altro che capire "il perchè" e invece finisce così nel nulla....Certamente ho colto davvero con attenzione e profondità il messaggio letterario e culturale del regista che mi ha fatto sognare quello che volete (anche perchè adoro ogni personaggio che lui ha citato) però dai........una cavolo di motivazione doveva darla.......aspetto commenti di risposta anche perchè può essere che IO non abbia colto il senso del film magari...voto solo 3 stelline su 6
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angelo umana
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venerdì 30 dicembre 2011
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la nostalgia è negazione di un presente infelice
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Bella idea, che un affascinante scrittore in erba californiano se ne vada a Parigi, la osservi a lungo – lo fa per lui il regista all’inizio e durante tutto il film – e si lasci irretire dagli artisti ed epoche che la animarono nel passato; un animo così è capace di vivere un altro tempo e lasciarvisi andare. Ha i piedi non tanto per terra ma nella ricca fantasia e la sua è una vacanza pre-matrimoniale con la bellissima fidanzata Ines (in questa parte non tanto espressiva ma che corpo!) e i futuri suoceri, che lo considerano inconsistente, sognatore e fin troppo “cheap” (“chi poco spende poco gode”). Lui dice di soffrire di “piccoli attacchi di panico” da quando è fidanzato con lei ma anche che “sarà meglio che la ami visto che sto per sposarla!”.
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Bella idea, che un affascinante scrittore in erba californiano se ne vada a Parigi, la osservi a lungo – lo fa per lui il regista all’inizio e durante tutto il film – e si lasci irretire dagli artisti ed epoche che la animarono nel passato; un animo così è capace di vivere un altro tempo e lasciarvisi andare. Ha i piedi non tanto per terra ma nella ricca fantasia e la sua è una vacanza pre-matrimoniale con la bellissima fidanzata Ines (in questa parte non tanto espressiva ma che corpo!) e i futuri suoceri, che lo considerano inconsistente, sognatore e fin troppo “cheap” (“chi poco spende poco gode”). Lui dice di soffrire di “piccoli attacchi di panico” da quando è fidanzato con lei ma anche che “sarà meglio che la ami visto che sto per sposarla!”. Con queste premesse è facile che il matrimonio non si compia più, resterà “agganciato” ad una giovane parigina che apprezzi, a differenza di Ines, una passeggiata nella pioggia parigina di notte.
Woody Allen ha reso omaggio agli artisti che nel passato animarono Parigi, facendone involontarie caricature (da Bunuel a Picasso, da Hemingway a Dalì e addirittura a Lautrec), ricorda quegli americani che in una settimana girano l’intera Europa, apprendono di tutto un po’ e poi sanno sfoggiare “virtute e conoscenza”. L’ennesimo film dorato e edulcorato, non del tutto antipatico, improntato alla commedia e alle gags inesplicabili, con una caterva di citazioni, massime di filosofia a raffica di cui è difficile far tesoro in 90 minuti, occorrerebbe qualche pausa per potersele annotare. A distanza di pochi giorni dalla visione di The Artist si pensa a quanto un po’ di silenzio gioverebbe a W.A., che comunque è un grande o così bisogna dire. Ogni spazio è troppo pieno di parole e riferimenti dotti; c’è un ruolo maschile pedante o esperto in tutto, che questo Paul non sia proprio W.A.? Così scoppiettante da far pendant con il tono ottimista e incalzante dei 30 minuti di pubblicità che si “servono” in uno di quei terribili multisala con dosi maxi di popcorn e bibite, dove purtroppo è stato visto. Tutto questo “chiacchiericcio poetico” è ingentilito (?) da Carla Bruni, molto indossatrice e molto poco guida turistica o first lady, forse la comparsa è un altro omaggio alla Francia e al suo presidente. Celebration!
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osteriacinematografo
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venerdì 30 dicembre 2011
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alla ricerca del proprio tempo
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Parigi. Il rintocco della mezzanotte proietta il protagonista negli anni venti.
La porta magica, il passaggio che ognuno vorrebbe trovare per vivere un altro tempo, un tempo diverso (in fondo, si, basta che sia diverso), si materializza in un'auto d'epoca che conduce Ovunque la fantasia decida di andare.
E così possiamo incontrare i coniugi Fitzgerald, Picasso, Dalì, Hemingway, Bunuel, una donna da amare a cavallo del tempo, ballare un Charleston, in un film che qualcuno ha saggiamente definito "una boccata d'aria fresca".
Wilson interpreta alla perfezione Allen e le sue manie, le sue frenesie intellettive, il suo approccio ipertrofico all'arte e alla vita, il suo amore per la città delle luci.
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Parigi. Il rintocco della mezzanotte proietta il protagonista negli anni venti.
La porta magica, il passaggio che ognuno vorrebbe trovare per vivere un altro tempo, un tempo diverso (in fondo, si, basta che sia diverso), si materializza in un'auto d'epoca che conduce Ovunque la fantasia decida di andare.
E così possiamo incontrare i coniugi Fitzgerald, Picasso, Dalì, Hemingway, Bunuel, una donna da amare a cavallo del tempo, ballare un Charleston, in un film che qualcuno ha saggiamente definito "una boccata d'aria fresca".
Wilson interpreta alla perfezione Allen e le sue manie, le sue frenesie intellettive, il suo approccio ipertrofico all'arte e alla vita, il suo amore per la città delle luci.
Spesso non sentiamo addosso il tempo che viviamo, come un vestito tagliato male,
ma è forse una commistione di Fascino e Impossibile a rendere così allettante la prospettiva retrò di una vita in un tempo che non c'è più.
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lacice
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giovedì 29 dicembre 2011
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mhhh.
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Bah.
Tutti stralanciati su questo film.
Non è estremamente ironico ma drammatichetto ma anche no.
A me sinceramente non è piaciuto in maniera esponenziale.
Ho sentito vari commenti entudsiasti.
Io non l'ho trovato questo grande ed enorme capolavoro imperdibile.
Una storia che ha del fantasioso di certo..ma non lo riguarderei e non comprerei il dvd.
Felice di averlo visto al cinema per poter dire "l'ho visto" ma non lo avrei rimpianto a posteriori.
[+] mah si che non è la fine del mondo
(di ---gm---)
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toluca
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giovedì 29 dicembre 2011
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simpatico e divertente
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bello simpatico e divertente, fa passare una bella serata in allegria
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ragionpura
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mercoledì 28 dicembre 2011
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delizioso
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Ho trovato questo film molto originale, sarà perché anche io trovo le epoche passate molto affascinanti, ma l'idea l'ho trovata molto elegante ed intelligente e soprattutto ben sviluppata. Certi dialoghi erano davvero incantevoli, come quelli di Hemingway; ovviamente i personaggi erano molto esagerati e caricaturati, ma mai resi offendibili. Allen si muove sempre con un'ironia giusta e raffinata. Forse a tratti è sembrato un po' noioso, ma io l'ho adorato, davvero molto piacevole; ho gradito anche Owen Wilson che fa l'Allen confuso ed agitato che tutti conosciamo. Stavolta Allen non si è smentito, per me, anzi si è confermato grande regista nella sua deliziosa follia.
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ghery
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mercoledì 28 dicembre 2011
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flop spot
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Sono un gran appassionato di cinema e quando mi concedo di andarci preferirei spendere gli 8 euro in un film che li merita. Fin dal principio il film si apre con una storia banale, il protagonista regista di film vuole diventare uno scrittore. A seguito una interminabile ovazione della città di Parigi, quasi fosse uno spot televisivo. Una noia pazzesca nel vedere le solite immagini dei luoghi più famosi visti e rivisti. Qualcosa di più alternativo dalla città dell'amore ecc.. lo si poteva trovare (come in Amélie). Il film gioca la sua carta migliore nell'incontro del protagonista con personaggi famosi d'altri tempi. Una idea che fa sorridere se non fosse per il fatto che la metà dei discorsi era davvero soporifera e inutile.
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Sono un gran appassionato di cinema e quando mi concedo di andarci preferirei spendere gli 8 euro in un film che li merita. Fin dal principio il film si apre con una storia banale, il protagonista regista di film vuole diventare uno scrittore. A seguito una interminabile ovazione della città di Parigi, quasi fosse uno spot televisivo. Una noia pazzesca nel vedere le solite immagini dei luoghi più famosi visti e rivisti. Qualcosa di più alternativo dalla città dell'amore ecc.. lo si poteva trovare (come in Amélie). Il film gioca la sua carta migliore nell'incontro del protagonista con personaggi famosi d'altri tempi. Una idea che fa sorridere se non fosse per il fatto che la metà dei discorsi era davvero soporifera e inutile. inoltre la scelta di Owen Wilson a mio parere non ci azzecca per nulla, per non parlare del finale banalissimo di lui che lascia sua moglie per la parigina. In conclusione mi sento di poter affermare che il film è stato un flop totale, salvatosi dalle critiche di alcuni semplicemente per il nome del regista che sta volta ha semplicemente messo sù un teatrino di superficialità e banalità.
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florange
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mercoledì 28 dicembre 2011
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galleggiando a parigi
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Film delicato, romantico, divertente. E' evidente ma non ingombrante l'omaggio a Parigi di Woody Allen. La città è dipinta in maniera leggera, anche se sotto i riflettori c'è solo una Parigi da cartolina, piena di luoghi comuni e forse banale. Ma tant'è, se lo strumento che Woody Allen usa in questo film è il pennello, il risultato è inevitabilmente un affresco. Tanti i riferimenti culturali da Picasso a Heminguey inseriti in un contesto tra l'onirico e il fantastico che ha permesso al regista un operazione da ritrattista dissacrante e divertente.
Bello.
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architutto
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martedì 27 dicembre 2011
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paris e' toujours paris
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L'ironia tagliente, la modernità del messaggio, personaggi perfettamente sceneggiati, ecco cosa ci regala ancora una volta il genio di Woody. Personaggi attuali scontati e banali al confronto con i grandi filosofi, pensatori e artisti della Parigi degli anni '20, risponde al quesito che tutti noi ci poniamo... ma non era migliore l'epoca della scorsa generazione o di quella prima ancora?! Ci sarà ancora qualcosa da inventare ai giorni d'oggi?! Tutto si nasconde dietro la paura di non esserne capaci, dietro ad un pessimismo che ci nega le nostre vere capacità, dall'ostruzionismo di una società che ci condiziona ad essere come gli altri ci vorrebbero. Ma la verità trova sempre la sua strada, anche dinanzi alla finzione di un film.
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drumtaps
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martedì 27 dicembre 2011
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..aspettando roma
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..dopo la tappa non riuscitissima tappa londinese il vecchio Woody torna sul suo standard recente con una gradevole e divertente commedia.
Il film si fa godere, pieno di citazioni e riferimenti culturali con le quali il regista correda una relazione sentimentale tipica dei suoi film.
Buona la fotografia e discreti anche gli attori....aspettando Roma il maestro americano riesce ancora a divertirci...
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