andrelibero
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sabato 17 marzo 2012
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bello
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Ogni tanto capita di trovare dei film che colpiscono, Quasi amici è uno di quelli, strappa risate genuine, commuove e fa riflettere. In poche parole è un film che lascia qualcosa dopo averlo visto, niente a che fare con certi film frivoli che si dimenticano subito dopo averli visti.
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se le merita.
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maria f.
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venerdì 16 marzo 2012
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evviva i buoni film!
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Bel film. Storia vera che fa pensare . I protagonisti, per età, condizione sociale sono agli antipodi, però sono …..speciali: ironici, sensibili, ricchi di comunicativa e grandi osservatori .
Ognuno di essi ha bisogno dell’altro, e lo scopiranno presto: Driss perché ha bisogno di lavorare, Philippe essendo tetraplegico cerca un badante cui non fare pietà e finalmente lo trova in questo ragazzo di origine senegalese trapiantato in Francia che oltre ad essere allegro, scapestrato , vivo, si rivela anche persona leale,responsabile e affidabile. Quindi dal rapporto fra datore di lavoro e badante nasce una sintonia , un’intesa perfetta in breve una profonda amicizia.
Philippe ci ha regalato una magnifica interpretazione ma Driss prepotentemente, con tutta la sua vitalità di ragazzone- solo apparentemente discolo -, ci ha conquistato insinuandosi nel profondo di noi stessi e in modo dolcemente persuasivo e convincente, tant’è che quando il film è finito ho avuto subito una crisi di astinenza per la mancanza di quella presenza - splendida anche nell’aspetto esteriore - luminosa nell’animo, e con uno sforzo grandissimo ho raccolto il mio soprabito e mentre un bel magone cominciava a stringermi la gola, ho guadagnato mogia mogia l’uscita.
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Bel film. Storia vera che fa pensare . I protagonisti, per età, condizione sociale sono agli antipodi, però sono …..speciali: ironici, sensibili, ricchi di comunicativa e grandi osservatori .
Ognuno di essi ha bisogno dell’altro, e lo scopiranno presto: Driss perché ha bisogno di lavorare, Philippe essendo tetraplegico cerca un badante cui non fare pietà e finalmente lo trova in questo ragazzo di origine senegalese trapiantato in Francia che oltre ad essere allegro, scapestrato , vivo, si rivela anche persona leale,responsabile e affidabile. Quindi dal rapporto fra datore di lavoro e badante nasce una sintonia , un’intesa perfetta in breve una profonda amicizia.
Philippe ci ha regalato una magnifica interpretazione ma Driss prepotentemente, con tutta la sua vitalità di ragazzone- solo apparentemente discolo -, ci ha conquistato insinuandosi nel profondo di noi stessi e in modo dolcemente persuasivo e convincente, tant’è che quando il film è finito ho avuto subito una crisi di astinenza per la mancanza di quella presenza - splendida anche nell’aspetto esteriore - luminosa nell’animo, e con uno sforzo grandissimo ho raccolto il mio soprabito e mentre un bel magone cominciava a stringermi la gola, ho guadagnato mogia mogia l’uscita.
E’stata proprio dura dover lasciare Driss, tuttora è dura! ….ma, ce la farò.
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chaoki21
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venerdì 16 marzo 2012
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spogliatevi del perbenismo
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Ed invece io penso che questo film sia veramente un capolavoro, e se capolavoro vi sembra un termine esagerato allora dico splendido, perchè tale è.
L'inchiesta tra i tetraplegici facciamola pure, scopriremo che oltre la sofferenza dell'immobilità esiste la sofferenza di chi è condannato alla compassione, alla pietà, a quella bontà di plastica che vorrebbe consolare ma che in realtà affossa, sotterra la dignità.
Questo film insegna che ciò che non c'è più, la capacità di muoversi, di camminare, di toccare, è compensata dalla grandezza di un anima che non è condannata alla stasi di una sedia a rotelle ma vuole vivere, ancora di più.
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Ed invece io penso che questo film sia veramente un capolavoro, e se capolavoro vi sembra un termine esagerato allora dico splendido, perchè tale è.
L'inchiesta tra i tetraplegici facciamola pure, scopriremo che oltre la sofferenza dell'immobilità esiste la sofferenza di chi è condannato alla compassione, alla pietà, a quella bontà di plastica che vorrebbe consolare ma che in realtà affossa, sotterra la dignità.
Questo film insegna che ciò che non c'è più, la capacità di muoversi, di camminare, di toccare, è compensata dalla grandezza di un anima che non è condannata alla stasi di una sedia a rotelle ma vuole vivere, ancora di più. Vuole sentirsi alla pari, perchè così di fatto è, perchè anche se le gambe non rispondono più, e le mani non rispondono più, e il corpo non appartiene più alla volontà, la persona è ancora lì, affamata di vita e di normalità. La normalità di ogni piccola cosa che può ancora esserci.
E' vero, non c'è nulla di politically correct in questa storia, ed è questa mancanza che la rende grande.
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maicon68
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venerdì 16 marzo 2012
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bellissimo
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Un film che consiglio vivamente... divertente, commovente. Uno dei film più belli che ho visto negli ultimi anni. La storia di un'amicizia che va oltre le barriere culturali e sociali. Sto invidiando grandemente in questo periodo, la leggerezza del cinema francese. Ma il cinema italiano dov'è??
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adelfococo
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giovedì 15 marzo 2012
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bello, bello, bello, bello,.....
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E' l'unico film che rivedrei volentieri, veramente bello, soldi ben spesi!
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asiccu
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giovedì 15 marzo 2012
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grande
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Riesce a trattare un tema molto importante con ironia e leggerezza, non si tratta però di quel tipo di leggerezza che ti fa perdere di vista l'importanza del tema sociale. Riesce a farti emozionare sia con delle sonore risate che con delle lacrime positive. Per me è assolutamente da vedere. Che si tratta di una storia vera aumenta a dismisura il suo significato.
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stefano73
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mercoledì 14 marzo 2012
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hollywood si tolga il cappello
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film francese,ambientato a Parigi, originale,comico e toccante che tratta la condizione di un paraplegico ma senza pietà. La comicità riesce a distrarre dalla condizione del protagonista e a rendere il rapporto meno a disagio. Bella anche l'ultima sequenza girata nell'estremo nord francese. Hollywood si tolga il cappello.
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dydluca
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mercoledì 14 marzo 2012
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lacrime e sorrisi
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Verso la fine già mi domandavo:ma è mai possibile che da noi in Italia non si riesca fare film del genere???!!
Difficilmente mi affaccio ai film francesi che,per i miei gusti,spesso sono troppo "intelletualoidi",ma questa volta mi sono fidato e.....capperi!!!Che film!!Anzi che filmone!!
Stupendo,magnifico,fantastico,magico,avvolgente,travolgente....ho riso tantissimo ma sono uscito con le lacrime agli occhi dalla commozione!
Che si vuole pretendere di più da un film?
Non aggiungerò altro e oltre a quanto già descritto da tutti,mi allineo e mi accodo pure io a tutti quelli che hanno definito questo film uno dei migliori usciti negli ultimi anni!!
Inutile dire a chi deve ancora guardarlo di andarci di corsa!Non resterete delusi ma,anzi,con qualcosa in più dentro.
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Verso la fine già mi domandavo:ma è mai possibile che da noi in Italia non si riesca fare film del genere???!!
Difficilmente mi affaccio ai film francesi che,per i miei gusti,spesso sono troppo "intelletualoidi",ma questa volta mi sono fidato e.....capperi!!!Che film!!Anzi che filmone!!
Stupendo,magnifico,fantastico,magico,avvolgente,travolgente....ho riso tantissimo ma sono uscito con le lacrime agli occhi dalla commozione!
Che si vuole pretendere di più da un film?
Non aggiungerò altro e oltre a quanto già descritto da tutti,mi allineo e mi accodo pure io a tutti quelli che hanno definito questo film uno dei migliori usciti negli ultimi anni!!
Inutile dire a chi deve ancora guardarlo di andarci di corsa!Non resterete delusi ma,anzi,con qualcosa in più dentro.
Dal trailer non si evince cosa ti aspetta fino in fondo(per fortuna!)quindi le due ore scorrono scoprendo momenti sempre più belli della storia!
Solo a ripensarci mi viene un groppo alla gola....bello sapere che al mondo(in questo cavolo di mondo egocentrico ed egoistico) esistono storie e persone VERE!!
Perchè questa è una storia vera....
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derriev
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martedì 13 marzo 2012
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una storia semplice...troppo semplice
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L'abbinamento tra due personaggi discordanti è forse una delle tecniche più antiche della rappresentazione scenica, teatro o cinema, e non a caso... perchè funziona.
Il gioco dei contrasti divente fonte di "situazioni", in senso lato.
In "Quasi amici" lo schema è questo: affiancati tra loro troviamo un ragazzo afrofrancese cresciuto nei sobborghi e delinquentello, dall'altro un ricco magnate.
Iperdinamico il primo, statico perchè paraplegico il secondo; irriverente l'uno, compassato l'altro; incolto e illetterato l'uno... e via dicendo...
La delusione del film è che esso in sostanza non è altro che un insieme di gags infilottate, escludendo i momenti più intimi della vita personale dei due protagonisti, narrate come parentesi tra le situazioni ridicole provocate dal ragazzo, nella sua esuberanza contrapposta alla, ovviamente obbligata, pacatezza dell'altro.
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L'abbinamento tra due personaggi discordanti è forse una delle tecniche più antiche della rappresentazione scenica, teatro o cinema, e non a caso... perchè funziona.
Il gioco dei contrasti divente fonte di "situazioni", in senso lato.
In "Quasi amici" lo schema è questo: affiancati tra loro troviamo un ragazzo afrofrancese cresciuto nei sobborghi e delinquentello, dall'altro un ricco magnate.
Iperdinamico il primo, statico perchè paraplegico il secondo; irriverente l'uno, compassato l'altro; incolto e illetterato l'uno... e via dicendo...
La delusione del film è che esso in sostanza non è altro che un insieme di gags infilottate, escludendo i momenti più intimi della vita personale dei due protagonisti, narrate come parentesi tra le situazioni ridicole provocate dal ragazzo, nella sua esuberanza contrapposta alla, ovviamente obbligata, pacatezza dell'altro.
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[+] se dai una stella a questo film.....
(di alexis 80)
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[+] troppo razionale
(di vervain)
[ - ] troppo razionale
[+] se
(di asiccu )
[ - ] se
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lisa3
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martedì 13 marzo 2012
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bellissimo
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Per una serata emozionante e divertente. Ti scalda il cuore!
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