braitz
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domenica 26 febbraio 2012
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capolavoro
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braitz
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domenica 26 febbraio 2012
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applauso in sala!
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è un capolavoro IL TRAILER FA SCHIFO IL FILM è FANTASTICOOOOOOOOOOOO!!!!!
C'E STATO L'APPLAUSO IN SALA TUTTI IN PIEDI!
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chiarialessandro
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domenica 26 febbraio 2012
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l'altra faccia della medaglia.
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Ogni medaglia ha due facce: il dritto ed il rovescio; il cinema, in questo caso, le ha sviscerate tutte e due in modo magistrale. Molti ricorderanno infatti la devastante scelta a cui era giunto Bardem in quella pellicola tanto bella quanto dolente dal titolo “Mare dentro”, la quale portava sul grande schermo una (rispettabilissima) scelta di rinuncia, ovverosia l’esatto contrario di ciò che mostra “Quasi amici”. Ma cosa c’è di più normale che trovarsi di fronte a due reazioni diametralmente opposte al cospetto di due situazioni pressoché identiche? Se andrete a godervi questa storia, vi sarà servito un grande vassoio di spassoso “riso”, condito però con una sapiente dose di commozione e riflessione; probabilmente, se non avete esperienza con la materia, crederete spesso che ciò che susciterà la vostra ilarità sia frutto di pura fantasia ma potrebbe pure non essere così: quando mio figlio era un bambino, lo portavo saltuariamente a giocare con dei coetanei ospiti in una casa famiglia (ovverosia in una struttura nella quale convivevano handicappati fisici e mentali, assistiti da una serie di obiettori di coscienza), in modo tale da rendergli normale un mondo che non sempre è considerato con il dovuto rispetto e vi posso assicurare che il trattamento riservato dagli obiettori agli handicappati era pressoché identico rispetto a quello che Idris riserva a Philippe.
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Ogni medaglia ha due facce: il dritto ed il rovescio; il cinema, in questo caso, le ha sviscerate tutte e due in modo magistrale. Molti ricorderanno infatti la devastante scelta a cui era giunto Bardem in quella pellicola tanto bella quanto dolente dal titolo “Mare dentro”, la quale portava sul grande schermo una (rispettabilissima) scelta di rinuncia, ovverosia l’esatto contrario di ciò che mostra “Quasi amici”. Ma cosa c’è di più normale che trovarsi di fronte a due reazioni diametralmente opposte al cospetto di due situazioni pressoché identiche? Se andrete a godervi questa storia, vi sarà servito un grande vassoio di spassoso “riso”, condito però con una sapiente dose di commozione e riflessione; probabilmente, se non avete esperienza con la materia, crederete spesso che ciò che susciterà la vostra ilarità sia frutto di pura fantasia ma potrebbe pure non essere così: quando mio figlio era un bambino, lo portavo saltuariamente a giocare con dei coetanei ospiti in una casa famiglia (ovverosia in una struttura nella quale convivevano handicappati fisici e mentali, assistiti da una serie di obiettori di coscienza), in modo tale da rendergli normale un mondo che non sempre è considerato con il dovuto rispetto e vi posso assicurare che il trattamento riservato dagli obiettori agli handicappati era pressoché identico rispetto a quello che Idris riserva a Philippe. D’altronde, è mai servito a qualcosa di buono il pietismo? Molto meglio la durezza di chi ha dovuto confrontarsi subito con la lotta per sopravvivere (soprattutto se è riuscito però a non smarrire del tutto qual senso di umanità che non dovrebbe mai abbandonarci). Completano il “quadro” le macchie sparate da Idris nell’estasi creativa, una regia felice, una sceneggiatura che si appoggia ad un congegno talmente ben oliato da renderla quasi credibile, delle gag e dei dialoghi esilaranti, una fisicità possente.
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kiara83
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domenica 26 febbraio 2012
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bellissimo, da vedere!!
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Un film bellissimo, divertente e commovente allo stesso tempo...il tema della disabilità è trattato con estrema intelligenza, lo consiglio a tutti!
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amicinema
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sabato 25 febbraio 2012
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un film "bastardo dentro" che commuove
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Per una volta lasciamo da parte il "politically corrected" e un certo buonismo mischiato a pietà e compassione.
In "Quasi amici" (orrenda traduzione del titolo francese "Intouchables") mancano completamente e questo permette di costruire un bel film che ride con i tetraplegici piuttosto che dei tetraplegici. Anzi sono proprio loro i primi a scherzare su stessi.
Si perche' il riflettore qui e' puntato piu' che sul malato, sulla persona: uomini che anche se immobili, non hanno certo paralizzata l'ironia, l'amore, la rabbia, la goliardia, perfino anche l'eccitazione sessuale (e nel film ci sono delle gustose scenette in merito).
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Per una volta lasciamo da parte il "politically corrected" e un certo buonismo mischiato a pietà e compassione.
In "Quasi amici" (orrenda traduzione del titolo francese "Intouchables") mancano completamente e questo permette di costruire un bel film che ride con i tetraplegici piuttosto che dei tetraplegici. Anzi sono proprio loro i primi a scherzare su stessi.
Si perche' il riflettore qui e' puntato piu' che sul malato, sulla persona: uomini che anche se immobili, non hanno certo paralizzata l'ironia, l'amore, la rabbia, la goliardia, perfino anche l'eccitazione sessuale (e nel film ci sono delle gustose scenette in merito).
Ovviamente "Quasi amici" guarda a tutto questo con tocco lieve e non drammatico, ma senza scendere nel banale o nel macchiettistico.
La storia di Philippe e Driss, inquadrata nella classica contrapposizione ricco/povero, acculturato/ignorante, bianco/nero, e' ben congegnata e ci regala dei momenti davvero intensi e commoventi.
E altri invece nei quali e' impossibile non aprirsi ad una risata sincera o farsi coinvolgere nel loro amore per la vita che Driss riesce a iniettare nuovamente nel corpo di Philippe.
Gli attori sono semplicemente strepitosi e sicuramente meritato il premio a Omar Sy come miglior attore protagonista ai premi del cinema francese.
Una domanda finale che pongo a me e chi legge: sarebbe stato possibile in Italia fare un film cosi' ? Dove la malattia e' vista con uno sguardo positivo e una vena veramente "bastarda dentro" percorre tutta la pellicola ?
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[+] sorrentino...
(di nalipa)
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[+] sono pessimista: temo sarà imitato.
(di tritono)
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bilo1983
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sabato 25 febbraio 2012
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la storia di un amicizia vera
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Film davvero ben fatto,davvero bravi gli attori,credo che ultimamente non ho mai riso cosi tanto al cinema per un film che dietro la sua falsa immgine di pena per il protagonista sulla sedia a rotelle,vengono fuori delle battute davvero riuscite e divertenti per sdrammatizzare la situazione.Cio non vuol togliere che ci sono momenti toccanti che ti fanno capire quanto sia difficile la situazione per alcune persone che lottano nonostante la vita gli abbia tolto praticamente tutto.
Da vedere non ve ne pentirete
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brian boru
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sabato 25 febbraio 2012
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merveilleuse
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Una perfetta sintonia tra intensità e comicità. Un tema spinoso trattato con intelligenza e spirito.
Un buon cast che ha saputo regalare momenti alti di recitazione. Azzeccate le composizioni di Einaudi oltre alla eccezionale fotografia e al sonoro silenzioso e mai eccessivo. Un esempio di eccezionale bellezza che lascia a bocca aperta fino alla fine...soprattutto se si pensa ai trailer made in italy che lo precedono....bravo'!!!!
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unfulmineallabrillantina
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venerdì 24 febbraio 2012
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quando credi di essere nel baratro...........
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Un film che colpisce al cuore, molto profondo.....
La spiegazione nuda e cruda della realtà....Uno di colore che deve combattere da anni contro la povertà e la xenofobia,a tal punto da diventare uno sbandato; un uomo ricco e sfortunato che quando credeva che tutto fosse finito, viene contraddetto dalla vita.....
Due spiriti che si incontrano e fanno l'uno la felicità dell'altro......
Un amicizia surreale che salva due vite allo sbando......
Una commedia reale e moderna,degna figlia di Plauto............
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air23
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venerdì 24 febbraio 2012
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splendido! realista, divertente e positivo.
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Davvero un gran film: tocca temi delicati e senza retorica manda messaggi estremamente positivi fra risate e riflessioni profonde! La prova? Alla fine della proiezione nessuno si è alzato fino alla fine dei titoli di coda!
[+] travolgente, fantastico e pieno di umanità.
(di bradipa)
[ - ] travolgente, fantastico e pieno di umanità.
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