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Già dalla prima scena in cui il badante di colore fa divertire il suo principale paraplegico con una corsa in auto che mette a repentaglio la loro sicurezza e quelle delle altre persone nelle vetture vicine ho capito la cifra del film. La storia irritante di due persone antipatiche ed egocentriche in due modi diversi, ma assimilabili.
il ricco paraplegico con le sue immense possibilità può permettersi di pagare l'istrione di colore che nel corso del film farà qualsiasi sciocchezza, ovviamente anche un ballo da disco anni 70, musica che nelle banliue parigine non riscuote certo un gran successo, essendo borghese e antiquata. il rap e l'hip hop sarebbero stati più coerenti.
E quanto si diverte il disgraziato riccone delle bravate, a volte quasi violente, che il badante perpetra contro vicini di casa o fidanzatini inermi della figlia.
insomma, per alleviare la sua pena, il ragazzo nero sberleffa qualsiasi cosa: musica colta, arte,ecc, ecc. in un ambiente di compiacenti borghesi che provano una improbabile simpatia immediata per lui.
Se davvero si ispira ad una storia vera, si spera che tutto ciò sia avvenuto con altre modalità, meno cialtrone: l'aspetto dimesso del vero badante che appare nell'ultima scena, per fortuna, lo fa pensare.
il successo stellare che ha coronato il film sembra davvero nel mio modo di sentire, davvero incredibile. un film brutto e sguaiato nella sua sostanza più profonda.
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