apifantasy
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lunedì 19 marzo 2012
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un film bellissimo finalmente
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Che voglia avevo di vedere un bel film, dopotutto non è che pretendo molto una bella storia dei bravi attori qualche risata, qualche lacrima, un inizio, uno svolgimento e anche una fine possibilmente
Questo film mi è piaciuto davvero tanto gli attori (non sono un'esperta) sono a mio parere stati bravissimi, diciamo che ero un po' prevenuta ....film francese... (Dio ci scampi) sulla locandina c'è il personaggio in sedia a rotelle con il suo amico di colore.. e sotto c'è scritto "esilarante" (mah......) ho dovuto praticamente trascinare il mio ragazzo a vederlo e invece è piaciuto molto a entrambi.
La storia non riserva sorprese a un certo punto ho pensato: "non è che adesso alla fine fanno morire uno dei due personaggi eh.
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Che voglia avevo di vedere un bel film, dopotutto non è che pretendo molto una bella storia dei bravi attori qualche risata, qualche lacrima, un inizio, uno svolgimento e anche una fine possibilmente
Questo film mi è piaciuto davvero tanto gli attori (non sono un'esperta) sono a mio parere stati bravissimi, diciamo che ero un po' prevenuta ....film francese... (Dio ci scampi) sulla locandina c'è il personaggio in sedia a rotelle con il suo amico di colore.. e sotto c'è scritto "esilarante" (mah......) ho dovuto praticamente trascinare il mio ragazzo a vederlo e invece è piaciuto molto a entrambi.
La storia non riserva sorprese a un certo punto ho pensato: "non è che adesso alla fine fanno morire uno dei due personaggi eh..." e invece no storia lineare estremamente divertente, ma per niente stupido o volgare e con un bellissimo messaggio..
Vi prego fatene altri di film così sono stufa di addormentarmi al cinema
Ciao
Apifantasy
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trikidio
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lunedì 19 marzo 2012
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una pure commedia
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Quasi amici ha colto l'essenza della commedia, far pensare facendo ridere, ed è pienamente riuscito nell'intento. Colonna sonora bellissima scritta e diretta da Enaudi. Proprio un bel fim.
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francescoambrosino
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lunedì 19 marzo 2012
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quasi amici: piccolo grande capolavoro
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Si dice sempre che chi trova un amico trova un tesoro. Beh, niente di più vero se si pensa ai protagonisti di "Quasi Amici" (Intouchables in originale, nda), il film francese che ha sbancato al botteghino e conquistato la critica. Il film, scritto e diretto da Olivier Nakache e Eric Toledano, è ispirato ad una storia vera e racconta le vicende di un aristocratico francese, Philippe, divenuto tetraplegico dopo un tragico incidente, e di Driss, un giovane di colore proveniente dalle banlieue e assunto come suo badante.
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Si dice sempre che chi trova un amico trova un tesoro. Beh, niente di più vero se si pensa ai protagonisti di "Quasi Amici" (Intouchables in originale, nda), il film francese che ha sbancato al botteghino e conquistato la critica. Il film, scritto e diretto da Olivier Nakache e Eric Toledano, è ispirato ad una storia vera e racconta le vicende di un aristocratico francese, Philippe, divenuto tetraplegico dopo un tragico incidente, e di Driss, un giovane di colore proveniente dalle banlieue e assunto come suo badante. Due mondi a confronto, fatti di musica classica, arte e opera lirica da una parte, e Earth Wind and Fire e vita da strada dall'altra.
Intriso di una nostalgica ironia, il film ha tutte le caratteristiche della favola moderna. Un po' "Il principe ed il Povero", un po' "Canto di Natale". Paragoni azzardati, direte voi, ma vi assicuro che non è così. Usando il tono ed i tempi della commedia, gli autori riescono a trattare argomenti scomodi, difficili, come la disabilità, la solitudine, l'esclusione, il disagio sociale, la periferia, il lavoro, la pietà. La pietà è, a mio avviso, l'elemento principale. Quella che si cela negli occhi di chi guarda un disabile, e che il nostro amico Philippe non vuole più vedere. Ma anche quella che generalmente si rivolge a chi vive nel "ghetto", intrappolato in un mondo dal quale sembra impossibile venire fuori. Ma non deve essere per forza così. Nonostante tutto, si può sempre ridere, anche quando la vita non ti aiuta. Ed è quello che imparano i due protagonisti, a ridere della vita e di quello che si ha, perché c'è sempre tempo per cambiare.
Un film sull'amicizia, che sui titoli di coda ti fa venire voglia di prendere il telefono e chiamare il tuo migliore amico. Solo per parlare, e magari ridere un po' insieme.
Lo consiglio a tutti. Anche a chi non ha voglia di sorridere.
www.francescoambrosino.blogspot.com
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liver
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domenica 18 marzo 2012
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gli ultimi saranno i primi
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Peccato solo per alcune ingenuità, che potevano essere evitate. Il ricchissimo tetraplegico cerca verità e non compassione: la troverà in un disoccupato ormai disilluso, dai modi rozzi. Ciò che era iniziato per reciproco interesse si tramuta gradualmente in un reciproco grande affetto, che sarà il sale della vita per entrambi anche se a diversi livelli.
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liver
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domenica 18 marzo 2012
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gli ultimi saranno i primi
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Peccato solo per alcune ingenuità, che potevano essere evitate. Il ricchissimo tetraplegico cerca verità e non compassione: la troverà in un disoccupato ormai disilluso, dai modi rozzi. Ciò che era iniziato per reciproco interesse si tramuta gradualmente in un reciproco grande affetto, che sarà il sale della vita per entrambi anche se a diversi livelli.
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marcogelati
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domenica 18 marzo 2012
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divertente, comico, drammatico, commovente...
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Rispetto alle alternative presenti al cinema, definirei questo film un autentico CAPOLAVORO: divertente, comico, drammatico, commovente... insomma, quando un film sa essere tutto questo, allora, può esssere definito un capolavoro.
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remos
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domenica 18 marzo 2012
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emozionante
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Divertente ma tocca grandi temi cn naturalezza ed emozione. Lo consiglio
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gianp2
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domenica 18 marzo 2012
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a volte sopra le righe
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Sicuramente originale l'idea. Un approccio alle vicende di disabilita non usuale. Sdrammatizzare, trattare con leggerezza questioni in sé angoscianti, addirittura dissacrare certi luoghi comuni. Progetto decisamente non facile e non del tutto riuscito. Il rischio è poi che la vicenda ti sfugga di mano e che per compiacere l'elemento spettacolare che una parte del pubblico vuole si cada nel banale. Sicuramente sopra le righe il film in alcune scene: all'inizio quando il protagonista disabile segue con la testa il ritmo indiavolato della musica che esce dagli altoparlanti della macchina, poi quando tutti seguono nel ballo il giovane nero.... Cadute di stile che, a mio parere, non aiutano la qualità della pellicola.
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federico bagni
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sabato 17 marzo 2012
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il vero handicap è la nostra solitudine.
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Un film toccante, che arriva dritto in fondo al cuore.
Il vero handicap è la nostra solitudine. Quella che ci portiamo dentro, e ci fa tenere gli altri a distanza. Siamo tutti su quella carrozzina, quando chiudiamo la porta e smettiamo di credere che le cose possano cambiare.
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Un film toccante, che arriva dritto in fondo al cuore.
Il vero handicap è la nostra solitudine. Quella che ci portiamo dentro, e ci fa tenere gli altri a distanza. Siamo tutti su quella carrozzina, quando chiudiamo la porta e smettiamo di credere che le cose possano cambiare.
I muri più duri da abbattere sono quelli trasparenti che ci costruiamo intorno. Non li vedi, eppure ne se restano lì. Hanno lo stesso colore delle lacrime, dei ricordi marciti nell'acqua più bassa. Hanno il sapore delle parole mai dette, degli abbracci mancati o soltanto interrotti.
A volte c'è davvero bisogno che qualcuno ci presti gli occhi, per guardare più in là delle nostre miserie e dei nostri limiti. E' il solo modo per andare oltre le condanne più spietate, che parlano di noi. Quelle senza ritorno, che ci siamo spediti da soli e che da soli restiamo ad aspettare.
Renato Zero lo diceva tanto tempo fa: "Siamo noi gli inabili / che pur avendo, a volte / non diamo".
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woffy
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sabato 17 marzo 2012
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bel film!!
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veramente spettacolare, tratta un tema molto importante con una leggerezza tale da non farti pesare il film. Nonostante questo non mette mai in secondo piano il problema vissuto dal protagonista. Eccellente Lavoro
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