carismaimmobiliare
|
martedì 13 marzo 2012
|
incantevole
|
|
|
|
un film incantevole...ironico, sagace e cinico quanto basta. Il cinema francese si dimostra ancora una volta in grado di stupire e sorprendere attraverso il racconto di un rapporto umano visto dagli occhi di un ragazzo difficile e quelli di un uomo diversamente abile alla ricerca di qualcuno che non lo compatisca, ma che lo capisca...
divertente e sentimentale, che tocca le corde giuste al momento giusto senza volgarità ne pietosismi, con equilibrio sobrio ed una leggerezza inaspettata.
|
|
[+] lascia un commento a carismaimmobiliare »
[ - ] lascia un commento a carismaimmobiliare »
|
|
d'accordo? |
|
glenn_glee
|
lunedì 12 marzo 2012
|
tanto da imparare
|
|
|
|
Cosa dobbiamo aspettare in Italia per vedere un film così? Dobbiamo aspettare un altro colpo di genio di Benigni, la nascita di un altro Sordi? Questo è un film con attori convincenti che porta sullo schermo una storia semplice, realmente accaduta, e che riesce nell'intento di far ridere e di far riflettere senza bisogno della showgirl di turno, senza tette di fuori, senza volgarità, ma con situazioni divertenti e con battute brillanti. Crea molta ilarità la contrapposizione tra i due protagonisti, così diversi, ma così complici, i loro gusti musicali, la loro cultura che vengono a cozzare ma che riescono a trovare comunque un punto d'incontro che sta nel condividere qualcosa con l'altro.
[+]
Cosa dobbiamo aspettare in Italia per vedere un film così? Dobbiamo aspettare un altro colpo di genio di Benigni, la nascita di un altro Sordi? Questo è un film con attori convincenti che porta sullo schermo una storia semplice, realmente accaduta, e che riesce nell'intento di far ridere e di far riflettere senza bisogno della showgirl di turno, senza tette di fuori, senza volgarità, ma con situazioni divertenti e con battute brillanti. Crea molta ilarità la contrapposizione tra i due protagonisti, così diversi, ma così complici, i loro gusti musicali, la loro cultura che vengono a cozzare ma che riescono a trovare comunque un punto d'incontro che sta nel condividere qualcosa con l'altro. La parte migliore del film è vedere come giorno dopo giorno i due uomini si influenzano positivamente e cambino la vita l'uno dell'altro. E' bella la comprensione tra i due, il coraggio che si danno di cambiare, di osare nelle cose che più temono senza cadere nel melodrammatico o nella banalità. Il film non cerca di far provare pietà per Philippe o compassione per Driss, anzi, cerca di delineare la vita di questi due personaggi cercando solo di renderla comprensibile a chi la guarda in modo da dare gli strumenti per capire i loro atteggiamenti. La storia funziona, le trovate comiche anche, e intanto la casa di produzione Medusa ha comprato i diritti per fare un remake italiano. Cosa non va in Italia? Forse mancano idee o piuttosto, come dice Faenza, manca il coraggio?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a glenn_glee »
[ - ] lascia un commento a glenn_glee »
|
|
d'accordo? |
|
big85
|
lunedì 12 marzo 2012
|
vi voglio raccontare
|
|
|
|
Sono stato portato davanti allo schermo del cinema quasi di peso. Mi sono seduto avendo già in testa la trama scontata del film: cliché di ogni personaggio, stereotipi a non finire e l'immancabile happy ending con tanto di morale buonista; bianco ricco incontra povero nero, diventano amici malgrado le differenze e la perplessità di tutti, ci sarà qualche (dis)avventura e poi tutti felici e contenti.
Inizia il film. Sono risate facili quelle che si sentono in sala ma io le assecondo per farmi passare la serata. Poco a poco mi rendo conto però c'è qualcosa di strano: il film è davvero divertente!
La trama prosegue facile e digeribile, con tanto di flash back e ritorno; le situazioni comiche si susseguono e anche quelle sentimentali e quando arriva sono pronto per un lacrimevole finale che invece mi lascia piacevolmente sorpreso.
[+]
Sono stato portato davanti allo schermo del cinema quasi di peso. Mi sono seduto avendo già in testa la trama scontata del film: cliché di ogni personaggio, stereotipi a non finire e l'immancabile happy ending con tanto di morale buonista; bianco ricco incontra povero nero, diventano amici malgrado le differenze e la perplessità di tutti, ci sarà qualche (dis)avventura e poi tutti felici e contenti.
Inizia il film. Sono risate facili quelle che si sentono in sala ma io le assecondo per farmi passare la serata. Poco a poco mi rendo conto però c'è qualcosa di strano: il film è davvero divertente!
La trama prosegue facile e digeribile, con tanto di flash back e ritorno; le situazioni comiche si susseguono e anche quelle sentimentali e quando arriva sono pronto per un lacrimevole finale che invece mi lascia piacevolmente sorpreso.
Quando scorrono i titoli di coda che ricordano, insieme a delle immagini vintage, che il film è tratto da una storia vera, è passata più di un'ora e mezza.
Film piacevole e stimolante.
BigT
[-]
|
|
[+] lascia un commento a big85 »
[ - ] lascia un commento a big85 »
|
|
d'accordo? |
|
babis
|
lunedì 12 marzo 2012
|
amicizia oltre i limiti
|
|
|
|
La storia di Philippe e Driss, provenienti da mondi opposti, ma uniti dal destino reale, visto che il film è ispirato ad una storia vera, e cinematografico è davvero ben interpretata in questo film francese, delicato e garbato; la storia ruota attorno a loro due, ed al rapporto che si instaura tra di loro, basato sul rispetto, sulla reciproca considerazione, sull'aiuto, e non certo sul pietismo per l'handicap di Philippe. Definirla amicizia, secondo me è riduttivo; comunque gli attori sono davvero bravi, accompagnati dalle note del pianoforte inconfondibile di Ludovico Einaudi. Un film che consiglio a tutti di vedere.
|
|
[+] lascia un commento a babis »
[ - ] lascia un commento a babis »
|
|
d'accordo? |
|
carlo.migliardo
|
lunedì 12 marzo 2012
|
il diavolo custode!
|
|
|
|
Gran bel film: ironico, divertente, emozionante e mai banale, un film che vi stupirà senza l'uso di effetti speciali.
ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!
|
|
[+] lascia un commento a carlo.migliardo »
[ - ] lascia un commento a carlo.migliardo »
|
|
d'accordo? |
|
linus2k
|
domenica 11 marzo 2012
|
commedia su vecchie tematiche ma con nuovi orizzon
|
|
|
|
Il film dei record in Francia, la "commedia delle commedie" in Francia... Verrebbe da domandarsi: non è esagerato tutto questo?
...beh... anticipo subito... per me ASSOLUTAMENTE NO! Diciamo che da Oltralpe negli ultimi anni ci sono arrivate commedie eleganti, intelligenti, non banali. e "Quasi amici" rispetta questo trend.
Il plot del film corre sul rischio del patetico e del banale in ogni minimo istante, toccando tantissimi luoghi comuni del cinema, un vero e proprio campo minato: 2 classi sociali a confronto, la malattia debilitante, la solitudine, la periferia violenta delle grandi città... riuscire a tirar fuori una commedia che evitasse scivoloni era quasi impossibile...ed invece...
ed invece, complice probabilmente il fatto che si racconti una storia vera, si assiste a 2 ore di film piacevolissimo, divertente, mai banale.
[+]
Il film dei record in Francia, la "commedia delle commedie" in Francia... Verrebbe da domandarsi: non è esagerato tutto questo?
...beh... anticipo subito... per me ASSOLUTAMENTE NO! Diciamo che da Oltralpe negli ultimi anni ci sono arrivate commedie eleganti, intelligenti, non banali. e "Quasi amici" rispetta questo trend.
Il plot del film corre sul rischio del patetico e del banale in ogni minimo istante, toccando tantissimi luoghi comuni del cinema, un vero e proprio campo minato: 2 classi sociali a confronto, la malattia debilitante, la solitudine, la periferia violenta delle grandi città... riuscire a tirar fuori una commedia che evitasse scivoloni era quasi impossibile...ed invece...
ed invece, complice probabilmente il fatto che si racconti una storia vera, si assiste a 2 ore di film piacevolissimo, divertente, mai banale.
Il plot di base è il classico dei film su badanti, baby sitters e simili, da Mary Poppins a Tutti insieme appassionatamente, lo sconvolgimento della vita formale di una persona ricca con gravi problemi di salute da parte di una persona che proviene da un mondo totalmente lontano, quella periferia violenta già molto raccontata in molti film francesi (primo tra tutti l'Odio di Kassovitz). Ma le uniche somiglianze con questi generi di film si fermano nella descrizione dei personaggi e della situazione iniziale.
La narrazione in flashback, la mancanza del solito andamento, incontro-sospetto-fiducia-rottura-riappacificazione, comune ai film di questo tipo, sostituito da una trama più fluida e meno ricca di eccessi di tensione drammatica, rendono questo film unico ed originale; il tutto impreziosito da attori formidabili (Omar Sy forse un po' troppo Eddy Murphy ma coinvolgente e trascinante)e una colonna sonora perfetta (e diciamolo! del nostro straordinario artista Ludovico Einaudi),
Ne esce fuori una splendida storia di integrazione, di superamento dei luoghi comuni, della capacità di parlare dell'handicap senza pietismi, con vitalità e voglia di vivere.
E' un film che infonde da tutte le parti ottimismo e speranza, che non si sofferma mai troppo sulle sofferenze, sul pietismo, quanto più sulla volontà di rompere tutte le barriere... quelle che dividono le classi sociali, quelle la malattia mette tra i sani ed i malati.
E' infatti nell'ironia "not politically correct" di Driss che si infrange quel muro di falso buonismo e pietismo che spesso afflige chi è malato, un'ironia che si affianca ad un'amicizia sincera e che insieme alla volontà del malato di reagire alla vita ed alla sua condizione, costituisce l'energia per continuare a vivere.
...e vedere i veri protagonisti della storia, alla fine del film, rende ancora più efficace il messaggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a linus2k »
[ - ] lascia un commento a linus2k »
|
|
d'accordo? |
|
owlofminerva
|
venerdì 9 marzo 2012
|
intimi
|
|
|
|
Il titolo originale è “Intouchables” ma la traduzione giusta sarebbe “Intimi”. Non è un film strappalacrime né una commedia scanzonata ma ha una leggerezza intensa che ti fa ridere senza la preoccupazione di essere politically correct. Complici in questo i due protagonisti: marmoreo, ricco, stoico e tetraplegico Philippe e vulcanico, di periferia, strafottente e in pieno vigore fisico Driss, le cui interpretazioni calzanti ai protagonisti innescano una corrispondenza con il pubblico priva di ogni patetismo. Un’ amiciza particolare, inaspettata, ma tremendamente genuina tra due personaggi agli antipodi, con tenore culturale e sociale diverso, gusti artistici e musicali opposti, stili di vita agli estremi.
[+]
Il titolo originale è “Intouchables” ma la traduzione giusta sarebbe “Intimi”. Non è un film strappalacrime né una commedia scanzonata ma ha una leggerezza intensa che ti fa ridere senza la preoccupazione di essere politically correct. Complici in questo i due protagonisti: marmoreo, ricco, stoico e tetraplegico Philippe e vulcanico, di periferia, strafottente e in pieno vigore fisico Driss, le cui interpretazioni calzanti ai protagonisti innescano una corrispondenza con il pubblico priva di ogni patetismo. Un’ amiciza particolare, inaspettata, ma tremendamente genuina tra due personaggi agli antipodi, con tenore culturale e sociale diverso, gusti artistici e musicali opposti, stili di vita agli estremi.
E così un ragazzo di origine senegalese appena uscito dal carcere per una rapina si presenta al colloquio perché costretto al fine di poter percepire i soldi per la disoccupazione. E tutto parte dalla domanda di Philippe “Cosa si prova ad avere un sussidio sociale senza far niente?” “Potrei chiederti lo stesso”.
Un’ improbabile unione genera altrettanto improbabili incontri tra Vivaldi e gli Earth, Wind and Fire completi eleganti e tute da ginnastica ma non riesce a frenare risate incontenibili. Un film divertente e veloce che fa centro al cuore dello spettatore, con una dignità impari. Il rapporto tra i due è talmente autentico e unico da rendere invisibile il copione. Le battute ad effetto, le situazioni grottesche e i siparietti sagacemente scorretti mai inopportuni ma reali e forti.
Ridere insieme è la chiave di volta di questo rapporto di amicizia. Ridere con gli occhi gonfi e bagnati è qualcosa che, forse, riesce a smussare i contorni della tragedia quando questa ti stravolge la vita. Tra folli corse in macchina a bordo di una Maserati inadatta, canne divise a metà e passeggiate nella Parigi notturna, Driss riesce a far sentire vivo l’amico, consigliandolo nell’approccio epistolare con una donna e passandogli il telefono quando non può prenderlo. Non prova pena per lui, lo considera un suo pari nonostante la sua assunzione (quanto la pellicola) sia focalizzata sull’immobilità permanente di Philippe e sull’assistenza integrale che una persona nelle sue condizioni necessita. Non c’è traccia di pietismi e patetismi in quel rapporto di amicizia puro che ti porta a comprendere che il limite, la mancanza, il senso di vuoto sono una condizione mentale prim’ancora che fisica (“il vero handicap è non avere più lei” confiderà Philippe a Driss) Intense le melodie di Einaudi che accompagnano le scene. Senza buonismi ma scurrile ed umoristico quanto basta per trattare con il riso sulle labbra e un nodo allo stomaco di un tema serio. Divertente e commovente insieme. Encomiabile soprattutto perché dietro quei volti si nascondono storie vere. Chapeau.
[-]
[+] piccola inesattezza
(di marezia)
[ - ] piccola inesattezza
|
|
[+] lascia un commento a owlofminerva »
[ - ] lascia un commento a owlofminerva »
|
|
d'accordo? |
|
stockton
|
venerdì 9 marzo 2012
|
troppo bello per essere vero
|
|
|
|
la verve comica di Omar Sy rende il film divertente (la gag iniziale vale da solo il prezzo del biglietto), pero' a me è sembrato che si puntasse molto sull'effetto lusso legato alla ricchezza dell'amico, che su una sceneggiatura forte.. l'aereo personale, la macchina potente, la casa grande al centro di parigi.. sarebbe stato bello lo stesso se il protagonista fosse vissuto pure lui in una borgata, senza un soldo e magari Driss fosse il meglio che gli si poteva offrire?
forse si poteva puntare qualcosa di piu' sulla descrizione delle banlieue parigine e descrivere meglio i personaggi legati al mondo di Driss (il fratello, la madre ecc), anche se mi rendo conto che c'era già abbastanza carne al fuoco con il discorso dell'handicap, l'iniziale inadeguatezza al ruolo di Driss.
[+]
la verve comica di Omar Sy rende il film divertente (la gag iniziale vale da solo il prezzo del biglietto), pero' a me è sembrato che si puntasse molto sull'effetto lusso legato alla ricchezza dell'amico, che su una sceneggiatura forte.. l'aereo personale, la macchina potente, la casa grande al centro di parigi.. sarebbe stato bello lo stesso se il protagonista fosse vissuto pure lui in una borgata, senza un soldo e magari Driss fosse il meglio che gli si poteva offrire?
forse si poteva puntare qualcosa di piu' sulla descrizione delle banlieue parigine e descrivere meglio i personaggi legati al mondo di Driss (il fratello, la madre ecc), anche se mi rendo conto che c'era già abbastanza carne al fuoco con il discorso dell'handicap, l'iniziale inadeguatezza al ruolo di Driss..
ovviamente non puo' che far sorridere il cambiamento di rotta dei personaggi, l'innaturale cambiamento dei personaggi (Driss compie un processo di maturazione importante, Philippe riesce ad accettare definitivamente l'handicap anche nelle relazioni sociali), gli assistenti di Philippe che accettano Driss come un loro pari..
in ogni caso, un film da vedere, rispetto ad altri blockbuster americani..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stockton »
[ - ] lascia un commento a stockton »
|
|
d'accordo? |
|
melandri
|
giovedì 8 marzo 2012
|
chapeau!
|
|
|
|
Un miliardario di mezza età rimasto tetraplegico dopo un incidente di gioventù in parapendio ed un aitante giovane di colore appena uscito di galera figlio della periferia parigina.Questi sono i due personaggi, ed i due mondi opposti ,trattati in questa commedia francese record d'incassi(seconda nella storia d'oltralpe solamente a "Giù al nord" di pochi anni fa,evidentemente i "contrasti" al cinema piacciono ai nostri "cugini").
Driss,il giovane sbandato ma non cattivo,si ritrova controvoglia (cercava solamente un rifiuto ed una firma nel curriculum per poter continuare ad incassare l'assegno di disoccupazione) ad assistere quasi in tutto e per tutto Philippe,ricco ed annoiato gentiluomo parigino costretto dalla sua immobile condizione a vedersi la vita scorrere davanti.
[+]
Un miliardario di mezza età rimasto tetraplegico dopo un incidente di gioventù in parapendio ed un aitante giovane di colore appena uscito di galera figlio della periferia parigina.Questi sono i due personaggi, ed i due mondi opposti ,trattati in questa commedia francese record d'incassi(seconda nella storia d'oltralpe solamente a "Giù al nord" di pochi anni fa,evidentemente i "contrasti" al cinema piacciono ai nostri "cugini").
Driss,il giovane sbandato ma non cattivo,si ritrova controvoglia (cercava solamente un rifiuto ed una firma nel curriculum per poter continuare ad incassare l'assegno di disoccupazione) ad assistere quasi in tutto e per tutto Philippe,ricco ed annoiato gentiluomo parigino costretto dalla sua immobile condizione a vedersi la vita scorrere davanti.Sarà proprio grazie alla gioiosa sfrontatezza del suo nuovo "quasi amico" ,che ritornerà a sorridere.
Ed oltre che a sorridere spesso,lo spettatore in sala,si ritrova più di una volta a ridere di gusto alle scorribande alla "Amici miei" dei due protagonisti.Un riso che non è amaro come il tema dell'handicap farebbe pensare.E' un divertimento politicamente scorretto ma voluto e preteso da chi questa storia l'ha vissuta nella realtà, prima di diventare un libro ed un film poi.(come ci ricordano i registi nei titoli di inizio e di coda).L'alternanza con i momenti comici e quelli più seri e toccanti è comunque ben dosata(cosa ahimè rara nel cinema di casa nostra) e ci permettono di dare il giusto peso e valore ad un film che non vuole essere meramente di cassetta ma anche instillare nello spettatore spunti di riflessione.Chapeau.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melandri »
[ - ] lascia un commento a melandri »
|
|
d'accordo? |
|
michela papavassiliou
|
giovedì 8 marzo 2012
|
un angelo nero dal sorriso contagioso
|
|
|
|
Quasi Amici e' la storia dell'incontro tra due mondi, quello di Philippe affascinante aristocratico ridotto alla condizione di paraplegico da un fatale incidente e quella di Driss, un giovane ex delinquente di colore interpretato da un bravissimo Omar Sy dalla verve contagiosa. E' necessario trovare un nuovo badante per questo facoltoso aristocratico caduto in disgrazia, si aprono cosi' le interviste nel magnifico palazzo dove vive l' infermo. Uno stuolo di collaboratori si adoperano alle selezioni finche' la scelta del padrone di casa interpretato da un magnifico Francois Cluzet non cade sul giovane, spavaldo e disincantato Driss, primo ad essere convinto
che da quel fuori programma alla ricerca di un lavoro, ne uscira' solo con una firma per l' ottenimento di un sussidio di disoccupazione.
[+]
Quasi Amici e' la storia dell'incontro tra due mondi, quello di Philippe affascinante aristocratico ridotto alla condizione di paraplegico da un fatale incidente e quella di Driss, un giovane ex delinquente di colore interpretato da un bravissimo Omar Sy dalla verve contagiosa. E' necessario trovare un nuovo badante per questo facoltoso aristocratico caduto in disgrazia, si aprono cosi' le interviste nel magnifico palazzo dove vive l' infermo. Uno stuolo di collaboratori si adoperano alle selezioni finche' la scelta del padrone di casa interpretato da un magnifico Francois Cluzet non cade sul giovane, spavaldo e disincantato Driss, primo ad essere convinto
che da quel fuori programma alla ricerca di un lavoro, ne uscira' solo con una firma per l' ottenimento di un sussidio di disoccupazione. Il ragazzo nero proveniente dai sobborghi malfamati parigini conquistera' l'invalido con naturalezza ed ironia. Finalmente Philippe non si sentira' piu' compatito, abituato ormai ad avere addosso solo occhi carichi di pena da parte di tutte le persone che abitualmente lo circondano e si prostrano al suo denaro. In quella casa sontuosa la vita e' cadenzata da orari e schemi consolidati e freddi, i sentimenti si preferisce scriverli piuttosto che viverli. Con l'entrata in scena di questa inusuale badante dal sorriso candido, un'aria vitale e nuova contagera' in breve l'intera dimora. La freschezza di un'imprevedibile ironia riuscira' a liberare Philippe dalle costrizioni del suo retaggio ed in qualche modo dall' infermita' del corpo, lasciando librare l'anima, fino a farlo riassaporare i piu' intensi piaceri della vita . Mirabile la regia di Olivier Nakache e Eric Toledano in grado di ordinare per fotogrammi il potere di una amicizia quasi perfetta che sembra riportare tra le righe del romanzo Le Braci di Sandor Marai. Un film angelico, intenso, imperdibile.MP
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michela papavassiliou »
[ - ] lascia un commento a michela papavassiliou »
|
|
d'accordo? |
|
|