Dark Shadows |
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Un film di Tim Burton.
Con Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Helena Bonham Carter, Eva Green, Chloë Grace Moretz.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- USA 2011.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 11 maggio 2012.
MYMONETRO
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Burton-Depp Il ritorno!
di verniksFeedback: 772 | altri commenti e recensioni di verniks |
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mercoledì 26 settembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il ritorno dall’accoppiata Burton - Depp porta sempre con se un’aria di grandi aspettative. Sempre ai limiti dell’assurdo, l’estro di Burton porta nelle sale Dark Shadows. Un mix di gotico e commedia per nulla scontato. È il 1752 quando Barnabas Collins si stabilisce in una città sulle coste del Maine, città che i suoi genitori, ricchi imprenditori, trasformano in Collinsport, erigendovi un vero e proprio impero nel settore della pesca. Barnabas, però, compie un errore fatale. Travolto dalla passione verso la domestica Angelique Bouchard le spezza il cuore negandole il suo amore. La donna, versata nelle arti oscure, maledice lui e la sua famiglia, fino a privarlo di ogni persona amata, tra cui la fidanzata Josette. Ma la sua condanna è eterna: viene tramutato in vampiro e sepolto vivo in una bara. Liberato involontariamente circa due secoli più tardi, il settecentesco vampiro si risveglia nel pieno degli anni settanta. Deve fare i conti con il passato, con una modernità che non conosce e con una famiglia di suoi bizzarri discendenti. Una storia alquanto classica, trasposizione dell’omonima soap opera horror degli anni ’60 prodotta da Dan Curtis, che appassionava tanto Burton quanto Depp. Un mondo surreale, su di uno sfondo gotico impreziosito da sfumature comiche e a tratti toccante. Un gotico fortemente di moda di questi tempi, ma allo stesso tempo distante dai canoni moderni. Nessun vampiro patinato, di cui invidiare la condizione di eterna dannazione. Tuttavia, mai visto uno scenario vampiresco più colorato, forse neanche un Burton più colorato. È il solito scenario palesemente finto, in cui il regista ritrova una maggiore suggestione, ma colpisce anche per la magnificenza visiva, pari al suo “Alice in Wonderland”. Personaggi a tutto tondo che non mancano di ironia. È particolarmente buffonesco un vampiro impettito che si accosta alla tecnologia come fosse stregoneria, soprattutto se ben interpretato da un impeccabile Johnny Depp. Ma stavolta la sua centralità è arginata da un cast prosperoso, da una sostenuta Michelle Pfeiffer ad una biondissima e spietata Eva Green. Il passaggio continuo tra momenti comici e momenti inclini all’horror, che avviene in modo del tutto inaspettato, introduce nel film una certa suspense. Lo spettatore alterna così risate e sussulti. In quest’atmosfera dark si toccano anche tematiche intelligenti. Largo spazio all’importanza della famiglia, perché “il sangue è ciò che ci definisce e ci lega”, ma anche alla necessità di accettare il diverso, perché ciò che è diverso spesso spaventa ma non significa che sia malvagio. E nel punto in cui il gotico si fonde con il romantico Burton punta il dito sulla differenza tra amore puro, quello che lega Barnabas a Victoria (la Josette di 200 anni dopo), e amore carnale, causa della dannazione. Gradevole seppure illogico e stravagante, la follia burtoniana conquista sempre.
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