A Serbian Film

   
   
   
ratzo lunedì 3 giugno 2013
questo film è il diario delle angherie inflitteci Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
12%

Una pellicola mostruosa , come mostruoso è l'argomento di cui tratta : il potere dei soldi. non ci sono vittime o carnefici , in questo film si è tutti il protagonista, principale fautore della sua disgrazia. Egli firma senza leggere un contratto per il solo esito del lavoro: un monte di denaro di cui non è possibile menzionarne la cifra. In questo film emergono tutte le tristezze umane che la società capitalista genera nell'intimo di noi stessi, dal figlio che scopre il lavoro del padre ed una sessualità vincolata al denaro, fino ad arrivare al produttore della pellicola raccontata nel film, un'individuo incapace di fermare la sua sete di sangue, sesso e denaro. c'era d'aspettarsi che un film simile sarebbe nato nell'est europa, già qualcosa di simile si era visto con varie pellicole che parlano di snuf-movies un prodotto tutto americano. [+]

[+] grazie (di valentina allavevena)
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martino76 domenica 30 settembre 2012
nel bene o nel male è un film che non si dimentica Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

Lascio la recensione a distanza di un anno circa da quando ho visto il film, significa che mi è rimasto molto impresso... nel bene o nel male.
Questo è un film dove si vede di tutto, qualsiasi scena di violenza che la morale ci vieta in questo film c'è. 
Il regista o qualche critico ha riferito che questo film nasce ed è la rappresentazione dalla violenza subita  dalle popolazioni jugoslave durante la loro  guerra civile.
La mia domanda è : dove finisce la decenza ? Dove inizia l'indecenza ?  Non è certo rappresentando tutto cio' che c'è di più bieco che si realizza un bel film. [+]

[+] da vedere ?..... dove ? (di vitodellerose)
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sophistik giovedì 17 ottobre 2013
che cosa vi hanno fatto? Valutazione 4 stelle su cinque
81%
No
19%

E' la storia di un ex porno-attore dal viso che fa tenerezza che dopo anni di onorevole carriera (era una leggenda) si ritrova in ristrettezze economiche ed ha una famiglia sulle spalle. Non resiste ad una offerta sospettosamente vantaggiosa e dopo anni di inattività accetta di girare ancora un ultimo film. La condizione che gli viene posta è quella di lavorare alla cieca, senza sapere nulla della sceneggiatura. Ciò che accade dopo è una discesa all'inferno. Nulla ci viene risparmiato ed alcune scene ti fanno dubitare di essere ancora un animale sociale. Ad uno ad uno cadono i pochi tabù ancora rimasti con l'unica eccezione del cannibalismo. Ciò che inchioda allo schermo è talmente agghiacciante che il disgusto si trasforma in angosciante sofferenza. [+]

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ultimotango lunedì 8 settembre 2014
lasciare il segno con un film racapricciante Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

L'ho visto, e come me lo avranno visto tanti altri, probabilmente tutti, fino alla fine. E'una delle cose più disgustose che ho visto ma ... ma non è una pellicola stupida, e neppure fatta male. Penso che sia un qualcosa che lascia il segno e porti a riflettere sugli istinti dell'uomo. La scena del parto rappresenta la massima atrocità concepibile della pedofilia (il fatto stesso che qualcuno l'abbia pensata mi disgusta). Ma in una prima scena si vede una ragazza che lavora di bocca il protagonista che guarda il video di una ragazzina che, con la massima innocenza lecca un gelato e si lecca le labbra. Confesso che ho provato eccitazione (premesso che non farei male a una mosca ne tantomeno mi 'esibirei' davanti ad una ragazzina) e mi sono domandato, se non ho provato senso di disgusto come posso giudicare gli istinti degli altri? Pensate a chi magari si fosse eccitato con la scenda del parto dicendo (è una cosa che non farei mai ma mi eccita). [+]

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dandy giovedì 24 settembre 2015
a useless film,no matter from where. Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
0%

Il debutto del regista-attore(sceneggiato col critico di film horror Aleksandar Radivojevic)è l'ennesimo tentativo di fare successo attraverso lo scandalo.Riuscitissimo come al solito:un'eco medianica immensa;censure in fermento,divieto di proiezione in svariati paesi( tra gli altri Spagna,Portogallo,Francia,Australia,Nuova Zelanda e Italia naturalmente),critiche indignate a non finire.Ma cosa c'è veramente in questo film?Si comincia in "sordina" per così dire,con sesso soft a profusione per passare a sgradevolezze sempre più truci.Se escludiamo le due scene che hanno garantito alla pellicola odio e condanna morale unanime(gli stupri del neonato e del piccolo Petar)quello che resta lascierà indifferenti chi ha già visto i due "Hostel","I spit on your grave",il coevo "Antichrist" o i film di Gaspar Noè. [+]

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onufrio mercoledì 25 novembre 2015
un incubo reale Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Milos è un ex attore porno, una stella nel suo paese; un misterioso e visionario regista di nome Vukmir offre a Milos un faraonico contratto per ritornare sulla scena, lui accetta per via delle non brillanti condizioni economiche della famiglia, Vukmir non rivela però le "trame" di queste sue pellicole spinte, ma sin dalle prime riprese Milos non si trova a proprio agio, e decide di abbandonare il set, ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro ed il protagonista verrà riuscchiato in un vortice di sesso, sangue e orrore. Scene crudeli, due su tutte davvero molto forti e non consigliabili ai più deboli di stomaco.

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ennio giovedì 13 dicembre 2018
l'orrore non può andare oltre Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Forse è uno dei rari casi in cui non viene voglia di mettere stelle al film. Ma se le si mette, lo si deve definire un ottimo film, perchè non si dimentica. Ci si chiede spesso qual'è l'ultima frontiera dell'orrore e della malvagità, ma dopo "a Serbian film" non ho avuto ulteriori risposte. Al confronto, la saga di "Saw" appare un fumettone hollywoodiano che più che altro esalta la tecnologia della tortura. Ma il coinvolgimento emotivo dei protagonisti è nullo o ridicolo. "Hostel" fu il primo reality-snuff davvero disturbante, è "Martyrs" lo fu ancora di più.. ma qui, davvero, non riesco a descrivere certe scene, forse, anzi, vorrei solo dimenticarle. [+]

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luigiluke mercoledì 3 gennaio 2024
le vittime vendono bene ... Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
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  … è la cosa migliore del film. Una battuta del regista dello snuff movie in cui è coinvolto il protagonista della storia, al termine di una prima mezz’ora discreta, anche se molto povera stilisticamente, quasi da TV movie.
Il resto, quello che doveva essere il piatto forte della pellicola, la pietra dello scandalo, ecc …, più che disgustoso (nelle vita reale c’è molto peggio …) è del tutto incomprensibile.  
A parte la smania del regista (quello vero) di farci vedere un circo di esibizioni pseudo pornografiche (gli atti sessuali mimati sembrano a 78 giri, quindi al limite del ridicolo) associate a qualche scena splatter (peraltro recitata davvero male). [+]

[+] mah (di valentina allavevena)
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davide v. martedì 26 febbraio 2013
l'odio nella sua forma più malsana e scadente Valutazione 1 stelle su cinque
34%
No
66%

Se è vero che "bisogna sentire la violenza per capirla" (citazione del regista) è anche vero che non bisogna mai scadere nella bestialità. Un film deve essere un opera d'arte, e di sicuro una violenza brutalmente sadica non potrà mai aspirare un tale titolo. Questo è un film orribile, dove la denuncia contro la violenza è più violenta di ciò che vuole denunciare. È un film adatto a gente sadica e mentalmente spostata, qui si superano i limiti del normale, che scade nell'osceno e nel ripugnante, è non è credetemi che il mio non è un giudizio moralista. Srdjan Spasojevic forse ha interpretato questa sua opera come un atto di coraggio difronte ad un mondo che finge di non vedere il suo lato più oscuro, ma ha finito con lo scadere nello scempio, uno scempio talmente atroce da far paura al pensiero che l'umanità sia caduta così in basso. [+]

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