pattie
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lunedì 3 maggio 2010
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il viaggio come rito di iniziazione
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Che Woody Allen fosse un maestro nel pennellare e illuminare le pieghe più profonde e nascoste dell'animo umano lo sapevamo già da tempo ma la cosa incredibile è che di volta in volta riesca a sorprenderci e a colpirci, sempre e sempre di più, con il suo eccezionale talento.
Due amiche, due tipi umani diversi: una bionda, l'altra bruna; una volitiva e incostante, l'altra razionale e programmatrice; una passionale e sempre in cerca di nuove emozioni, l'altra fidanzatissima e che vuole sempre tutto sotto il proprio controllo.
Il viaggio a Barcellona lascerà un segno indelebile nella loro vita e nel loro modo di essere, l'incontro con Juan Antonio sarà rivelatore per entrambe e segnerà il punto di non ritorno, dopo il quale ciascuna di loro saprà esattamente chi è, cosa desidera dalla vita, quali sono le proprie vere priorità.
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Che Woody Allen fosse un maestro nel pennellare e illuminare le pieghe più profonde e nascoste dell'animo umano lo sapevamo già da tempo ma la cosa incredibile è che di volta in volta riesca a sorprenderci e a colpirci, sempre e sempre di più, con il suo eccezionale talento.
Due amiche, due tipi umani diversi: una bionda, l'altra bruna; una volitiva e incostante, l'altra razionale e programmatrice; una passionale e sempre in cerca di nuove emozioni, l'altra fidanzatissima e che vuole sempre tutto sotto il proprio controllo.
Il viaggio a Barcellona lascerà un segno indelebile nella loro vita e nel loro modo di essere, l'incontro con Juan Antonio sarà rivelatore per entrambe e segnerà il punto di non ritorno, dopo il quale ciascuna di loro saprà esattamente chi è, cosa desidera dalla vita, quali sono le proprie vere priorità.
La terra di Spagna le accoglie con la sua carica di calore, bellezza, sensualità, come un'amante irresistibile che, offrendo tutto se stesso, tutto vuole in cambio.
Il viaggio è un rito di iniziazione alla vita e all'amore (che spesso poi sono la stessa cosa), è una bruciante ferita aperta nell'anima che resterà indissolubilmente segnata dalle esperienze vissute così intensamente e totalmente.
Gli Stati Uniti vedranno rientrare due amiche, due tipi umani diversi ma questa volta i ruoli si sono invertiti: la bionda ritrova la strada e comprende la necessità di programmare e razionalizzare, la mora scopre di non essere poi così controllata e di possedere una passionalità che alle volte la condiziona e la travolge.
Woody Allen si spinge ad analizzare le dinamiche dei rapporti amorosi anche non convenzionali, riuscendo ad essere sempre perfetto, mai banale, brillante. La prova di recitazione di tutto il cast è mirabile e i dialoghi...come sempre: intelligenti.
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cengio
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martedì 2 marzo 2010
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donne
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Come prima volta mi limito ad un breve commento.. Se si vogliono capire le donne di oggi, guardate questo film!!
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the lady on the hot tin roof
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domenica 24 gennaio 2010
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gioco di seduzione
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La briosa luminosità delle scenografie come solo Woody Allen sa renderle, la pungente ironia della sceneggiatura, la spumeggiante nevrosi dei personaggi interpretati con grande bravura dagli attori, a partire da Rebecca Hall, e diretti dal regista con accattivante maestria, infine la musica sofisticata creano un mix irresistibile, un gioco costruito analizzando i devastanti effetti della forza di seduzione. Una sola domanda : chi è veramente il/la seduttore/seduttrice?
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ilcamerlengo
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domenica 3 gennaio 2010
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insignificante, insensatp... muah...
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mi sforzo a capire il senso di un film che un senso alla fine non ha... è realmente così la vita??? Ditemi un po'... E'così l'Amore? Io sinceramente lo sconsiglio a tutti... una gran fesseria! Non vale manco la stellina... Una cozzaglia di dialoghi pseudo-sessuali... mitica la scena del padre vecchietto grande poeta incompreso che si eccita al pensiero della ex-moglie del figlio... La pongo stranamente come emblematica di tutto il film...
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greg2
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lunedì 23 novembre 2009
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intrecci di pasione
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Vicky Cristina Barcelona è senza dubbio un ottimo film; nonostante sia piuttosto lento non annoia mai perchè i personaggi sono talmente caratterizzati bene che alla lunga ti immedesimi in loro, vivi le loro paure,le loro angoscie, le loro perversioni, le loro tentazioni.
Gli attori sono davvero ottimi, soprattutto Penelope Cruz che è eccezionale; il finale di primo acchito può risutltare deludente ma a mente fredda è senza dubbio il più logico e anche il più imprevedibile. Da vedere
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anita bilello
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lunedì 9 novembre 2009
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l' amore dipinto a tinte forti
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Uno dei film più solari e seducenti di Woody Allen.
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(di barbara d' elia)
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(di anita bilello)
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(di marco serra)
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lilli
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giovedì 22 ottobre 2009
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uno per tutte, tutte per uno
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Due amiche in vacanza in Spagna..per una di loro questo viaggio rappresenta semplicemente un addio al nubilato,per l’altra una nuova avventura da vivere a fondo e dalla quale non sa cosa aspettarsi. Entrambe non sanno che un incontro cambierà per sempre la loro vita. In questo “Vicky Cristina Barcelona” dove tutto è presentato dal regista Allen con estrema naturalezza, sembrano così lontane le atmosfere snob della Londra benestante di “Match point”.Un sottile filo conduttore lega però le due pellicole seppur con accezioni differenti:la passione.Se questa in “Match point” è viziata dall’egoismo e dal puro desiderio fine a se stesso, nel film ambientato in Spagna,valorizzata da tinte di colori caldi, essa esplode nelle sue forme più languide e sensuali sottendendo in ogni caso una sua peculiare dolcezza.
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Due amiche in vacanza in Spagna..per una di loro questo viaggio rappresenta semplicemente un addio al nubilato,per l’altra una nuova avventura da vivere a fondo e dalla quale non sa cosa aspettarsi. Entrambe non sanno che un incontro cambierà per sempre la loro vita. In questo “Vicky Cristina Barcelona” dove tutto è presentato dal regista Allen con estrema naturalezza, sembrano così lontane le atmosfere snob della Londra benestante di “Match point”.Un sottile filo conduttore lega però le due pellicole seppur con accezioni differenti:la passione.Se questa in “Match point” è viziata dall’egoismo e dal puro desiderio fine a se stesso, nel film ambientato in Spagna,valorizzata da tinte di colori caldi, essa esplode nelle sue forme più languide e sensuali sottendendo in ogni caso una sua peculiare dolcezza. Juan Antonio è questo: è la passione condita dall’amore..è l’uomo per cui ogni donna perderebbe la ragione poiché con lui è facile sentirsi uniche al mondo.Egli vive l’amore come fosse un quadro al quale ogni pennellata conferisce pathos e significato. Le sue donne sono i colpi di pennello.Come Casanova le ama tutte, ricambiato, con sincero ed irripetibile trasporto ed, alla fine,ogni sua storia d’amore resta sospesa quasi per non tradire un comandamento che reputa solo l’amore inappagato davvero romantico.Un romanticismo puro il suo,in grado di far capitolare, sulle note di una malinconica melodia,la razionale Vicky,con un bicchiere di vino la disinibita Cristina e di condannare Maria Elena ad una continua fuga ed un eterno ritorno. Juan Antonio rappresenta la loro salvezza e la loro rovina insieme.Dopo averlo conosciuto nessuna delle tre donne è più la stessa: cadono le certezze di Vicky,la ragazza si rende conto che c’è qualcosa oltre la gabbia di sicurezza dalla quale si sentiva protetta,Cristina trova nuovi stimoli che la arricchiranno ed incentiveranno a cercarne di nuovi e Maria Elena resterà vittima di un amore che riuscirà a spiegare solo nella sua arte.Ma se nessuna di loro potrà mai dimenticare Juan Antonio, tutte si rendono conto di non poter vivere serenamente di questo amore così intenso e tormentato..
Il personaggio più affascinante di “Vicky Cristina Barcelona”è proprio quello il cui nome non compare nel titolo:Maria Elena,interpretata da una strepitosa Penelope Cruz.Maria Elena è la versione personificata di tutti gli effetti che una storia d’amore travolgente finita male ha su una donna e che ogni donna cela per orgoglio nel suo animo.Cristina è tutto ciò che la maggior parte delle donne non ha il coraggio di essere un po’ per pudore un po’ per carattere.Vicky è ciò che ogni donna è e spera di restare per non soffrire.Ma chi ha incrociato sul suo cammino Juan Antonio sa che non si può fuggire da quel fuoco che incendia le vene ed illumina lo sguardo.Sulla strada di ognuna c’è un Juan Antonio che renderà chiaro,quello che cerchi,che ti farà essere sicura solo di ciò che non vuoi,che ti renderà folle e che,pur soffrendo,non riuscirai mai ad odiare.Perché lui ti avrà svelato parti di te prima sconosciute e per questo gli sarai,inevitabilmente,grata per sempre.
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[+] per lilli
(di andrea d)
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reiver
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martedì 20 ottobre 2009
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se non ci si ama è meglio sposarsi
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Barcellona è più di una grande città,molto di più:è quasi un simbolo.Una città così,ricca di cultura,di arte,di vita,era particolarmente adatta a sollecitare l'interesse del Woody Allen "europeo",ancora una volta solo regista e non attore.Nei film di Allen ci sono sempre tante cose,"tanta roba":c'è intelligenza,passione...Ci sono ironia e umorismo di un livello così alto da poter scomodare tranquillamente paragoni illustri;c'è sapienza di scrittura e di regia...C'è tanto "cinema",di quello che ti prende davvero e ti rimane nel cuore.In questo episodio c'è qualcosa degli esempi migliori,qualcosa...Ma non al punto da renderlo un Allen d'annata.L'inizio già mi convince poco:la voce fuori campo illustra per benino i caratteri delle due protagoniste,lasciando poco all'immaginazione.
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Barcellona è più di una grande città,molto di più:è quasi un simbolo.Una città così,ricca di cultura,di arte,di vita,era particolarmente adatta a sollecitare l'interesse del Woody Allen "europeo",ancora una volta solo regista e non attore.Nei film di Allen ci sono sempre tante cose,"tanta roba":c'è intelligenza,passione...Ci sono ironia e umorismo di un livello così alto da poter scomodare tranquillamente paragoni illustri;c'è sapienza di scrittura e di regia...C'è tanto "cinema",di quello che ti prende davvero e ti rimane nel cuore.In questo episodio c'è qualcosa degli esempi migliori,qualcosa...Ma non al punto da renderlo un Allen d'annata.L'inizio già mi convince poco:la voce fuori campo illustra per benino i caratteri delle due protagoniste,lasciando poco all'immaginazione.Ma non è certo quello il punto.E' un film con qualche virtù,sicuramente...Ce ne fossero commedie così,che hanno qualcosa di dire,che fanno riflettere e non servono solo alla pura evasione.Ce ne fossero...Il punto è un altro,è che il film non riesce a prendermi davvero.Non è tanto per la visione secondo me troppo "oleografica" della Spagna e di Barcellona,di cui avverto poche suggestioni;non è forse neanche la concezione che sembra uscire dalla sceneggiatura,quella dello stereotipo degli spagnoli focosi e degli americani rigidi e puritani (ma New York non era l'ombelico del mondo?).Una simile idea può andar bene in un musical,ma in una commedia legata al mondo reale mi sembra alquanto debole.Bardem è molto bravo,è la prova che anche un uomo non bellissimo può risultare molto affascinante;il suo tenersi sotto le righe è da elogiare.Penelope Cruz e Scarlett Johansson avevano due grosse occasioni,giocavano entrambe in casa.La Cruz la sfrutta riscattando lo stereotipo di partenza grazie ad una vena di sensuale follia,mentre la Johansson delude un pò,e non solo per colpa sua.La sua Cristina è una evoluzione aggiornata dei personaggi di Marilyn Monroe,ma la sceneggiatura non evidenzia fino in fondo la fragilità di una donna alla ricerca perenne di sè stessa,più che dell'amore;la Johansson collabora poco alla complessità della donna che interpreta,perdendo così parecchi punti in "sexytudine".La vera sopresa è Rebecca Hall,costretta a portare sulle spalle il peso ontologico del film:è Vicky la ragion d'essere della pellicola,il personaggio che l'attrice rende allenianamente sfaccettato con una interpretazione che mi ha ricordato la Keaton.Molto brava davvero...Sicuramente la conclusione della pellicola non le fa un gran favore.Chi mi conosce sa che i "finali sospesi" mi piacciono,ma quando hanno una valenza ben precisa non tanto sul piano narrativo,quanto su quello puramente emozionale:questo è un finale molto in sordina,non credo che rimarrà nella storia del cinema.Nella affermazione del valore assoluto dell'amore,dell'attrazione,della passione ,che arrivano tra capo e collo e non sono programmabili e raramente riescono a confluire felicemente nella burocrazia matrimoniale, Allen non riesce a rendere del tutto la forza incontrollabile del sentimento che descrive.Ci sono momenti molto efficaci,è vero...Ma una commedia del regista americano deve essere come Muhammad Alì,deve "volare come una farfalla e pungere come un'ape":ecco,"Vicky Cristina Barcelona" vola bene ma punge poco.Il finale di "Io e Annie " lascia un buco nello stomaco e uno nel cuore;questo film,benchè nettamente superiore alla media,è un sollievo solo per il cervello.Basta?Non lo so davvero...
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giovannispada
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giovedì 30 luglio 2009
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uno spot sulla catalogna
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Uno spot sulla Catalogna goffamente nascosto dalla dicotomia notti ai Murazzi o vita coniugale. Belle donne, un'icona maschile, location estive.La FILM COMMISSION PIEMONTE dovrebbe prendere esempio !
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(di francesco2)
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lucepuc
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martedì 14 luglio 2009
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da vedere
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propio da vedere, come sempre un woody speciale
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