Colpo d'occhio

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Un film di Sergio Rubini. Con Riccardo Scamarcio, Sergio Rubini, Vittoria Puccini, Richard Sammel, Paola Barale.
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Giallo, durata 110 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita giovedì 20 marzo 2008. MYMONETRO Colpo d'occhio * * 1/2 - - valutazione media: 2,72 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
zio bobo mercoledì 15 aprile 2009
una buona idea sviluppata male ... Valutazione 1 stelle su cinque
79%
No
21%

Sono rimasto proofondamente deluso da questo film. L'idea di base - una storia d'amore che si sviluppa nel mondo dell'arte con la rivalità tra l'artista e il critico d'arte - poteva essere sviluppata in modo interessante. Al contrario i dialoghi rasentano spesso situazioni tragicomiche con personaggi - soprattutto quello di Scamarcio - che ... cambia personalità ogni dieci minuti. Alcuni momenti sono assolutamente non credibili come lo stesso finale dove il commissario sembra all'improvviso capire tutto senza alcun motivo plausibile, come se il film lo avesse visto anche lui. Gli attori - salvo forse l'attore/regista Rubini - recitano im modo patetico, certo non aiutati dai dialoghi loro imposti. [+]

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nello venerdì 28 marzo 2008
davvero scadente Valutazione 1 stelle su cinque
54%
No
46%

Film tra i peggiori che il cinema italiano abbia partorito. Francamente da Rubini ci si aspettava qualcosa di diverso. Se la trama poteva avere qualcosa di interessante, la banalità e la superficialità con la quale viene trattata è davvero imbarazzante. Già dall'inizio, quando Scamarcio e la puccini si incontrano, si respira aria fritta, appesantita da un dialogo che rasenta il ridicolo, con lui che dopo tre secondi si innamora di lei e lei che rimane conturbata dal fascino di lui. Dopo tre minuti già parlano di avere un bambino. L'unico spunto veramente superlativo si ha quando a tavola l'assistente di Scamarcio viene provocato, e provoca il critico, impersonato da Rubini. Questo dialogo mette in evidenza lo sprezzante senso di superiorità proprio di molti critici contemporanei, i quali dovrebbero degnarsi di riflettere con più incisività su questo aspetto. [+]

[+] allora nn sono la sola.. (di mystra)
[+] concordo pienamente (di anonimo250904)
[+] tra i peggiori no proprio.. ma ci siamo! (di blast)
[+] assurdo (di gigimar)
[+] concordo (di frammentisimili)
[+] frase di lancio (di anonimo507927)
[+] i pregi superano i difetti (di lazy dynamite)
[+] banale (di xmen)
[+] trama buona attori pessimi! (di andre)
[+] imbarazzante (di ale)
[+] consigliato (di clemotta)
[+] buoni soldi... (di nello (anch'io))
[+] da lucia (di carloelucia@tin.it)
[+] terribile (di paola)
[+] ........ (di io)
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letizia mercoledì 21 maggio 2008
l'arte non può risiedere nel lusso. Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

L'arte è andata nascondendosi dietro il bel modo di parlare,le belle serate, i buoni bicchieri di vino..L'artista è stato travolto dall'ondata di potere, successo e gloria terrena che strugge l'uomo, sin da sempre.Ma l'artista non è persona qualunque,altrimenti si sarebbe chiamato imprenditore,commerciante,impiegato. L'artista non deve perdere la propria umiltà, il proprio sentimento per l'essere umano in tutte le sue forme: non deve perdere il senso del suo ruolo salvifico all' interno della società che sin da sempre è corrotta.Se anche l'artista diviene corrotto che rimane? Tanti signori e signore imbellettate che sorridono e ridono con gusto.E di cosa ridono?Forse dell'ignoranza della povera gente, di quella signora che con il rossetto rosso, imbellettata in modo quasi vergognoso, va a fare la spesa. [+]

[+] sono daccordo!!!!!!!!!!!!!! (di anonimo620363)
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dylan venerdì 2 gennaio 2009
colpo d’occhio: il cinema italiano colpisce ancora Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

Adrian Scala (Riccardo Scamarcio) è un giovane artista di successo che viene notato da Gloria (Vittoria Puccini), la giovane studiosa d’arte ed amante del famoso critico Pietro Lulli (Sergio Rubini). Tra i due giovani nasce subito una travolgente storia d’amore e Lulli è costretto a farsi da parte. Ma il ruolo del critico è quello di giudicare, d’innalzare l’artista e la sua opera, oppure di distruggerla. Pietro diventa un Mefistofele pronto a completare l’idillio di Adrian e Gloria con successo e fama, ma che nel contempo toglie loro fiducia e rispetto reciproci, insinuando il sospetto e facendo cadere i due ragazzi in uno stato di surreale follia. Micidiale. Il film si basa su un principio aristotelico: l’opera d’arte è vera e finta nello stesso tempo perché il suo significato va oltre ciò che l’artista si è prefisso creandola e viene snaturato dalla figura del critico, che deve renderla appetibile per il pubblico. [+]

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rescart martedì 13 luglio 2010
soft skills Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Così si chiama in gergo quell’insieme di capacità che non si trasmettono né all’università né in qualunque altro luogo ove prevalga l’aspetto tecnico, come nel laboratorio in riva al mare dove l’amico tossico di Scala realizza il modellino che poi farà raggiungere a quest’ultimo il tanto agognato, seppur effimero, successo. Dell’assenza di queste capacità, più umane che tecniche, si lamentano spesso i datori di lavoro a proposito dei giovani neolaureati e il mondo dell’arte non fa eccezione. Per quanto gli artisti siano persone creative, estroverse e fantasiose, sempre di persone si tratta; le gallerie d’arte non sono altro che il loro luogo di lavoro ed il critico d’arte, il professor Lulli qui impersonato da Sergio Rubini, il loro datore di lavoro che ha fatto (a differenza dei giovani che sponsorizza) delle soft skills la sua ragione d’essere. [+]

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jos d domenica 21 marzo 2010
thriller psicologico dalle atmosfere surreali Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Dopo essere stata per circa dieci anni -cioè da quando era appena una ragazzetta- amante dell'illustre critico d'arte Pietro Lulli (Sergio Rubini), suo precettore, la bella Gloria (Vittoria Puccini) decide di scappare con un artista emergente suo coetaneo di nome Adrian Scala (Riccardo Scamarcio). Trascorso qualche tempo, Gloria rincontra per caso Lulli ma questi, anzichè mostrarsi risentito come ci si poteva aspettare, si comporta in maniera molto affettuosa, dimostrando peraltro grande interesse per le capacità artistiche del giovane Adrian, tanto da prenderlo sotto la sua ala, facendogli così guadagnare le prime pagine delle riviste specializzate. Gloria però guarda con sospetto a questa situazione e ciò porterà presto alle prime incomprensioni fra lei ed Adrian. [+]

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mehrchad giovedì 10 ottobre 2013
la figura dell'antimentore Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Più che un gioco di finzioni tra la figura del critico d'arte capace di elevare un artista ed i compromessi a cui vanno incontro gli artisti nel moderno mercato dell'arte il film è incentrato su un altro tema quello dell'incontro tra un ANTIMENTORE e COLUI che per una particolare ragione diventerà IL BERSAGLIO . Ciò non ci viene rivelato subito , viene accennato a mano a mano fino a svelarsi chiaramente verso la fine del film : è la storia di una vendetta di un critico famoso e potente che fin dall'inizio da uomo intelligente ed astuto si rende conto che la sua musa/amante le verrà soffiata da un giovane e bell'artista che lui disprezza e considera senza arte ne parte ed attua una sottile e molto crudele vendetta fingendosi appunto un mentore !

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injestick lunedì 27 aprile 2009
tra arte e passione Valutazione 3 stelle su cinque
44%
No
56%

Quando il pubblico si incanta difronte alle bellezze create da un artista, i suoi figli, la loro unica ragione di vita... ecco, questo è il momento di pensare a questo film. un film che prende l'attenzione grazie alla passione di Adrian, interpretato da un Riccardo Scamarcio sensazionale, forse per il suo dono di saper fare l'attore o forse per la sua bellezza statuaria. la passione e l'amore usati per questa specie di quadro vivente sono assaporabili dal primo istante, dai primi passi degli attori, dalle prime sculture di Adrian. c'è ovviamente un retrogusto amarognolo, che solo poche persone possono notare... dopo l'amore c'è l'odio, l'invidia, la superiorità di ogni critico d'arte che si rispetti. [+]

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marilena e..... sabato 21 giugno 2008
la vendetta non paga, neanche se fatta ad arte. Valutazione 4 stelle su cinque
42%
No
58%

Noir molto coinvolgente. Lento volutamente all'inizio, per dare tensione e ne dà, nella seconda parte. Rubini bravo e malefico, i ragazzi come li chiama lui hanno fa- to senza cambiare una virgola, quello che lui voleva. Vittoria interpreta la sua difficile parte esprimendo tutto l'amore deluso e intuendo la tragicità conseguen- te da certe azioni. Brava bella e sensuale, se non aves- se quel fisico adolescenziale non si esporrebbe. A Sca- marcio è toccata una parte ambigua e forse poteva darsi meglio. Comunque bel giallo che rivedremo in Dwd.

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