| Anno | 2005 |
| Genere | Drammatico |
| Durata | 80 minuti |
| Regia di | Max Chicco |
| Attori | Riccardo Leto, Mauro Stante, Frank Adonis, Joe LaBarbera, Federica Gili, Stefano Saccotelli . |
| MYmonetro |
|
Condividi
|
Ultimo aggiornamento lunedì 31 agosto 2009
Antonio Lo Russo e Mauro Loiacono sono arruolati in una società di servizi che opera nei pressi del Medio Oriente. Devono fare la guardia a un prigioniero nella prigione di Abu Ghraib, ma entrambi non sanno di chi si tratta. Forse c'è Saddam Hussein? In Italia al Box Office Saddam ha incassato 5,4 mila euro .
|
ASSOLUTAMENTE NO
|
Saddam è la storia di Antonio Lo Russo e Mauro Loiacono, arruolati in una società di servizi, la Enterprises Srl, che opera nei paesi del Medio Oriente. Antonio Lo Russo ha esperienza in questo genere di missioni, è stato in Kossovo dove era a capo di una spedizione che scortava convogli umanitari. Mauro Loiacono, invece, è un uomo disperato. Vive ancora con i genitori nei pressi di Torino, sogna di costruirsi una casa e andare a vivere con la sua fidanzata Anna, ma non ha i soldi. E' il classico tipo che non sa cosa fare e soprattutto non ha sogni. I due uomini si trovano in Iraq, Antonio ha scelto di fare questa vita, Mauro si è trovato suo malgrado: una prospettiva di fare molti soldi velocemente e il miraggio di poter uscire da una situazione senza futuro.
Il loro compito è quello di fare la guardia a un prigioniero eccellente nella prigione di Abu Ghraib. In effetti i due non sanno chi ci sia all'interno della cella, gli ordini sono tassativi: nessuno può entrare nella cella, chiunque si avvicini deve essere fermato.
Antonio e Mauro possono solo fare supposizioni su chi vi sia rinchiuso.
Sanno però di avere una grande responsabilità, la pressione dei superiori e del comando militare statunitense a cui loro dipendono, provocano soprattutto in Mauro grande tensione.
Ma in realtà chi c'è dentro la cella cinquantuno/A? Il senso di responsabilità dei due viene messa in gioco nel momento in cui Antonio, verso la fine del turno, quando i nervi di Mauro sono fior di pelle e la stanchezza ha il sopravvento, propone al collega di entrare nella cella e scattare una foto: se dentro ci fosse veramente Saddam Hussein ?
che dire...chiaramente si evince il basso budget, così si porta avanti una sceneggiatura teatrale ambientata in ambienti chiusi e ricca di dialoghi. Il livello non è chiaramente alto, si ricalca il cinema dei Manetti Bros. Dai dialoghi emerge uno ammicco antimilitarista e una fotografia reale dei problemi sociali più comuni...