Anno | 2005 |
Genere | Thriller |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 87 minuti |
Regia di | John Irvin |
Attori | Armand Assante, Sonny Marinelli, Raffaello Degruttola, Stanley Townsend, Clare Holman Frank Nasso, Jason Durran, Tony Schiena, Jeff Merchant, Ray Nicholas, Frank Henson, Morven Christie. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 21 gennaio 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Il detective Charlie Daines, che sta morendo di cancro anche se vuole tenere il fatto nascosto a tutti, è coinvolto in un'indagine molto particolare. Un serial killer che pretende di stare salvando il mondo dalle multinazionali tortura e uccide le proprie vittime mostrandole su un sito Internet frequentato anche dai più giovani (ivi compreso il figlio di Charlie). Le indagini, grazie all'intervento di un esperto costretto su una sedia a rotelle, si orientano verso i gruppi non global. Daines però è di un altro avviso.
Armand Assante regge sulle sue spalle, da attore di razza qual è, l'intero film. La sceneggiatura su Irwin si basa non è di quelle che fanno pensare all'originalità. In particolare, sul versante del 'chi è stato?' anche uno spettatore con scarsa frequentazione dei thriller può giungere anticipatamente alla conclusione giusta. Ciò che conta qui è invece uno dei 'luoghi' storici del cinema di genere: l'analisi della sofferenza del detective che vede il modo deteriorarsi dinanzi ai suoi occhi, si trova dinanzi a pregiudizi e si aggrappa proprio al lavoro e alla famiglia.
La psicologia di Daines viene tratteggiata con grande capacità mimetica da Assante che offre al suo personaggio l'elemento interessante, anche sul piano sociologico, di un padre che scopre che il figlio, uguale a tanti altri ragazzi 'normali', segue le aberrazioni proposte dallo psicopatico su Internet come se fossero livelli di un videogame slegati totalmente dall'orrore reale dei corpi martoriati.
In questa denuncia il film trova una sua efficacia che lo colloca tra i film medi che valgono comunque una visione.
Un thriller anomalo ed alquanto stravagante di John Irvin che mette tanta carne a cuocere in un film in cui all’elemento principale della caccia al sociopatico serial killer si mescolano il tema sociologico della dipendenza da internet delle nuove generazioni ed in modo strampalato quello politico della contestazione no-global, con un accenno, che appare fuori luogo in un plot di questo [...] Vai alla recensione »