filippo
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lunedì 24 settembre 2007
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sono morti per noi!
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Vivranno sempre nei nostri cuori!Non vi dimenticheremo MAI! Ciao Paolo ti voglio tanto bene.
c.re"s"Filippo
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chris2007
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lunedì 10 settembre 2007
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bellissimo
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Vi scrivo dalla Germania precisamente da stoccarda per dirvi, che il film e un capolavoro e che mi a fatto capire molte cose.
E un film veramente fatto con precisione e con molta realta,visuto dai attori in un modo eccelente ....
vi ringrazzio di avermi fatto vievere anche a me questa storia veramente accaduta.
ps:Scusate se o dei erori di formulatione ,non o mai visitato una scuola italiana in vita mia ,solo tedesca ......
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federica
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venerdì 20 luglio 2007
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per non dimenticare mai....
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Questo film ci racconta in modo così reale la vita e il sacrificio di uomini come Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici. Uomini grandi perchè uomini semplici e veri. Al di là del crimine organizzato al di là di ogni terribile efferatezza, questi eroi sono un esempio nella vita di noi tutti.... La gente quella vera quella semplice vale di più di tutte quei cerimoniali sterili che ogni anno sfilano in Via D'amelio o a casa del Giudice Falcone. Oggi si vedono criminali che ammazzano con una facilità a dir poco sconcertante che vanno in galera per pochi anni....come possiamo noi Italiani sentirci al sicuro avere fiducia nello Stato quando la parola Giustizia è un utopia.... I giudici Falcone e Borsellino erano due pietre miliari lasciate sole al loro destino senza essere tutelate ma mandate al macello perchè scomode perchè portatori di verità.
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Questo film ci racconta in modo così reale la vita e il sacrificio di uomini come Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici. Uomini grandi perchè uomini semplici e veri. Al di là del crimine organizzato al di là di ogni terribile efferatezza, questi eroi sono un esempio nella vita di noi tutti.... La gente quella vera quella semplice vale di più di tutte quei cerimoniali sterili che ogni anno sfilano in Via D'amelio o a casa del Giudice Falcone. Oggi si vedono criminali che ammazzano con una facilità a dir poco sconcertante che vanno in galera per pochi anni....come possiamo noi Italiani sentirci al sicuro avere fiducia nello Stato quando la parola Giustizia è un utopia.... I giudici Falcone e Borsellino erano due pietre miliari lasciate sole al loro destino senza essere tutelate ma mandate al macello perchè scomode perchè portatori di verità. Ora ci guarderanno dal Cielo la loro nuova casa la sì c'è giustizia. Grazie comunque al Regista del Film e al cast meraviglioso un Giorgio Tirabassi strepitoso, ma grazie alla Famiglia Borsellino per verci donato a tutti una lezione di vita e di famiglia. Grazie.
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(di mav81)
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miriam
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venerdì 20 luglio 2007
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per non dimenticare paolo borsellino
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bisogna lasciare anche un po di spazio in tv ad argomenti seri come quello della mafia,una lotta continua contro un ignioto e potente nemico per la nostra sicilia
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vicio
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venerdì 20 luglio 2007
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lo stato
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"Se la gioventù le negherà il consenso, se un numero frequente di Siciliani la riterranno nemica anche l'onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo..."
Questo Paolo Borsellino disse qualche giorno dopo la morte del Giudice Giovanni Falcone... Sono delle parole che bisogna scolpire nei nostri cuori... Non è possibile che dopo quindi anni dalla morte di questi uomini non si sappia, ancora, la verità... Lo Stato li ha uccisi e oggi li onorà... ogni anno puntualmente il 23 maggio e il 19 luglio qualcHE alta carica prende un aereo viene deposita una corona alla memoria e poi scappa... "Noi siamo stanchi di aspettare" vogliamo giustizia... Lo dobbiamo a Giovanni, a Paolo, a Chinnici, alle loro scorte.
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"Se la gioventù le negherà il consenso, se un numero frequente di Siciliani la riterranno nemica anche l'onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo..."
Questo Paolo Borsellino disse qualche giorno dopo la morte del Giudice Giovanni Falcone... Sono delle parole che bisogna scolpire nei nostri cuori... Non è possibile che dopo quindi anni dalla morte di questi uomini non si sappia, ancora, la verità... Lo Stato li ha uccisi e oggi li onorà... ogni anno puntualmente il 23 maggio e il 19 luglio qualcHE alta carica prende un aereo viene deposita una corona alla memoria e poi scappa... "Noi siamo stanchi di aspettare" vogliamo giustizia... Lo dobbiamo a Giovanni, a Paolo, a Chinnici, alle loro scorte... e lo Stato deve pagare per questo...
In tanto non possiamo che ringraziare questi uomini che sapevano di essere: "cadaveri che camminano..."
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(di mav81)
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joy79
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giovedì 19 luglio 2007
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l'ultimo martire
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Perfetto nel raccontare i fatti accaduti..... ma ciò che colpisce di più in questo film, è il continuo suscitare di riflessioni.... è strabiliante per come fa rivivere la drammaticità di ogni singolo avvenimento...... Commovente! un film che lascia rabbia e l'amaro in bocca.... tanto è reale.. complimenti al regista.. e agli attori.. eccezionali nell'interpretazione..specie Tirabassi.
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paolo ciarpaglini
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venerdì 30 marzo 2007
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paolo borsellino.
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Dieci, mille stelle al coraggio di uomini come Paolo, Giovanni, le loro scorte e tanti altri che nella disperata lotta contro il cancro della mafia, fino ad allora lasciata libero di espandersi, trovò in questi uomini un nemico refrattario ad ogni minaccia, impossibile da sconfiggere, se non con la sopressione fisica. Ma è anche la storia di uomini che furono lasciati soli dallo Stato, davanti a nemici che non conobbero e tutt'ora disconoscono la compassione, l'onore, questa parola di cui invece si fregiavano i malavitosi mafiosi. Essi sono ben lungi dall'essere uomini 'd'onore', poichè nella loro vigliacca, perversa follia, uccidono chì intralcia i loro passi senza remora alcuna, ne tantomeno compassione.
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Dieci, mille stelle al coraggio di uomini come Paolo, Giovanni, le loro scorte e tanti altri che nella disperata lotta contro il cancro della mafia, fino ad allora lasciata libero di espandersi, trovò in questi uomini un nemico refrattario ad ogni minaccia, impossibile da sconfiggere, se non con la sopressione fisica. Ma è anche la storia di uomini che furono lasciati soli dallo Stato, davanti a nemici che non conobbero e tutt'ora disconoscono la compassione, l'onore, questa parola di cui invece si fregiavano i malavitosi mafiosi. Essi sono ben lungi dall'essere uomini 'd'onore', poichè nella loro vigliacca, perversa follia, uccidono chì intralcia i loro passi senza remora alcuna, ne tantomeno compassione. Ma è proprio grazie a quel coraggio oserei dire immenso, al limite della 'follia', che la più potente organizzazione a delinquere esportata negli anni '30 anche oltreoceano, ha veduto ad uno ad uno tutti i suoi maggiori esponenti finire dietro le sbarre. Per ultimo un vecchio Bernardo Provenzano, alla macchia da 40 anni, un topo di fogna. 'Non sapete cosa state facendo', queste le parole davanti agli agenti che lo arrestatarono. Ancora dopo tutti questi anni conservava in se quel senso di onnipotenza, di inusitata arroganza. Il cuore direbbe "uccidiamoli", poichè loro non meritano di vivere, ma proprio grazie all'intelligenza degli eroi sopra citati, che molti di questi uomini d'onore con il loro 'pentimento', hanno permesso alla giustizia di infliggere colpi durissimi. Oggi La Cupola non esiste più, il gigante è caduto. Ma ancora esistono i malavitosi, le 'famiglie' che a suon di uccisioni si spartiscono gli affari, i quartieri, gli appalti, il reciclaggio di danaro proveniente dal commercio di droga, estorsioni, niente a che vedere con il mostro contro cui combaterono quegli uomini, ma pur sempre una macchia che andrebbe combattuta con maggior vigore. Dico grazie con tutto il cuore, al coraggio di tutti gli uomini che ancora oggi a rischio della vita, combattono, impegnati nell'eterna lotta alla malavita. Non riesco a dirvi che grazie, troppo poco per ciò che avete fatto e per ciò che ancora fate. Uomini e donne come voi, meriterebbero onori e riconoscimenti che invece spesso non vi sono corrisposti, perchè lavorate nel silenzio, nell'anonimato. Il film in questione è bellissimo pur nella tragicità degli eventi, Giorgio Tirabassi impersonifica Borsellino in modo impressionante, profondo, sentito. Non si può che restare costernati davanti a tre ore di film che scorrono via senza un solo minuto di 'rilascio' emotivo. Soprattutto è ai giovani che va il mio messaggio: guardate cosa e quanto hanno pagato uomini che per un futuro migliore, sono morti assassinati. Scolpite bene in mente cosa è il coraggio, cosa significa essere uomini veri, giusti. Come per me gli anni sono ormai passati, vedendo ancora adolescente l'Italia sotto gli Anni di Piombo, le stragi nere di Bologna, Piazza della Loggia, quelle rosse di Aldo Moro ed altri come lui caduti sotto i colpi delle Bande Armate vi dico: ricordate, la giustizia così come il male non possiedono colore, la prima è affidata al buon senso ed al coraggio di pochi purtroppo, la seconda è camaleontica, viscida, traditrice, priva di ogni sentimento umano. Noi cittadini abbiamo il dovere-obbligo di difendere questi rari esseri umani, anzi dovremmo essere parte di loro.
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marco cantarini
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domenica 21 gennaio 2007
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un altro morto che lo stato ha sulla coscienza...
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scritta da Marco Cantarini ,Calvagese della riviera (BS)
(sono uno studente di 16 anni, percio'vi chiedo scusa per eventuali errori)
04/05/80 , il capitano Basile viene freddato da un sicario della mafia. Da quel giorno la vita di Paolo Borsellino cambierà: scorta per lui e i suoi famigliari e il terrore di quel nemico invisibile che è la mafia.
Paolo non è solo:con lui vi sono Rocco Chinnici, Giuseppe Montana, Ninni Cassarà e l' amico d' infanzia Giovanni Falcone, i quali formeranno il "pool anti-mafia", un organismo che mirerà le proprie indagini solo ed esclusivamente al fenomeno mafioso.
Grazie al "pool" scatteranno numerosi arresti e con loro la vendetta della mafia stessa che colpirà prima Chinnici in un attentato dinamitardo e successivamente Beppe Montana e Ninni Cassarà in un agguato.
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scritta da Marco Cantarini ,Calvagese della riviera (BS)
(sono uno studente di 16 anni, percio'vi chiedo scusa per eventuali errori)
04/05/80 , il capitano Basile viene freddato da un sicario della mafia. Da quel giorno la vita di Paolo Borsellino cambierà: scorta per lui e i suoi famigliari e il terrore di quel nemico invisibile che è la mafia.
Paolo non è solo:con lui vi sono Rocco Chinnici, Giuseppe Montana, Ninni Cassarà e l' amico d' infanzia Giovanni Falcone, i quali formeranno il "pool anti-mafia", un organismo che mirerà le proprie indagini solo ed esclusivamente al fenomeno mafioso.
Grazie al "pool" scatteranno numerosi arresti e con loro la vendetta della mafia stessa che colpirà prima Chinnici in un attentato dinamitardo e successivamente Beppe Montana e Ninni Cassarà in un agguato.
Sarà proprio per la bontà di Paolo e di Giovanni che la mafia metterà la parola fine al "pool anti-mafia"
La bravura di Tavarelli la si puo' trovare nel fatto che abbia saputo unire fatti di cronaca ad esperienze personali arrivando
a far commuovere lo spettatore senza trattenerlo con inutili smancerie.
Uno dei pochi film che dovrebbero essere trasmessi nelle scuole per educare ad una "storia" molto piu' vera di quella che si legge sui libri di scuola.
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