cristianshady
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martedì 9 giugno 2015
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angeli contro demoni: scapoli contro ammogliati
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Constantine, antieroe maledetto in lotta contro Satana, suo figlio e altri demoni vari...la narrazione è efficace, il film non si perde nei meandri delle mille sfacettature che nascono nel corso del film. Ottima sceneggiatura, ottime interpretazioni (spettacolare Stormare in Satana), ottimo film. Mostri, demoni, esorcismi, colpi di scena...tutto gira attorno alla lancia di Longino (una curiosità: lo sapevate che Longino è sepolto in Italia precisamente a Mantova?)
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great steven
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domenica 31 maggio 2015
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calderone zeppo di kitsch e privo di uno scopo.
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CONSTANTINE (USA, 2004) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da KEANU REEVES, RACHEL WEISZ, SHIA LABEOUF, DJIMON HOUNSOU, MAX BAKER, PRUITT TAYLOR VINCE, GAVIN ROSSDALE, TILDA SWINTON, PETER STORMARE, LARRY CEDAR, APRIL GRACE
John Constantine, tabagista che ha contratto un tumore ai polmoni in fase terminale, è un esorcista di professione: estirpa demoni spaventosi dai corpi di povere bambine possedute. Ha un socio tassista che lo aspetta fuori da ogni casa in cui effettua i suoi pericolosi esorcismi. Morto una volta per il carcinoma polmonare, è tuttavia tornato alla vita per risolvere un caso particolare e decisamente complesso: la scomparsa di Isabel Dodson, ufficialmente gettatasi da un balcone ma, secondo le testimonianze della sorella gemella Isabel, affascinante poliziotta, qualcuno ha tramato per ammazzarla, e c’è pure riuscito.
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CONSTANTINE (USA, 2004) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da KEANU REEVES, RACHEL WEISZ, SHIA LABEOUF, DJIMON HOUNSOU, MAX BAKER, PRUITT TAYLOR VINCE, GAVIN ROSSDALE, TILDA SWINTON, PETER STORMARE, LARRY CEDAR, APRIL GRACE
John Constantine, tabagista che ha contratto un tumore ai polmoni in fase terminale, è un esorcista di professione: estirpa demoni spaventosi dai corpi di povere bambine possedute. Ha un socio tassista che lo aspetta fuori da ogni casa in cui effettua i suoi pericolosi esorcismi. Morto una volta per il carcinoma polmonare, è tuttavia tornato alla vita per risolvere un caso particolare e decisamente complesso: la scomparsa di Isabel Dodson, ufficialmente gettatasi da un balcone ma, secondo le testimonianze della sorella gemella Isabel, affascinante poliziotta, qualcuno ha tramato per ammazzarla, e c’è pure riuscito. Numerose sono le discese di John negli inferi per chiarire questo intricato mistero, e ci si mettono di mezzo anche un arcangelo Gabriele che ha voltato faccia preferendo servire il Male e non più il Bene e un Lucifero oncologo e biancovestito che tenta di minare le speranze di sopravvivenza di Constantine. È comunque difficile riassumere o spiegare la trama di questo polpettone horror che mescola almeno una mezza dozzina di sottogeneri senza riuscire a farne prevalere uno come autentica cifra narrativa di un racconto che si regge a malapena in piedi, colpito alla radice da un senso dell’avventura fin troppo viscerale e un gusto sadomasochistico per la rappresentazione del terrore che fuorvia da qualunque sorta di buonsenso e buongusto. Personaggi orrendamente statici popolano le schiere di questo filmaccio i cui unici obiettivi sembrano semplicemente quelli di impressionare un pubblico basito con una raffigurazione di mostri truculenti e posti infernali e di camuffare dietro le apparenze di un giallo-thriller apparentemente ben costruito una caterva di dialoghi surreali e sequenze mozzafiato, ma in sostanza prive della capacità di spaventare e di una genuina diabolicità. Gli attori fanno quel che possono per districarsi in un labirinto di Kitsch e pessimi effetti speciali che sortiscono il solo effetto di appesantire la proiezione e rendere lo spettatore esausto e infiacchito al termine della stessa: Reeves ci riesce meno degli altri, obbligato da una sceneggiatura che ignora la tensione narrativa a recitare la parte di un povero Cristo che ne passa di tutte i colori per poi soccombere alla sua malattia e non trovare una spiegazione al suo "dono" che gli è risultato più d’intralcio che positivo. Un’isolata nota di merito va a T. Swinton, eccellente come di consueto, il cui arcangelo Gabriele che si brucia le ali nel sottofinale continua ancora ad inquietare, ma non ci sono altre prove attoriali di stampo così apprezzabile che valga la pena di citare. Insomma, pare che gli sceneggiatori abbiano infilato nel computer almeno una cinquantina fra le più bizzarre pellicole cinematografiche incentrate sulla paura e sulla violenza sanguinaria e ne abbiano cavato fuori una vicenda di infima categoria, costituita solo di citazioni e la cui veemenza sembra elementarmente quadruplicata rispetto alle intenzioni originali. In definitiva, è un film che non sa porsi scopi da perseguire con cocciutaggine e la cui testardaggine, appunto, si riscontra nel percorrere una strada, già di per sé tremendamente minata, alla ricerca di un manierismo stilistico che poi non viene mai afferrato né rappresentato con dovizia di particolari né giustizia espressiva. Fortuna che Lawrence saprà in parte rifarsi col successivo Io sono leggenda, senza ombra di dubbio più maturo e comunicativo di questo esecrabile passo falso che assurge al titolo di disastro più o meno sotto ogni punto di vista.
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trammina93
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sabato 11 ottobre 2014
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deludente..io mi aspettavo chissà che!
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Ieri ho finalmente visto questo film dopo che numerose volte mi è stato consigliato da persone a cui è piaciuto così tanto da rivederlo più volte, gente che addirittura ha il poster in casa. Dunque mi sono messa a guardarlo con le aspettative a mille. Ahimè tanto più alte erano le aspettative, tanto più forte è stata la delusione a fine film. A metà film le mie speranze che fosse un bel film si erano drasticamente ridotte però c'era ancora una parte di me che sperava che si riprendesse e che fosse il filmone che tutti mi avevano descritto, invece il film non è si è mai ripreso. Per tutto il tempo il film viaggia su una linea retta del 5 sfiorando di tanto in tanto punte col 6.
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Ieri ho finalmente visto questo film dopo che numerose volte mi è stato consigliato da persone a cui è piaciuto così tanto da rivederlo più volte, gente che addirittura ha il poster in casa. Dunque mi sono messa a guardarlo con le aspettative a mille. Ahimè tanto più alte erano le aspettative, tanto più forte è stata la delusione a fine film. A metà film le mie speranze che fosse un bel film si erano drasticamente ridotte però c'era ancora una parte di me che sperava che si riprendesse e che fosse il filmone che tutti mi avevano descritto, invece il film non è si è mai ripreso. Per tutto il tempo il film viaggia su una linea retta del 5 sfiorando di tanto in tanto punte col 6. Non potrei dire che promuovo il film con la sufficienza. Innanzitutto è troppo lungo, secondo me tante scene potevano benissimo essere tolte così da accorciare il film. Tipo la prima mezz'ora è piuttosto inutile, non succede nulla ai fini della trama che inizia nel momento in cui Angela (Rachel Weisz) si rivolge a Constantine (Keanu Reeves). Oltre a questo il film è noioso. Non succede nulla di interessante per tutto il film. Ci sono solo continui scontri di Constantine con demoni che deve uccidere e botte che si prendono a vicenda. Questi scontri sono pure fatti male a mio avviso perchè sono fatti troppo a mo di americanata tra inseguimenti vari, l'eroismo del protagonista. La trama sarebbe stata interessante cioè l'investigazione di Constantine e Angela sulla morte della gemella di lei per capire come mai si è suicidata o se è stata uccisa. Il problema è che è sviluppata in modo lento e non si scoprono nuovi dettagli, non si ingarbuglia il filo di quest'investigazione ma ci sono solo i soliti scontri con i demoni pure con Angela. Sinceramente mi aspettavo un film più intricato, più sul thriller psicologico che arrivi alla fine e hai le idee confuse per com'è complicato. Il colpo di scena finale con Gabriele è un colpo di scena di cui sinceramente non me n'è importato nulla, se l'intento del regista era puntare su quello non c'è riuscito. L'unico punto a favore del film è la caratterizzazione piuttosto particolare di Constantine che sembra destinato ad essere dannato col suo comportamento ostinato da cattivo sebbene faccia opere di bene uccidendo i demoni ed è alla ricerca di un atto di bontà che gli permetta di andare in Paradiso, poi questa sua passione per le sigarette nonostante il tumore. Eppure devo dire che, nonostante ammetto che il personaggio fosse particolare, non mi ha fatto impazzire. Come dire, de gustibus..Ci sono state interpretazioni decisamente migliori di Keanu Reeves, in primis in Matrix. Dunque il mio avviso è di non aspettarvi un capolavoro e di vedere prima altri film cult, nel caso non ne abbiate visti, piuttosto che questo.
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inesperto
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mercoledì 20 agosto 2014
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alto livello
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Film splendido, forse il migliore riguardante la mitologia cattolica. L'aura da cult è ampiamente meritata ed è stata acquisita nell'arco di soli dieci anni; questo spiega già tutto. L'aria da menefreghista maleducato non fa che accrescere il fascino del protagonista. Constantine tratta da pari demoni, sangue-misto e finanche Lucifero (chiamandolo amichevolmente Lu, facendogli un favore ed ingannandolo). Keanu Reeves sceglie sempre copioni che restano nella storia del cinema: è una capacità non da poco. Cosigliato a chiunque sia appassionato del genere fanta-religioso.
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evildevin87
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martedì 24 dicembre 2013
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appena sufficiente
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Premetto di non aver mai letto il fumetto di Hellblazer, cosa alla quale rimedierò al più presto. Il mio giudizio va al film. Di per sè il film decolla con molta fatica, ci sono dei momenti effettivamente buoni e che senz'altro coinvolgono ma altrettanti che sembrano messi completamente a caso. Reazioni umane innaturali, buchi di trama e avvenimenti inspiegabili si susseguono fino a far insorgere più noia che altro. Inoltre mi è sembrato quasi che fosse tutto un pretesto per fare della campagna anti-fumo. Ci poteva anche stare ma francamente mi è parsa decisamente forzata come cosa, poteva essere inserita meglio e in maniera meno prepotente. Di contro gli effetti e le ambientazioni sono ben realizzate e dal punto di vista visivo può risultare anche suggestivo.
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Premetto di non aver mai letto il fumetto di Hellblazer, cosa alla quale rimedierò al più presto. Il mio giudizio va al film. Di per sè il film decolla con molta fatica, ci sono dei momenti effettivamente buoni e che senz'altro coinvolgono ma altrettanti che sembrano messi completamente a caso. Reazioni umane innaturali, buchi di trama e avvenimenti inspiegabili si susseguono fino a far insorgere più noia che altro. Inoltre mi è sembrato quasi che fosse tutto un pretesto per fare della campagna anti-fumo. Ci poteva anche stare ma francamente mi è parsa decisamente forzata come cosa, poteva essere inserita meglio e in maniera meno prepotente. Di contro gli effetti e le ambientazioni sono ben realizzate e dal punto di vista visivo può risultare anche suggestivo. Ma sacrificare la sostanza e la profondità è una cosa che stento ad accettare. Se non altro è vagamente godibile e se mi capita di rivederlo occasionalmente non cambierei canale, ma tra i cinecomic c'è molto di meglio.
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amakasu
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martedì 5 marzo 2013
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sempre ben rasato....
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Keanu combatte le forze del male (e del bene) ma è sempre tutto pulito e perfettamente rasato !
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shiningeyes
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sabato 2 marzo 2013
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poteva essere fatto meglio
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“Costantine” è un filmetto abbastanza ben fatto, con una regia niente male e con dei bei effetti scenici. Nulla di più.
La storia prende poco, ed a tratti è dispersiva e scontata; l'unica cosa buona sono le originali e buone scene d'azione, che segnano l'abilità della regia, fautrice anche di inquadrature suggestive (il primo piano sul gatto).
Certo, missione dura fare un bel film con l'anticristo come tema, si case sempre su stereotipi noiosi e triti e ritriti, perciò un poco rimasi dalla visione, perché questo film aveva le carte in regola per essere un classico del genere.
I diavoli ed angeli vengono mostrati in una veste al quanto moderna, desacralizzano i temi religiosi e sono sprezzanti ed ironici; gli è data una veste originale, ma non convincente e priva di fascino.
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“Costantine” è un filmetto abbastanza ben fatto, con una regia niente male e con dei bei effetti scenici. Nulla di più.
La storia prende poco, ed a tratti è dispersiva e scontata; l'unica cosa buona sono le originali e buone scene d'azione, che segnano l'abilità della regia, fautrice anche di inquadrature suggestive (il primo piano sul gatto).
Certo, missione dura fare un bel film con l'anticristo come tema, si case sempre su stereotipi noiosi e triti e ritriti, perciò un poco rimasi dalla visione, perché questo film aveva le carte in regola per essere un classico del genere.
I diavoli ed angeli vengono mostrati in una veste al quanto moderna, desacralizzano i temi religiosi e sono sprezzanti ed ironici; gli è data una veste originale, ma non convincente e priva di fascino.
Il cast è un poco scarso, e la loro prova non è brillante, a parte, un sempre buon Djimon Honsou.
Reeves, Weisz e Labouef rappresentano un trio raccapricciante, non ti ispirano alcuna emozione, e danno prova alla loro mediocrità.
Reeves forse si salva un pochino, ma solo perché fa la stessa parte da un sacco di anni, e non bastano i divertenti atteggiamenti cinici che mi piacciono degli eroi.
E' vero che non seguo il fumetto, quindi forse, il mio giudizio non può essere pienamente oggettivo, ma come il film l'ho trovato molto povero di per sé, e penso che poteva essere fatto meglio; poteva essere fatto con interpreti migliori, con meno scene superflue e con un finale migliore (punto peggiore del film).
So che faranno un sequel, bé, non ci spero molto, ma mi auguro che sia nettamente migliore di questo.
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renato c.
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sabato 19 gennaio 2013
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cerchiamo di non andare fuori strada!
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Quando ho scritto le recensioni di films come “L’esorcista”, “Rosemarie’ baby” ed “Il presagio”, ne ho parlato bene perché avevano dei fondamenti biblici, ed anche se potevano avere alcune scene blasfeme (in particolare “L’esorcista”!), in fondo educavano alla Fede perché spiegavano delle realtà come la possessione diabolica e la prossima venuta dell’anticristo che sono riconosciute dalla dottrina cattolica! (Grazie a Dio la Chiesa sta nominando sempre nuovi esorcisti! Il mondo ne ha bisogno!) Ma in films come questo, pur ben fatto e molto bene interpretato, dove l’ arcangelo Gabriele si vuole sostituire a Dio come giudice ed il demonio fa del bene guarendo il protagonista dal cancro, questo non lo posso accettare! Il demonio è il male assoluto, e da lui non verrà mai nulla di buono! Mentre l’arcangelo Gabriele, venerato anche dai Mussulmani, è stato colui che ha annunciato a Maria la nascita di Gesù, ha parlato nel sonno a Giuseppe che Gesù era il figlio di Dio, ecc.
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Quando ho scritto le recensioni di films come “L’esorcista”, “Rosemarie’ baby” ed “Il presagio”, ne ho parlato bene perché avevano dei fondamenti biblici, ed anche se potevano avere alcune scene blasfeme (in particolare “L’esorcista”!), in fondo educavano alla Fede perché spiegavano delle realtà come la possessione diabolica e la prossima venuta dell’anticristo che sono riconosciute dalla dottrina cattolica! (Grazie a Dio la Chiesa sta nominando sempre nuovi esorcisti! Il mondo ne ha bisogno!) Ma in films come questo, pur ben fatto e molto bene interpretato, dove l’ arcangelo Gabriele si vuole sostituire a Dio come giudice ed il demonio fa del bene guarendo il protagonista dal cancro, questo non lo posso accettare! Il demonio è il male assoluto, e da lui non verrà mai nulla di buono! Mentre l’arcangelo Gabriele, venerato anche dai Mussulmani, è stato colui che ha annunciato a Maria la nascita di Gesù, ha parlato nel sonno a Giuseppe che Gesù era il figlio di Dio, ecc. E’ il messaggero di Dio. completamente ubbidiente a Lui! I nuovi films che, diversamente da quegli degli anni ’50, vogliono far vedere che i buoni non sono buoni al 100% e così i cattivi, non possono usare la stessa misura per gli angeli ed i demoni, cioè il bene assoluto (in quanto gli angeli sono messaggeri di Dio!) ed il male assoluto! E’ ora che chi è veramente credente ma ha dei dubbi, torni veramente a credere a questo!
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midnightmoonlight
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lunedì 23 aprile 2012
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benvenuti all' inferno!
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Costantine è un antieroe, infelice di vivere in un mondo in cui è condannato a passare in rassegna e classificare come angelo o demone ogni essere incontri. Il nostro John vive in una realtà profondamente surrealista, il cui mitico duello Bene-Male è stato sfatato e rimpiazzato dalla nuova società nichilista, dimentica di Dio, detentrice di nuovi “valori” quali i soldi, la violenza, il potere sugli altri. Quelli che John Constantine affronta sono i suoi demoni interiori, contro i quali comincia a combattere già durante l’ adolescenza, sentendosi diverso dagli altri per il suo “dono” speciale.
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Costantine è un antieroe, infelice di vivere in un mondo in cui è condannato a passare in rassegna e classificare come angelo o demone ogni essere incontri. Il nostro John vive in una realtà profondamente surrealista, il cui mitico duello Bene-Male è stato sfatato e rimpiazzato dalla nuova società nichilista, dimentica di Dio, detentrice di nuovi “valori” quali i soldi, la violenza, il potere sugli altri. Quelli che John Constantine affronta sono i suoi demoni interiori, contro i quali comincia a combattere già durante l’ adolescenza, sentendosi diverso dagli altri per il suo “dono” speciale. Per tutte queste ragioni, Constantine è un antieroe della sua società poiché, paradossalmente, in un’ epoca in cui “Dio è morto” (avrebbe detto Nietsche), è l’ unico ad aspirare ad entrare nell’ aldilà, un aldilà vero, vero perché lo ha visto, ne ha le prove, e non perché ci crede. Parallela alla figura di John è quella di Angela, giovane detective, tormentata dal “dono” che lei possiede, lo stesso di Constantine e della sua gemella Isabel. Rilevante è in questo caso il tema del doppio: Isabel rappresenta la presa di coscienza del proprio dono contro il rigido rifiuto di Angela di fare lo stesso. Dopo il loro caotico viaggio mistico infernale e l’ incontro ravvicinato con la morte, John e Angela, e con loro gli spettatori, si renderanno conto che il vero Inferno è qui, è ora, e siamo stati noi a cambiare “religione”, vendicandoci di un torto millenario inflittoci da Dio, la caduta dall’Eden, quello stesso Dio attualmente detronizzato dai nuovi Dei del Parnaso terrestre: Denaro, Potere, Violenza, Interesse personale, Nichilismo. Ora che siamo padroni, ora che possiamo crogiolarci in questo nuovo mondo, fatto a nostra volontà ed esigenza, vale la pena di vivere.
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ronny
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venerdì 9 settembre 2011
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uno dei miei film preferiti
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Un eccellente interpretazione di Keanu Reeves,che costruisce un personaggio unico nel suo essere.Straordinaria l'idea per Lucifero.Che in pochi minuti di scena da al film la marcia in più.Per questa perla ringrazio il regista Francis Lawrence e a Peter Stormare,quest'ultimo grandissimo. Costantine mi piace principalmente per il saper fare del personaggio principale,per il dialogo che adopera,per la ruvidità. Lo scontro tra Angeli e Demoni non è affrontato nel solito modo, che ormai ha reso i film di questo genere monotoni, ma appunto come dice la vostra descrizione, mette un punto sul genere facendosi spazio tra i più grandi film che ricoprono questo argomento.
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