Anno | 2002 |
Genere | Commedia musicale |
Produzione | Francia, Giappone |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Tony Gatlif |
Attori | Oscar Copp, Lou Rech, Tchavolo Schmitt . |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Max è figlio unico, ha dodici anni ed è appassionato di jazz: quando un'estate viene spedito dalla nonna a Strasburgo rimane affascinato dalla musica che sente suonare nel vicino campo nomadi, e decide di prendere delle lezioni di chitarra. Così incontra Swing, una ragazzina gitana sua coetanea che gli farà scoprire qualcosa di ancor più forte dell'amore per la musica. Il film scorre gradevolmente su due piani narrativi diversi ma intrecciati: da una parte il racconto dell'educazione sentimentale dei due adolescenti, dall'altra un doveroso e sentito omaggio alla cultura musicale del ceppo zingaro più antico dell'Europa orientale, i Manouche, che inventarono un nuovo modo di fare musica, chiamata poi "gipsy jazz", contaminando la tradizione afroamericana con un'impronta fortemente occidentale. Il regista, Tony Gatlif, è nato ad Algeri ma è gitano.
Il dodicenne Max passa l’estate a casa della nonna. Lì vicino c’è il campo degli zingari, dove vive un meraviglioso chitarrista, Miraldo. Max decide di prendere lezioni da lui, ma nel frattempo si innamora di sua nipote Swing, coetanea pestifera e ribelle. Nel precedente Vengo, Gatlif narrava l’ambiente dei gitani andalusi a ritmo di flamenco, ma con una prospettiva fin troppo “interna”.