satlee
|
martedì 17 gennaio 2012
|
da una grande idea come questa
|
|
|
|
ci si aspetta sempre qualcosa di più, forse era il massimo che il regista potesse fare, ma io non ci credo. Fondamentale che lo spettatore si trovi nelle stesse condizioni del malcapitato protagonista, non capendo nulla di ciò che sia successo prima, grande idea che porta lo spettatore a ragionare sullo scopo della vita, dopotutto senza uno scopo l' uomo è morto!
Ci si interroga sul fatto che se si hanno perso gli affetti e la memoria degli stessi l' unico modo per reagire è quello di crearsi un nuovo obiettivo, ogni volta e cosa c'è di meglio che dimenticare e riconquistare sempre lo stesso obiettivo? proprio quello che è l' unica cosa che ormai ti rende felice! Ne consiglio la visione per la grande idea che a mio avviso come già detto, poteva essere resa meglio.
|
|
[+] lascia un commento a satlee »
[ - ] lascia un commento a satlee »
|
|
d'accordo? |
|
angelo cicchetti
|
mercoledì 1 agosto 2012
|
memento. l'originalità e il genio creativo.
|
|
|
|
Punto forte e caposaldo della pellicola è sicuramente un intreccio narrativo che prende, coinvolge e spazza via inesorabilmente lo spettatore ormai sull' orlo di una crisi di nervi. Sto parlando ovviamente in termini prettamente positivi e per nulla negativi riguardanti il film in questione. Un cast che facente parte di una sceneggiatura fuori dagli schemi non può che risultare anch' esso pieno di sostanza e talento. Questo film è un' altra delle tante buona prove che il talentuso Nolan riserva per il pubblico il quale ovviamente non può che pretendere sempre il meglio da un regista di questa portata. L' essenza è nel tornare indietro nel tempo, dimenticando il momento reale nel quale i personaggi sono coinvolti e a loro volta sconvolti da un montaggio cinematografico spietato e che non lascia tempo a spiegazioni, se non negli ultimi pochi minuti del film.
[+]
Punto forte e caposaldo della pellicola è sicuramente un intreccio narrativo che prende, coinvolge e spazza via inesorabilmente lo spettatore ormai sull' orlo di una crisi di nervi. Sto parlando ovviamente in termini prettamente positivi e per nulla negativi riguardanti il film in questione. Un cast che facente parte di una sceneggiatura fuori dagli schemi non può che risultare anch' esso pieno di sostanza e talento. Questo film è un' altra delle tante buona prove che il talentuso Nolan riserva per il pubblico il quale ovviamente non può che pretendere sempre il meglio da un regista di questa portata. L' essenza è nel tornare indietro nel tempo, dimenticando il momento reale nel quale i personaggi sono coinvolti e a loro volta sconvolti da un montaggio cinematografico spietato e che non lascia tempo a spiegazioni, se non negli ultimi pochi minuti del film. Nolan potremmo accostarlo se vogliamo ad una corrente cinematografica ermetica che con i suoi film può solo lasciare alle immagini e alle parole dei valori intrinsechi di cui soltanto l' autore può beneficiare la recondita intuizione. Si potrebbe vedere il film una dozzina di volte ma se non ci si sofferma su quelle immagini e parole chiave si rischia di domandarsi: "Bene... E ora dov' ero rimasto?".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelo cicchetti »
[ - ] lascia un commento a angelo cicchetti »
|
|
d'accordo? |
|
dario
|
mercoledì 15 luglio 2015
|
manierato
|
|
|
|
L'idea è molto buona, la realizzazione zoppicante. Troppe involuzioni, troppo compiacimento. Pearce è monocorde, schizofrenico, alla lunga noioso. Colpi di scena telefonati, confusione per buchi di scenografia. Un'occasione sprecata.
[+] buchi?
(di evildead)
[ - ] buchi?
|
|
[+] lascia un commento a dario »
[ - ] lascia un commento a dario »
|
|
d'accordo? |
|
frz94
|
martedì 7 dicembre 2010
|
memento!
|
|
|
|
“Ricorda!”. Leonard Shelby è un ispettore assicurativo che indaga sulla morte della moglie; lui stesso in quel tragico incidente ha subito un violento colpo in testa che gli ha causato la perdita della memoria a breve termine, tanto che per ricordarsi quanto ha fatto e visto scatta foto, si appunta note e si fa fare sul corpo dei tatuaggi che contengono le informazioni necessarie per acciuffare il colpevole. Intorno a lui ruotano personaggi ambigui e misteriosi, sopra tutti l’ amico (o forse no?) interpretato da Joe Pantoliano. L’immedesimazione con il protagonista è totale:dal momento che il film procede in ordine cronologico inverso ma solo a tratti, percepiamo i suoi vuoti di memoria, ci confondiamo come e più di lui, siamo disorientati e straniti e man mano che il film retrocede ci faremo un’idea di insieme più chiara e meno criptica e nebulosa.
[+]
“Ricorda!”. Leonard Shelby è un ispettore assicurativo che indaga sulla morte della moglie; lui stesso in quel tragico incidente ha subito un violento colpo in testa che gli ha causato la perdita della memoria a breve termine, tanto che per ricordarsi quanto ha fatto e visto scatta foto, si appunta note e si fa fare sul corpo dei tatuaggi che contengono le informazioni necessarie per acciuffare il colpevole. Intorno a lui ruotano personaggi ambigui e misteriosi, sopra tutti l’ amico (o forse no?) interpretato da Joe Pantoliano. L’immedesimazione con il protagonista è totale:dal momento che il film procede in ordine cronologico inverso ma solo a tratti, percepiamo i suoi vuoti di memoria, ci confondiamo come e più di lui, siamo disorientati e straniti e man mano che il film retrocede ci faremo un’idea di insieme più chiara e meno criptica e nebulosa. Difficile a una prima visione comprendere tutte le dinamiche della vicenda, piuttosto complessa e spezzata, riavvolta e ripresa: gli stessi fotogrammi ritornano dopo alcuni minuti, nei quali noi spettatori capiamo perché si è giunti a quel punto. Un complesso meccanismo temporale e conoscitivo che mette a dura prova la mente e l’intuito dello spettatore, il quale deve prestare attenzione massima per evitare di perdere il già precario e molteplice filo della storia. Un puzzle intelligente e ben congegnato, un rompicapo difficilmente scioglibile sorretto dalle ottime interpretazioni dello smemorato Guy Pearce, dell’infido e misterioso Pantoliano e della sibillina Moss. Additato da alcuni critici come un raffinato esercizio di stile e nulla più: può darsi, ma resta uno dei film più originali e piacevolmente contorti mai visti prima. Sarebbe un peccato non guardarlo almeno una volta
[-]
|
|
[+] lascia un commento a frz94 »
[ - ] lascia un commento a frz94 »
|
|
d'accordo? |
|
|