I cento passi

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Un film di Marco Tullio Giordana. Con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo, Paolo Briguglia, Tony Sperandeo.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 114 min. - Italia 2000. MYMONETRO I cento passi * * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
great steven lunedì 15 marzo 2021
la morte di un pensatore che comunicava coi fatti. Valutazione 4 stelle su cinque
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I CENTO PASSI (IT, 2000) di MARCO TULLIO GIORDANA. Con LUIGI LO CASCIO, LUIGI MARIA BURRUANO, LUCIA SARDO, PAOLO BRIGUGLIA, TONY SPERANDEO, CLAUDIO GIOè, NINNI BRUSCHETTA, ANDREA TIDONA, PAOLA PACE A Cinisi (PA) 100 passi separano l’abitazione del giovane Peppino Impastato da quella di Gaetano Badalamenti, il boss mafioso più temuto del territorio. Figlio di Luigi, affiliato subalterno alla mafia che si umiliò di fronte a Badalamenti per chiedergli un lavoro e protezione per la sua famiglia, cresciuto nell’atmosfera sessantottina e dotato di un carattere particolarmente incline alle provocazioni, Peppino si ribella al padre, all’autorità costituita e alla DC locale collusa con l’organizzazione malavitosa, fondando con gli amici “Radio Aut”, emittente di provincia che sbeffeggia Badalamenti e i suoi scagnozzi, i cui crimini vengono alacremente denunciati nel tentativo di restituire dignità e giustizia agli abitanti del paesino siciliano. [+]

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luigi chierico martedì 23 febbraio 2016
qualcosa di cui vergognarsi Valutazione 4 stelle su cinque
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Un volume di Storia con pagine lacerate e grondanti sangue, un misto di sangue rosso,nero e bianco che ha riempito le strade della Sicilia giungendo a Roma. Un realismo dirompente solo e tutto italiano portato sullo schermo nella maniera migliore per una storia che ancor ci offende. Peccato che tanto valore artistico debba far luce su quanto di peggio abbia da raccontare la nostra Italia. Peppino Impastato ed Aldo Moro un siciliano ed un pugliese sacrificati sull'altare per una Patria ancora oggi dilaniata da lotte interne dopo quasi 40 anni da quei giorni del '78. Un film di Mafia, di Comunismo, di Democrazia, di Neri che fa gridare a Peppino e Aldo a gran voce LIBERTA' e GIUSTIZIA' ONORE Ed ONESTA',CORAGGIO E PATRIA. [+]

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fabio57 martedì 22 dicembre 2015
bella prova Valutazione 4 stelle su cinque
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Opera  importante e istruttivo.Film di mafia ne sono stati fatti tanti e non tutti brillanti,ma questo ha qualcosa in più.Innanzitutto racconta la vera storia di Peppino Impastato,gli ultimi anni di vita di un  vero eroe dei nostri tempi oscuri e lo fa con spiazzante semplicità ,poi scava in maniera efficacissima i rapporti umani che il protagonista aveva con chi gli stava intorno amici e nemici e racconta con stile  disarmante e toccante il contesto in cui egli si muoveva.Corre obbligo ricordare che per le locali autorità,quella morte fu  un suicidio o un maldestro tentativo di attentato terroristico,la pista  mafiosa non fu all'epoca presa minimamente  in considerazione. [+]

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han-solo giovedì 6 agosto 2015
un inno alla ribellione Valutazione 4 stelle su cinque
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Sono nato nel 1944, quindi la cronaca di Peppino Impastato l'ho vissuta in diretta. Da vivo e da morto. Anche se sono milanese.
Ricorderò sempre questo film per la felicissima scelta di accompagnare la morte di Peppino con la "Summertime" di Janis Joplin (a mio parere la più bella interpretazione di sempre di questo brano, per l'emozione che tira fuori).
Peppino e zia Janis sono morti quasi coetanei e l'una non c'entra assolutamente nulla con l'altro, hanno vissuto in galassie separate. Ma due cose li accomunano: lo spirito di ribellione e la rabbia, anche se quella di JJ era inarrivabile. Difficilmente riesco ad ascoltare questo brano senza che mi si velino gli occhi. [+]

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arnaco sabato 19 luglio 2014
la mafia sbanda Valutazione 4 stelle su cinque
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La mafia sbanda,
la mafia scolora,
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'Apocalisse
che porta in sella un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
con ciclopici funerali,
così è stato per te Giovanni
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.

             [Alda Merini]

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salva66 sabato 8 febbraio 2014
toccante! Valutazione 5 stelle su cinque
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Film di notevole spessore, con un cast completo! Chi dice, che i film italiani sono di serie B si deve ricredere!!! Veritiero, perchè da fatti realmente accaduti. A mio parere, uno dei film più belli e significativi...Per chi non l'ha visto, da vedere!

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dandy martedì 8 maggio 2012
contare e camminare....e morire. Valutazione 3 stelle su cinque
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Giordana è stato applaudito come esponente di un cinema coraggioso e civile,ma qui è decisamente meno in forma che nel successivo "La meglio gioventù".Riesce a far emergere con chiarezza lo spaccato di una società già allora inesorabilmnte fagocitata dal crimine,dirige magistralmente il cast e sa suscitare l'indigniazione dello spettatore.Ma non si può ignorare la ruffianeria della confezione,dalla colonna sonora pretenziosa("Animals",Janis Joplin,Leonard Cohen e gli strasentiti straabusati Procol Harum)alle sbandate nella commediola nostalgico-giovanile,fino al solito finaletto retorico con bandiere rosse e pugni chiusi.Anche se forse in questo caso il è il risultato che conta,e quindi potrebbe essere giustificabile. [+]

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nicksesta martedì 13 marzo 2012
le parole non bastano... Valutazione 5 stelle su cinque
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Questo è forse il film che più di ogni altro avrà sempre uno spazio tutto suo nel mio cuore. Due parole per descriverne la trama: Giuseppe "Peppino" Impastato, proveniente da una famiglia di mafiosi, sotto la guida intellettuale di Stefano Venuti, un attivista del partito comunista, comincia la sua lotta alla mafia. Denuncia quotidianamente su radio e giornale le malefatte dei mafiosi e dei politici ad essa collusi. Per qualche anno, la protezione del padre lo tiene al sicuro, fino a quando Gaetano "Don Tano" Badalamenti, non decide di far uccidere prima l'uno e poi l'altro. Viene simulato, in modo molto rozzo, il suicidio di Peppino. La polizia e la magistratura, sulle cui responsabilità si indaga ancora oggi, archiviarono il caso diverse volte come suicidio, sebbene tracce evidenti di sangue sul luogo del delitto smentissero questa ipotesi. [+]

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gianni lucini giovedì 29 settembre 2011
molti minuti di applausi Valutazione 4 stelle su cinque
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I cento passi viene proiettato per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia il 31 agosto del 2000 e accolto da ben dodici minuti ininterrotti di applausi dalla sala che ospita pubblico e critica. È un successo inaspettato che premia la costanza di chi ha creduto nel progetto. I primi in ordine di tempo a occuparsi della vicenda di Peppino sono Michele Mangiafico e Giuseppe Marrazzo che nel 1978 realizzano due servizi televisivi. L’anno dopo il regista Gillo Pontecorvo pensa di realizzare un film sulla vita del ragazzo, ma dopo un sopralluogo a Cinisi, non dà seguito all’intenzione. La vicenda di Peppino Impastato torna d’attualità nel 1993 quando Claudio Fava e il regista Marco Risi realizzano un servizio per la serie “Cinque delitti imperfetti” di Canale 5. [+]

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gianni lucini giovedì 29 settembre 2011
la generazione che voleva cambiare il mondo Valutazione 4 stelle su cinque
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Contrariamente a quello che può apparire a prima vista I cento passi non è semplicemente un film sulla mafia. Al centro c’è il racconto delle speranze e delle delusioni di una generazione che nel decennio tra il 1968 e il 1978 ha cercato di cambiare il mondo, in Sicilia come altrove. Peppino Impastato è un giovane come molti altri di quel periodo che, però, si muove in un ambiente dove alla chiusura e alla costrizione de rapporti sociali s’aggiunge la cappa di un potere più antico e spietato. A differenza di tanti “servitori dello Stato” caduti nella lotta antimafia lui ha un obiettivo più azzardato. Il suo sogno è quello di sconfiggere la mafia e, insieme, cambiare i rapporti sociali e le strutture dello stato. [+]

[+] l'uccisione di moro... (di ipazia)
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