Lietta Tornabuoni
La Stampa
Le cose molto belle de L'inglese di Steven Soderbergh sono due. Una è lo stile, l'altra è il duo Terence Stamp-Peter Fonda (il trio, insieme con Joe Dallesandro), belle vecchie facce degli Anni Sessanta capaci di evocare non soltanto i loro amati film (per Fonda Easy Rider, per Stamp Poor Cow, primo film diretto da Ken Loach del quale ne L'inglese si vedono alcune parti presentate come documenti biografici del personaggio). I due attori non più giovani, tutt'e due sessantunenni, sempre belli, sempre seducenti e supremamente eleganti, evocano pure il loro tempo in cui il mondo pareva almeno migliorabile, le personalità dell'epoca meno grette e meno quattrinaie, il decennio di tutte le speranze, di tutti gli esperimenti, di tutte le avventure. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2061 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 12 Febbraio 2000
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