Le ceneri di Angela

Maurizio Cabona

Il film più triste che il vostro critico abbia visto dal 1955 a oggi s'intitola Le ceneri di Angela. Lo dirige l'eclettico Alan Parker [Fuga di mezzanotte, Saranno famosi, Angel Heart, The Commitments, Evita) a partire dall'omonima autobiografia di Frank McCourt (Adelphi). Non stupisca che l'attribuzione del primato della tristezza vada a una produzione americana, votata quindi al lieto fine. Le ceneri di Angela è ambientato in Irlanda, terra europea e cattolica, che, ad occhi americani (e protestanti) giustifica qualsiasi aberrazione vi si ambienti, tanto quanto la Transilvania dei vampiri. [...]

di Maurizio Cabona, articolo completo (2682 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 12 febbraio 2000