Lietta Tornabuoni
La Stampa
Dal 1814, per sette anni, Henry Beyle, che sarebbe divenuto con lo pseudonimo di Stendhal uno dei maggiori scrittori francesi dell'Ottocento, visse in Italia il periodo più bello e avventuroso della sua vita, rispecchiato nel 1817 in Roma, Napoli, Firenze. Dolce Far niente di Nae Caranfil (“Ho deciso che l'unica cosa che valga è il piacere: dolce far niente, un'invenzione italiana”), tratto dal romanzo di Frédéric Vitoux La commedia di Terracina, racconta un breve momento di questa esperienza italiana di Stendhal nel 1816 a Terracina, città di frontiera: gli amori a cui lo scrittore si sente sempre inadeguato; l'amicizia con Gioacchino Rossini venticinquenne, già musicista prolifico e famoso; gli intrecci politici d'epoca e i briganti italiani, le notti percorse dalle urla dei torturati; i discorsi d'amore e di politica, i tic italiani (mandolinate, canzoni, jettatura); le partenze finali di tutti che abbandonano Terracina. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1626 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 6 Giugno 1999
twitter
diventa fan
