Titolo originale Shallow Grave.
Commedia,
durata 95 min.
- Gran Bretagna 1994.
- Medusa
uscita venerdì 25agosto 1995.
MYMONETROPiccoli omicidi tra amici
valutazione media:
3,40
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Già, maledetta quella valigia che viene, insieme al nuovo inquilino, a cambiare improvvisamente e per sempre i rapporti dei tre amici di Edimburgo dalla vita tutto sommato comoda e spensierata, in quel grosso appartamento che può ospitare anche una batteria. Il film inizia con una divertente sequenza con i tre amici che selezionano in modo alquanto bizzarro i possibili nuovi inquilini, proponendo quesiti esilaranti atti a scoraggiare i più preparati. McGregor è il più cinico e infame, Kerry Fox lo segue compiaciuta ed Eccleston... si adatta, prima di diventare uno degli ultimi "Doctor Who" della famosa serie televisiva. Dunque... andava tutto bene, prima dell'arrivo di Hugo, tenebroso giovanotto con tanti misteri, una valigia e pure un'auto che finirà in un lago.
[+]
Già, maledetta quella valigia che viene, insieme al nuovo inquilino, a cambiare improvvisamente e per sempre i rapporti dei tre amici di Edimburgo dalla vita tutto sommato comoda e spensierata, in quel grosso appartamento che può ospitare anche una batteria. Il film inizia con una divertente sequenza con i tre amici che selezionano in modo alquanto bizzarro i possibili nuovi inquilini, proponendo quesiti esilaranti atti a scoraggiare i più preparati. McGregor è il più cinico e infame, Kerry Fox lo segue compiaciuta ed Eccleston... si adatta, prima di diventare uno degli ultimi "Doctor Who" della famosa serie televisiva. Dunque... andava tutto bene, prima dell'arrivo di Hugo, tenebroso giovanotto con tanti misteri, una valigia e pure un'auto che finirà in un lago. Il fulcro di tutto il film è lo sconvolgimento mentale che viene a crearsi nei tre amici di fronte alla possibilità di venire in possesso di una somma enorme di denaro di cui nessuno conosce la provenienza (Hugo viene trovato cadavere nella propria stanza), anche se è facile immaginare, e i fatti lo dimostreranno, si tratti di un losco affare con persone senza scrupoli che ne reclamano poi il possesso. La musica contribuisce a creare un'atmosfera torbida in quella casa che vede a poco a poco sgretolarsi i rapporti di amicizia e complicità dei tre protagonisti, al punto che ognuno riuscirà a stupire gli altri due in fatto di crudeltà, ingegno, inganno. L'inquieto Eccleston, dapprima il più dubbioso e scettico riguardo alle nuove "incombenze", sempre impeccabile in giacca, cravatta e impermeabile, diventa di fatto il più temibile e cattivo, pronto a tutto pur di tenersi il prezioso "malloppo". Ognuno dei tre deve imparare a non fidarsi più degli altri due e ad escogitare a sua volta un proprio piano per vincere o difendersi. Un gioco al massacro dove vengono meno tutti i propositi che prima erano struttura portante del loro buon vivere quotidiano, divertendosi di tanto in tanto a feste o a bere una birra in un pub, in modo spensierato, allegro, come si conviene a dei giovani trentenni con un buon lavoro. Un quieto vivere interrotto, spezzato, rovinato dal denaro facile che annebbia la mente e la sconvolge, creando dubbi, paure, angosce. Molto bella l'inquadratura ricorrente dall'alto della scala, e straordinario Eccleston quando, a testa in giù, esce dalla botola a "controllare" le mosse dei degli altri due (McGregor e Kerry Fox). Non un film facile, ma ben girato e con tre giovani attori a reggere con successo parti impegnative. - di "Joss" -
[-]
[+] lascia un commento a »[ - ] lascia un commento a »
Questo film dimostra che per realizzare un buon non servono i milioni, non servono le grandi star (anche se nel cast c'è un giovanissimo Ewan McGregor ancora sconosciuto) ma basta una bella storia, delle buone interpretazioni e una regia come si deve. Regia da segnalare per originalità già dai titoli di testa, per l'utilizzo della musica e delle inquadrature, veramente notevoli e soprattutto perfettamente inserite le contesto di quando il film è stato girato: gli anni '90.
"Tre amici, che convivono in un appartamento di Edimburgo, affittano una camera ad un misterioso romanziere che li paga in contanti e lascia trasparire molte poche verità sulla propria identità e sulla propria vita.
[+]
Questo film dimostra che per realizzare un buon non servono i milioni, non servono le grandi star (anche se nel cast c'è un giovanissimo Ewan McGregor ancora sconosciuto) ma basta una bella storia, delle buone interpretazioni e una regia come si deve. Regia da segnalare per originalità già dai titoli di testa, per l'utilizzo della musica e delle inquadrature, veramente notevoli e soprattutto perfettamente inserite le contesto di quando il film è stato girato: gli anni '90.
"Tre amici, che convivono in un appartamento di Edimburgo, affittano una camera ad un misterioso romanziere che li paga in contanti e lascia trasparire molte poche verità sulla propria identità e sulla propria vita. Un giorno trovano questo nuovo coinquilino morto nella propria stanza, apparentemente di overdose di eroina, con sotto il letto una valigia piena di sterline. I tre si sbarazzano del cadavere, facendolo a pezzi, e sotterrandolo in un bosco. Nel frattempo i rapporti tra i tre amici si incrinano. Ad un certo punto, dei criminali, che un tempo erano in combutta col morto, rintracciano in tre amici con l'intenzione di recuperare i soldi, ma vengono uccisi e sepolti analogamente al proprio compare già trapassato. Le cose tra i tre amici peggiorano sempre più..."
Punto di forza del film è certamente la trama un po’ controcorrente sviluppata inizialmente come una commedia ma che via via assume prepotentemente i tratti del noir. Un noir però moderno, che oltre ai suoi elementi classici ci parla dei giovani di una generazione, del loro stile di vita, del loro modo di essere. E ci mostra (con scene peraltro estremamente d'impatto da un punto di vista visivo) fin dove può arrivare lo smarrimento morale di una generazione di fronte al denaro.
Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi nel loro cinismo esasperato e il modo in cui viene resa la loro evoluzione in direzioni talvolta del tutto inaspettate. In questo ovviamente c'è il grande merito anche di una spettacolare sceneggiatura firmata John Hodge, autore che con lo stesso cinismo e con tematiche parimenti shock sfornerà lo script del cult per eccellenza di Boyle: Trainspotting.
[-]
[+] beh........ (di francesco2)[ - ] beh........
[+] lascia un commento a andyflash77 »[ - ] lascia un commento a andyflash77 »
Primo film del promettente regista Danny Boyle (Trainspotting) , è una storia cruda, psicologicamente violenta, condita di umorismo nero, che mostra come l'avidità può prevalere su qualsiasi altro sentimento. I tre protagonisti, fin dalla scena iniziale, non mostrano di essere i più simpatici di questo mondo, mentre prendono in giro qualsiasi persona che gli si presenta per ottenere una delle stanze del loro fantastico attico. Alla fine riescono a sceglierne uno, Hugo, che però dopo neanche un giorno, ritrovano morto nella sua stanza, con una valigetta piena di soldi. Si sbarazzano del corpo e dei criminali in cerca dei soldi, ma poi si creano tensioni tra i tre, fino a sfociare nel drastico finale del film.
[+]
Primo film del promettente regista Danny Boyle (Trainspotting) , è una storia cruda, psicologicamente violenta, condita di umorismo nero, che mostra come l'avidità può prevalere su qualsiasi altro sentimento. I tre protagonisti, fin dalla scena iniziale, non mostrano di essere i più simpatici di questo mondo, mentre prendono in giro qualsiasi persona che gli si presenta per ottenere una delle stanze del loro fantastico attico. Alla fine riescono a sceglierne uno, Hugo, che però dopo neanche un giorno, ritrovano morto nella sua stanza, con una valigetta piena di soldi. Si sbarazzano del corpo e dei criminali in cerca dei soldi, ma poi si creano tensioni tra i tre, fino a sfociare nel drastico finale del film.
La violenza non è quasi mai mostrata, a parte nelle scene dei ciminali e nella bellisima scena finale. Girato con pochi soldi e con attori all'epoca misconosciuti, con un Mcgregor quasi agli esordi. Scritto da John Hodge, che si è ispirato a un suo libro. La regia di Boyle è frenetica e rende bene ogni stato d'animo dei suoi personaggi, che da agnelli, si trasformano in predatori onnivori, capaci di fare di tutto pur di ottenere i propri scopi. Prodotto da Andrew Mcdonald, che produsse anche il successivo Trainspotting. E' un film cupo, a tratti divertente, senza mai perdere di vista le proprie intenzioni. E' peciò, anche uno dei più sorprendenti esordi anni novanta, insieme a "Le iene" di Q. Tarantino.
VOTO: 3 E MEZZO
[-]
[+] lascia un commento a killbillvol2 »[ - ] lascia un commento a killbillvol2 »
Il film dell'esordiente Boyle,salutato come una ventata d'aria nuova nel cinema inglese(ma bisognerebbe dire scozzese ad essere sinceri)non aggiunge certo molto sul tema dell'avidità umana e l'inconsistenza delle amicizie di fronte al denaro.E 17 anni dopo,non può che apparire datato e risaputo.Tuttavia si possono ancora apprezzare la costruzione di personaggi interezzanti,credibili nella loro antipatia e trasformazione in mostri.E lo stile semplice con cui crea un clima di violenza e persecuzione,senza calcare la mano sul grand guignol(ci sono solo le descrizioni dell'eliminazione dei cadaveri,e la violenza esplode solo nel finale).Inoltre già si riconosce quell'umorismo cinico che non risparmia nessuno,predominante in "Trainspotting",e la musica techno martellante già impera.
[+]
Il film dell'esordiente Boyle,salutato come una ventata d'aria nuova nel cinema inglese(ma bisognerebbe dire scozzese ad essere sinceri)non aggiunge certo molto sul tema dell'avidità umana e l'inconsistenza delle amicizie di fronte al denaro.E 17 anni dopo,non può che apparire datato e risaputo.Tuttavia si possono ancora apprezzare la costruzione di personaggi interezzanti,credibili nella loro antipatia e trasformazione in mostri.E lo stile semplice con cui crea un clima di violenza e persecuzione,senza calcare la mano sul grand guignol(ci sono solo le descrizioni dell'eliminazione dei cadaveri,e la violenza esplode solo nel finale).Inoltre già si riconosce quell'umorismo cinico che non risparmia nessuno,predominante in "Trainspotting",e la musica techno martellante già impera.La lezione di Tarantino è evidente:la storia scorre incurante di buchi logici e inverosimiglianze,e la macchina da presa non sta mai ferma privilegiando i punti di vista bizzarri.Carino il colpo di scena finale.
[-]
[+] lascia un commento a dandy »[ - ] lascia un commento a dandy »
Della serie il denaro fa tutto: anche distruggere l’apparente spensieratezza e serenità di tre giovani co-inquilini. Lo sguardo allucinato di Danny Boyle nel suo esordio registico restituisce una storia apparentemente banale che si trasforma in una macchina infernale. Tre inquilini che ne cercano un quarto e che si materializza con un misterioso uomo che si insedia nel loro appartamento e che poco dopo muore di overdose lasciando una valigia piena di soldi sotto il letto. Fine della serenità ed inizio dell’innescarsi delle dinamiche e dei dilemmi su cosa fare di una valigia piena di soldi con un cadavere in casa. Tutti si trasformano, il più eticamente timorato diviene il più coraggioso suo malgrado e fa a pezzi il cadavere, la maledizione si avventa su di lui.
[+]
Della serie il denaro fa tutto: anche distruggere l’apparente spensieratezza e serenità di tre giovani co-inquilini. Lo sguardo allucinato di Danny Boyle nel suo esordio registico restituisce una storia apparentemente banale che si trasforma in una macchina infernale. Tre inquilini che ne cercano un quarto e che si materializza con un misterioso uomo che si insedia nel loro appartamento e che poco dopo muore di overdose lasciando una valigia piena di soldi sotto il letto. Fine della serenità ed inizio dell’innescarsi delle dinamiche e dei dilemmi su cosa fare di una valigia piena di soldi con un cadavere in casa. Tutti si trasformano, il più eticamente timorato diviene il più coraggioso suo malgrado e fa a pezzi il cadavere, la maledizione si avventa su di lui. In un rapido accelerare di conseguenze drammatiche e paranoiche date dalla maledizione di quell’atto sovrumano e di peccati di Hybris come nell’epica classica, ognuno dei tre diviene nemico dell’altro e si appresta un finale da tutti contro tutti per accaparrarsi il denaro, un finale degno sarebbe stato da tragedia greca che non si compie fino in fondo e questo è l’unico appunto che faccio a questo film, ma forse il finale ha una sua logica nell’economia del film che parla dei nostri tempi, tempi dove il denaro ha vinto su tutto, anche sulla tragedia, su una catarsi che non è nemmeno più possibile, su una giustizia divina che se vi fosse stata avrebbe logicamente voluto che i tre si divorassero fra di loro, invece che il più guascone e scaltro (un bravissimo Ewan Mc Gregor), in un finale splatter degno del miglior Tarantino, si accaparrasse tutto il malloppo.
[-]
[+] lascia un commento a howlingfantod »[ - ] lascia un commento a howlingfantod »
Straordinario esordio alla regia nel 1994 di Danny Boyle e del suo sceneggiatore John Hodge con una black comedy il cui soggetto si ispira a Un racconto di Canterbury del 1944 diretto da Michael Powell che a sua volta trae spunto da Il venditore di indulgenze di Geoffrey Chauser. Il film ripropone in chiave cruda e sarcastica uno dei temi preferiti da Hitchcock, ossia lo spazio chiuso di un appartamento come unica location claustrofobica, un surrogato filmico del palcoscenico teatrale che si trasforma in una gabbia senza vie di fuga dove si scontrano le passioni represse di pochi personaggi, come nei due capolavori di Nodo alla gola e Il delitto perfetto. Dopo un inizio divertente in cui tre amici, impersonati magnificamente da Kerry Fox, Evan McGregor ed il meno noto Eccleston, sfogano i loro istinti sadici sottoponendo a goliardici esami alcuni aspiranti coinquilini, il film si evolve dapprima in un thriller con alcune scene grandguignolesche che richiamano alla mente Quei Bravi ragazzi di Scorsese, poi in un dramma psicologico ed infine in uno splatter di sapore tarantiniano.
[+]
Straordinario esordio alla regia nel 1994 di Danny Boyle e del suo sceneggiatore John Hodge con una black comedy il cui soggetto si ispira a Un racconto di Canterbury del 1944 diretto da Michael Powell che a sua volta trae spunto da Il venditore di indulgenze di Geoffrey Chauser. Il film ripropone in chiave cruda e sarcastica uno dei temi preferiti da Hitchcock, ossia lo spazio chiuso di un appartamento come unica location claustrofobica, un surrogato filmico del palcoscenico teatrale che si trasforma in una gabbia senza vie di fuga dove si scontrano le passioni represse di pochi personaggi, come nei due capolavori di Nodo alla gola e Il delitto perfetto. Dopo un inizio divertente in cui tre amici, impersonati magnificamente da Kerry Fox, Evan McGregor ed il meno noto Eccleston, sfogano i loro istinti sadici sottoponendo a goliardici esami alcuni aspiranti coinquilini, il film si evolve dapprima in un thriller con alcune scene grandguignolesche che richiamano alla mente Quei Bravi ragazzi di Scorsese, poi in un dramma psicologico ed infine in uno splatter di sapore tarantiniano. I tre alla fine gettano la maschera del finto perbenismo borghese scoprendosi per quello che sono, ossia bestie feroci, degni rappresentati del genere umano.
[-]
[+] lascia un commento a figliounico »[ - ] lascia un commento a figliounico »
trama avvincente e poco scontata, sorretta da un buon ritmo narrativo e da attori,seppure non conosciutissimi, convincenti.Il finale prende forse troppo la mano al regista che sembra perderne il controllo che caratterizza invece la prima parte del film, quella in cui si presentano i personaggi e inizia a svolgersi la trama.A suo modo intrigante anche se al momento di decollare scade un pò nel banale.
[+] lascia un commento a hall9000 »[ - ] lascia un commento a hall9000 »