Conflitto di classe |
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Un film di Michael Apted.
Con Gene Hackman, Mary Elizabeth Mastrantonio, Donald Moffat, Colin Friels, Fred Dalton Thompson.
continua»
Titolo originale Class Action.
Drammatico,
durata 109 min.
- USA 1991.
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INTERESSANTE
di Luigi ChiericoFeedback: 36961 | altri commenti e recensioni di Luigi Chierico |
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giovedì 19 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una magnifica prova dei due protagonisti Gene Hackman e Mary Elizabeth Mastrantonio, entrambi avvocati,rispettivamente Tuker e Maggie Ward, padre e figlia. Un gioco al massacro scandito dalla civiltà e dal conflitto di interessi. Se si aggiunge anche un conflitto generazionale si gioca al massacro. La sfida che prevarica i rispettivi ruoli in una causa in cui lui è per la parte civile e lei per l’accusato, non è soltanto professionale, ma anche tra padre e figlia. Si amano ma si scontrano alla ricerca di un perduto dialogo ed affetto. Una lotta alla pari alla ricerca di una sopraffazione. Gli interessi sono contrapposti non solo perché tutelano clienti diversi ma perché è una sfida tra padre e figlia, l’uno a tutela della parte lesa, a difesa di principi morali di un passato, l’altra dovendo difendere una grossa società, è condizionata dalla superficialità del modernismo, di coloro che “credono di poter fare tutto quello che vogliono, uccidono distruggono quello che vogliono”. I rapporti tra genitori e figli sono è stato un argomento trattato in tantissimi romanzi , a citarne uno per tutti “Padri e figli” di Ivan S. Turgenev, come in tantissimi film, per es. “Che ora è?”. Non ci si può fare a meno, perché la prima forma della società è la famiglia sana. Tradizionale. Quando vi è incomprensione tra gli uni e gli altri, non c’è carenza d’affetto, ma solo un fatto caratteriale, è dovuto alla personalità di ciascuno di essi, una personalità forte, prepotente, energica, se vogliamo ma che fonda le sue radici nel proprio Io senza intaccare il sentimento nei confronti dei figli o dei genitori. Così tra un’accusa e l’altra senti dire:”Un padre e sua figlia devono dimenticare il loro passato per arrivare alla verità”. Sebbene la trama del film preveda un finale scontato, come altri dello stesso genere, per es. “ Erin Brockovich - Forte come la verità”, un’accusa contro “ chi uccide e distrugge “ per quel che vuole, per i propri interessi, tuttavia è così ben interpretato che vale proprio il caso di andarlo a vedere. Il regista ha il merito di aver diretto egregiamente i due bravi attori, unici veri protagonisti per schierarsi, quali giurati, a favore o contro. chibar22@libero.it
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