Titolo originale | Bus Stop |
Anno | 1956 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Joshua Logan |
Attori | Marilyn Monroe, Arthur O'Connell, Betty Field, Don Murray, Eileen Heckart, Robert Bray Hope Lange, Hans Conried, Max Showalter. |
Tag | Da vedere 1956 |
MYmonetro | 4,01 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 novembre 2009
Un cowboy arriva in città per partecipare a un rodeo, lo accompagna un vecchio amico. In un locale vede cantare Marilyn e cade letteralmente innamorato. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un cowboy arriva in città per partecipare a un rodeo, lo accompagna un vecchio amico. In un locale vede cantare Marilyn e cade letteralmente innamorato. La corteggia alla sua maniera, rude e infantile, e lei ne è spaventata. La mette a viva forza su un torpedone per portarsela al suo ranch. A nulla valgono le prediche del vecchio saggio. Il torpedone si ferma per i rifornimenti e l'autista, che ha assistito alla vicenda, dà una sonora lezione al cowboy, che alla fine si convince che non si può costringere la gente a fare una cosa che non vuole fare. Ma proprio allora la ragazza si rende conto che a suo modo il cowboy le vuole bene e che lei stessa prova qualcosa di particolare. I due, innamoratissimi, salgono sull'autobus per il ranch. Il vecchio amico, a quel punto, preferisce lasciarli soli. Film perfetto, fondamentale nel suo genere, senza contare che è la più completa ed efficace rappresentazione di Marilyn Monroe. In nessun altro film infatti la diva, trentenne, esprimeva meglio se stessa. In Quando la moglie è in vacanza forse era più bella, in A qualcuno piace caldo più brava, ma qui era ironica, attrice vera, e magnetica, e non erano casuali certi riferimenti alla sua vita privata e certe precise battute: "Gli uomini si sono interessati a me da quando avevo tredici anni", dice alla sua amica e sappiamo che per Norma Jean era stato proprio così. Il film è un insieme felice di tanti ingredienti che compongono, appunto, il capolavoro del genere col valore aggiunto della vedibilità perpetua. Anche la voglia matta di "Cherie", la protagonista, di andare a Hollywood e avere successo era semplicemente quella di Marilyn, che aveva avuto successo dolorosamente, arrivando a compromettere tanti equilibri. Autobiografica è anche la paura di essere amata. Per il resto tutto funziona, dall'esordiente Don Murray al bravo caratterista Arthur O'Connell, alla regia del "teatrale" Logan.
FERMATA D'AUTOBUS disponibile in DVD o BluRay |
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"Bus Stop"(1956, di Joshua Logan, da una pièce teatrale di William Inge), ambientato tra le nevi, i rodei(rodeos, alla spagnola), le fermate degli autobus, i locali del Montana, uno degli stati allora più"desolati"degli USA, è un film efficace(la scrittura teatrale di Inge lascia tracce...), è uno dei migliori film di Logan, per la capacità [...] Vai alla recensione »
Fermata d'autobus è l'esempio plateale di come la straordinaria interpretazione di un attore possa risollevare le sorti di un film di per se non proprio memorabile seppur dignitosissimo. In questo caso Marilyn riempie tutta l'opera della sua tenera, lacerante, commovente, ironica, delicata e straziante presenza, servendo al pubblico una prova maiuscola e indimenticabile.
Trovo sopra gi' vari commenti. MI limito a dire che Marylin Monroe di cui questo"Bus Stop"(da duepie'ces teatrali di William Inge, e il drammaturgo ha collaborato alla sceneggiatura, regia di Joshua Logan)del 1956 ha qui messo in opera pienamente quanto appreso all'Actors Sudio, partendo come soubrette non propiro bravissima(ossia interpreta dapprima quel ruolo)e poi si eleva [...] Vai alla recensione »
Questo"Bus Stop"(JOshua Logan, dalla piece tetrale di William Inge dell'anno prima, sceneggeiatura dello stesso Inge e di Geroge Axelrod, 1956)mostra un cowboy ventuenne che, accompagnato da un cowboy piu'maturo, va a un rodeo ma intanto si innamora di una cantante(ma anche entraineuse) da night e vuole sposarla di primo acchito, in maniera molto"prepotente"e supponente. [...] Vai alla recensione »