Il film è un western del 1953 in Technicolor (originalmente girato in 3D) diretto da Gordon Douglas regista esperto, per più di 40 anni tra i più prolifici di Hollywood, versatile in vari generi non raggiunse mai vette eccelse ma realizzò sempre opere di livello decoroso (L'avamposto degli uomini perduti, L'amante di ferro, Tu sei il mio destino, La signora nel cemento). Nel film per la seconda volta appare il c.d. "Urlo di Gugliemo" un grido tragico e potente , usato per la prima volta in Tamburi lontani e poi dopo in vari film (Signore degli anelli; La bella e la bestia, Indiana Jones).
Nel Colorado dopo la guerra civile a Fort Bellows c'è un reparto di cavalleria, il colonnello comandante incarica il tenente Miles Archer (Guy Madison) di ritrovare in un villaggio Cheyenne 2 ragazze rapite 5 anniprima, sono: Jenny (Vera Miles) ed Anne (Helen Westcott), lo accompagnano il loro fratello Johnny (Ron Hagerthy) il sergente Baker (Frank Lovejoy) e una dozzina di soldati lavativi. Le ragazze vengono facilmente liberate ma c'è una sorpresa: Anne non vuole ritornare odia i bianchi ed è in trepida attesa di sposare il capo Falco Tonante, così anche Anne perchè violentata dagli indiani teme il giudizio dei bianchi inoltre vuole proteggere la sorella minore. il gruppo fugge ma inseguito si assottiglia, inoltre Johnny rimane ferito. I superstiti si rifugiano tra le rocce, Anne cerca di fuggire Johnny dà l'allarme Anne gli spara e lo ferisce leggermente ma cade dalle rocce e muore., quello che rimane del gruppo si dirige al Feather River e respingono i pellerossa uccidendo il capo, sono salvati i superstiti dai socccorsi partita dal forte e avvertiti con eroismo dal soldato Morgan (Neville Brand) il più lavativo di tutti; conclusione felice con Archer che sposerà Jennie.
La storia procede velocemente ed è ben congegnata, avvincendo lo spettatore nelle varie sequenze della fuga, tecnicamente è estremamente efficace nei risultati, ad esempio realizzato in 3D si vedono gli oggetti (tomawak, lance, frecce) volare verso lo schermo quasi bucandolo, con un grandioso coinvolgimento dello spettatore, lo scontro finale lungo il fiume è complesso ed è realizzato molto bene. Il tema del film è la problematica del comportamento delle donne bianche rapite e poi dopo anni ritrovate, evento che lascia evidenti cicatrici psicologiche, sarà anche il tema di Sentieri Selvaggi il capolavoro di John Ford e di altri film come La notte dell'agguato. E' evidente che specie quando una ragazza o una bambina rapita è costretta a crescere in un ambiente totalmente diverso si può verificare il suo rifiuto di cambiare la propria esistenza e le abitudini acquisite; nel film Jennie si salva perché più matura aveva sempre cercato di proteggere la sorellina rapita a 10 anni. Punto debole del film è la recitazione di Guy Madison il protagonista, attore mediocre, recita modestamente, validi molti comprimari tra cui emerge Vera Miles brava attrice (Sentieri Selvaggi, Psyco I e II, Il sentiero degli amanti) nonché Frank Lovejoy (Aquile nell'infinito) noto caratterista di Hollywood.
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