Titolo originale | La règle du jeu |
Anno | 1939 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Jean Renoir |
Attori | Jean Renoir, Marcel Dalio, Nora Gregor, Roland Tautain, Gaston Modot, Julien Carette Paulette Dubost, Mila Parély. |
Tag | Da vedere 1939 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,66 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 giugno 2009
In un castello, uomini e donne si danno a giochi erotici. Fra questi c'è un aviatore che si è innamorato della moglie di un aristocratico.
CONSIGLIATO SÌ
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In un castello, uomini e donne si danno a giochi erotici. Fra questi c'è un aviatore che si è innamorato della moglie di un aristocratico. Lui vorrebbe avere con la donna un rapporto serio e sincero, ma la "règle du jeu", la regola del gioco, tollera la relazione sessuale, non l'amore vero. Quando l'aviatore viene ucciso per sbaglio da un guardiacaccia, tutto rientra nella normalità. Amaro apologo, che preannunciava la rovina dell'Europa.
Il celebre aviatore André Jurieux è follemente innamorato dell'affascinante Christine, moglie del marchese Robert de la Cheyniest, il quale nel frattempo ha una relazione clandestina con Geneviève de Marras. Grazie all'intervento del suo fedele amico Octave, André riesce a farsi invitare alla residenza di campagna del marchese in occasione di una battuta di caccia, insieme con altri esponenti dell'alta società. Ispirandosi alla commedia teatrale Les caprices de Marianne di Alfred du Musset, nel 1939 il grande regista francese Jean Renoir ha realizzato La regola del gioco, l'opera più famosa di tutta la sua carriera. Snobbato all'epoca della sua uscita nelle sale e bandito in Francia a causa dell'impietosa descrizione dell'alta società parigina, il film di Renoir è stato riscoperto molti anni dopo grazie ai critici dei Cahiers du cinéma, ed oggi è universalmente considerato come uno dei massimi capolavori della cinematografia mondiale. Tipico esempio di comedy of manners (ovvero la commedia di costume dai risvolti satirici), La regola del gioco ha esercitato una notevole influenza - in termini di stile e di contenuti - su un gran numero di registi; incluso Robert Altman, che nel 2001 ha reso omaggio alla pellicola di Renoir recuperandone ambientazione ed atmosfere per il suo film Gosford Park. L'intreccio narrativo si sviluppa quasi interamente nel corso di un fine settimana trascorso nella lussuosa residenza di campagna del marchese Robert de la Cheyniest (Marcel Dalio) e di sua moglie Christine (Nora Gregor), che hanno invitato un piccolo gruppo di amici e conoscenti per una battuta di caccia alla lepre. Ma dietro alle maniere impeccabili esibite con fin troppa disinvoltura da invitati e padroni di casa si celano in realtà tensioni inespresse e passioni inconfessabili, soffocate da un velo di ipocrisia (la "regola del gioco" del titolo) che neppure la morte riuscirà a sollevare. La critica ad una società cinica e classista - che di lì a breve sarebbe stata spazzata via dalla Seconda Guerra Mondiale - è messa in scena da Renoir con uno sguardo sorprendentemente lucido; questo è reso possibile attraverso una galleria di personaggi traboccanti di umanità, con i quali lo spettatore si ritrova a condividere desideri e sofferenze. Dal punto di vista registico, La regola del gioco ha fatto scuola per il suo uso innovativo della profondità di campo: nella stessa inquadratura compaiono spesso piani narrativi distinti, in modo tale da stimolare continuamente l'attenzione del pubblico. La sceneggiatura di Renoir con Carl Koch, contraddistinta da una levità mozartiana, miscela in maniera superba i toni del melodramma e della farsa; soltanto nel finale il film scivola all'improvviso nella tragedia, a causa di un fatale equivoco provocato da un destino beffardo e crudele. Jean Renoir, anche attore, interpreta il ruolo di Octave, l'amico e confidente dell'aviatore André Jurieux (Roland Toutain), e pronuncia la celebre frase che fa da compendio alla pellicola: "Il tragico della vita è che tutti hanno le loro ragioni".
LA REGOLA DEL GIOCO disponibile in DVD o BluRay |
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Jean Renoir ha sfruttato a modo suo(e con grande abilità)il concetto stesso di"amore"funzionalmente come una grande metafora quasi comica per deridere le miserie dell'alta aristocrazia francese e il suo stile"lucido"e avvincente ricorda,ma solo in parte,le commedie brillanti di Ernst Lubitsch se si esclude un certo velato pessimismo di fondo.
Non andò bene, andò malissimo (la prima avvenne l'8 settembre del 1939, sette giorni dopo l'invasione tedesca sulla Polonia); ad un certo punto venne anche ritirato dalla circolazione. Con lo scoppio della guerra non si sentiva davvero il bisogno di film "disfattisti". Qualche anno dopo il film venne rivalutato e ad oggi è unanimemente considerato un vero e proprio [...] Vai alla recensione »
Ebbe modo di dire Renoir nella sua autobiografia: "La regola del gioco è un film di guerra, benché in tutto il film la guerra non sia mai menzionata". Che talento, quello di Renoir ! La regola del gioco è una tavola imbandita con pietanze leggere ( la storia ) e vino beverino ( la sceneggiatura ) alla quale il registra francese da buon padrone di casa ci fa accomodare [...] Vai alla recensione »
La turbolenta storia sentimentale di un aviatore con la moglie di un amico si intreccia a quella di analoghe vicende sentimentali di personaggi dell'alta borghesia francese nella cornice di una ricca tenuta in cui ha luogo una battuta di caccia. Alla fine di tutte le peripezie ci scapperà anche il morto, ucciso alla stessa maniera di una lepre dal bracconiere.
Un famoso aviatore, recordman, viene invitato come ospite d'eccezione da un suo amico in una tenuta di un ricco marchese, il quale ha sposato la donna che amava. Al fine di far ricongiungere i due nuovamente. E invece durante quella breve vacanza accade di tutto e nascoscono più amori extraconiugali. Un intreccio di storie che però finisce tragicamente.