Fotografías

Film 2007 | Documentario 110 min.

Titolo originaleFotografías
Anno2007
GenereDocumentario
ProduzioneArgentina
Durata110 minuti
Regia diAndrés Di Tella
AttoriAndrés Di Tella .
MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Andrés Di Tella. Un film con Andrés Di Tella. Titolo originale: Fotografías. Genere Documentario - Argentina, 2007, durata 110 minuti. - MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 12 novembre 2012

Dall'Argentina all'India, il regista Andrés Di Tella ricostruisce il passato della madre indù.

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
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Critica
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Cinema
Trailer
Tra l'Argentina e l'India, un lungo e suggestivo racconto alla scoperta delle proprie radici.
Recensione di Luca Volpe
Recensione di Luca Volpe

Partendo da fotografie, diapositive, video amatoriali e oggetti rinvenuti in vecchi bauli, Andrés Di Tella, regista e giornalista argentino, prova a ricostruire la storia di sua madre Kamala, di origine indiana, e a scoprire tutto ciò che non ha potuto, o non ha voluto, apprendere mentre lei era in vita. Ad Andrés risultò sempre molto difficile interrogarla circa il suo passato, e fu solo dopo la morte che, ormai maturo, decise di volerne sapere di più sulle proprie radici.
Videocamera in mano e zaino in spalla, Di Tella inizia la sua indagine incontrando un altro 'indiano d'Argentina', Ramachandra Gowda, figlio adottivo della vedova di Ricardo Güiraldes. In lui trova spunti interessanti, similitudini, ma soprattutto il coraggio di intraprendere il fondamentale viaggio verso l'India. Fondamentale perché è lì, nella terra della madre, che scoprirà chi fosse lei realmente: una principessa ribelle in una sorta di favola Indù.
Di Tella parte con la sua famiglia, in modo da congiungere virtualmente un passato (ancora) sconosciuto con un futuro (ancora) tutto da scoprire. Filma il figlio Rocco, ora seminascosto tra coetanei indiani, ora mentre gioca con una piccola cugina, e indugia sui visi, come a voler rimarcare somiglianze che, in qualche modo, lo obbligavano a quel viaggio, alla conoscenza, al recupero di valori tramandati col sangue ma rimasti a lungo sconosciuti alla memoria. In India conosce parenti mai visti, visita le vecchie proprietà di famiglia e ripercorre virtualmente l'ultimo viaggio della madre, in un Monastero buddista dell'Himalaya. Senza mai fermarsi, straniero tra i familiari, si sposta tra le strade di Madras, riprendendo momenti d'intimità e stralci di conversazioni: testimonianze di una quotidianità che trova improvvisamente in India la sua normalità.
Profondamente radicato nella tradizione e nella cinematografia argentina (vedasi La televisión y yo o Hachazos), Di Tella ritrae con Fotografías una cultura solo apparentemente aliena. Spostandosi tra Patagonia, Buenos Aires e India, gira un lungo documentario biografico, guardando al ramo materno della famiglia ma, in senso più generale, anche all'India, alle differenze culturali e alle condizioni (emotive e sociali) che tali differenze comportano. Attraverso la scoperta di Kamala, però, finisce con l'indagare anche se stesso, il proprio carattere e le proprie angosce. Crea così un autoritratto intimista, in cui non mancano le immagini suggestive, ma da cui lo spettatore rimane però spesso estraneo; è indotto a porsi domande senza ricevere le risposte, e a interrogarsi sul senso di scene che trovano spiegazione solo nei ricordi del regista. Scena dopo scena, si assiste agli spostamenti di Di Tella. Ma quasi mai, di fatto, si ha la sensazione di partecipare emotivamente alla ricerca. Una mancanza che, per certi versi, è da addebitare alla struttura dello stesso documentario, costruito su una lunga serie di sequenze, talvolta slegate tra loro e apparentemente poco utili all'economia generale della storia.
Con Fotografías, Andrés di Tella ripercorre la storia della sua famiglia. Ma impara anche a conoscersi meglio, a guardarsi dentro, a superare le proprie paure. A montaggio concluso, il risultato è un suggestivo reportage di quasi due ore, una sorta di autobiografia. Eppure, nonostante la lunghezza, si ha la sensazione che le immagini più significative siano rimaste fuori dall'inquadratura, non condivise con il pubblico, impresse negli occhi dei protagonisti del viaggio.

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lunedì 12 novembre 2012
 

Andrés Di Tella, regista e giornalista argentino, percorre un viaggio spirituale, tentando di ricostruire la storia di sua madre Kamala, di origine indiana, e, allo stesso tempo, guardando dentro se stesso per cercare di fare il punto sulla sua vita.

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