Gli infedeli

Film 2012 | Commedia, V.M. 14 109 min.

Regia di Emmanuelle Bercot, Fred Cavayé, Alexandre Courtes, Jean Dujardin, Michel Hazanavicius, Eric Lartigau, Gilles Lellouche. Un film con Jean Dujardin, Guillaume Canet, Alexandra Lamy, Mathilda May, Gilles Lellouche. Cast completo Titolo originale: Les infidèles. Genere Commedia, - Francia, 2012, durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 4 maggio 2012 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,24 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 20 dicembre 2016

Jean Dujardin, acclamato a Cannes come Miglior Attore per The Artist, torna nelle vesti di sceneggiatore e regista per un film a episodi sull'infedeltà. In Italia al Box Office Gli infedeli ha incassato 381 mila euro .

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Consigliato nì!
2,24/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,23
PUBBLICO 2,48
CONSIGLIATO NÌ
Dujardin vuol fare Gassman ma il film è esile e ripetitivo.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 3 maggio 2012
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 3 maggio 2012

Fred e Greg, Olivier e Nicolas, Bernard, François, Laurent e Antoine, Eric e James sono le tante maschere dietro le quali si muovono Jean Dujardin e Gilles Lellouche in "sei piccoli film" sull'infedeltà degli uomini.
Voluta dall'attore dell'anno con la complicità del collega, amico di lunga data, questa carrellata di variazioni sul tema guarda compiacente al cinema italiano ad episodi di Dino Risi e contemporanei, ma questa volta non è tanto la formula a sketch ad aver passato la data di scadenza quanto il narcisismo dei due interpreti e sceneggiatori. Tanto più che la varietà proposta non è tale da far sgranare gli occhi, al contrario: alla molteplicità di situazioni fa da freno un deprimente denominatore comune per cui, alla fine dei conti, tanto i machi alla ricerca esplicita di avventure extraconiugali quanto i sedotti serialmente quasi contro la loro volontà, rispondono a un archetipo di teneri perdenti, tristi, soli o al limite accompagnati tra loro, spesso più oggetti - nelle mani di una ragazzina che gioca a fare la femme fatale o di una dipendenza che non trova cura - che non soggetti di una scelta consapevole o gestibile.
Se serve a poco il camaleontismo sfrenato dei due protagonisti per uscire dal tunnel della loro sovraesposizione forzata, conforta, invece, l'alternanza dei registi e dei registri e la presenza di un paio di volti noti disposti a prendersi dichiaratamente poco sul serio in nome della commedia di costume, come quelli di Guillame Canet e Sandrine Kimberlain.
Passandoli in rassegna, dunque, si osserva come il "Prologo" di Cavayé abbia il pregio di tentare di imporre, attorno a un copione sbagliato e logorroico, uno spettacolo controverso, appositamente disturbante, letteralmente "discutibile", ma anche come nessuno dei registi che seguono colga la palla, lasciando il suo appello senza ascolto. Gli episodi firmati Alexandre Courtès, invece, pur nel loro essere i più grevi, non ricorrono se non altro a nessuna filosofica foglia di fico e scelgono di presentarsi "nudi", lasciando che siano l'inquadratura e una battuta di dialogo a illuminare il lato ironico o grottesco della scena: ma sono francobolli e finiscono in barzelletta. Il risultato migliore - soltanto nel contesto di riferimento - è forse "Gli infedeli anonimi", dove Courtès ha più tempo a disposizione e dove la centralità di una figura femminile adulta (la Kimberlain, appunto) offre per la prima e unica volta una visuale diversa sui fatti: la donna resta sfortunatamente portatrice di un'istanza tesa a castrare l'esuberanza maschile ma se non altro con leggerezza e con sofferta partecipazione. Hazanavicious ("La coscienza pulita") e Lartigau ("Lolita") sono prolissi e scolastici, mentre la Bercot ("La domanda") e la coppia Dujardin-Lellouche ("Las Vegas") si contendono il primato del peggiore.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 1 giugno 2012
francesca meneghetti

Questo non è il classico film che si dimentica per la sua inconsistenza dopo pochi giorni, od ore. Questo è un film che si ricorda esattamente per lo stesso motivo. Si aggiunge l'amara constatazione che individui talentuosi, come Dujardin e Hazavinicius, cui si deve un gioiellino come The artist, possano inciampare in modo così banale, probabilmente solo per ragioni di cassetta. E& [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 settembre 2012
ultimoboyscout

Primi cinque minuti che promettono bene, poi non è che rallenta, si ferma del tutto, crolla impietosamente diventando un film scombinato, stupido e senza il benchè minimo filo logico. E tra i due protagonisti, l'artista Dujardin e Lellouche, non c'è affatto empatia ne feeling. I trionfi di "The artist" e "Quasi amici" stanno facendo da traino per pellicole [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 giugno 2012
Sypnos

Per "Gli Infedeli" è difficile parlare di film. Più che altro, è un insieme di cortometraggi. Una commedia spassosa e trasgressiva su uno dei temi più scottanti del matrimonio (quando c'è).  Dujardin e Lellouche sono perfetti per le parti dei due amici, pronti a mettere le corna a mogli e fidanzate e divertirsi insieme.

domenica 6 maggio 2012
Filippo Catani

Al centro del film c'è il tema dell'infedeltà che viene sviluppato da diversi registi in diversi episodi a seconda di diverse sfaccettature ora decisamente comiche ora più drammatiche. Una buona commedia francese anche se ovviamente in questa stagione ci siamo abituati molto meglio con The Artist e Quasi Amici su tutti ma anche il buon Il mio peggiore incubo.

sabato 12 maggio 2012
Alexis 80

Perchè dare 4 stelle ad un film che alla fine ti lascia un senso di sgradevolezza, di eccessiva grettezza, di impietoso cinismo, di zero delicatezza e leggerezza, con punti che toccano decisamente la volgarità? La prima stella la si dà a tutti i film, per brutti che siano. La seconda per Jean Dujardin, strepitoso interprete di "The Artist", che qua conferma le sue [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 maggio 2012
super-partes

Qualche critico un po' bigotto ha attaccato questo film, alcuni addirittura ne sono rimasti scandalizzati. Ma siamo davvero una società così puritana? In realtà si tratta di un film ben scritto e ben diretto. Le parti più spinte sono una voluta parodia dei film di combricola maschile alla Notte da Leoni, e sono solo delle piccole parentesi tra episodi che raggiungono anche una forte connotazione drammatica. [...] Vai alla recensione »

domenica 6 maggio 2012
renato volpone

Nell'autoincensare se stessi Jean Dujardin e Gilles Lellouche infliggono un colpo mortale al cinema francese. In sei episodi raccontano le prodezze erotiche del maschio gallico, di cui sono le icone, purtroppo esaltandone luoghi comuni e banalità. La leggerezza e intelligenza della commedia e della satira francese si perdono, anche con l'aiuto di un pessimo doppiaggio, in questi racconti [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 maggio 2012
Flyanto

Film diviso in otto episodi (più un prologo ed un epilogo) in cui vengono descritti i tradimenti che avvengono all'interno delle coppie. Estremamente banale, non si dice nulla di nuovo e i due protagonisti principali vorrebbero riproporre la coppia già collaudata (e senza alcun dubbio più riuscita) formata da Vittorio Gassman ed Ugo Tognazzi. Il tema del tradimento (seriale) viene trattato inoltre [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 ottobre 2012
lia_manelli

A mio parere, il cinema francese ci ha regalato delle commedie fini, eleganti e che ti lasciano il sorriso dall'inizio alla fine. (Il missionario credo che sia l'esempio recente che più mi ha colpito). E in generale lo apprezzo molto, anche per altri generi. Beh, Gli Infedeli non si può neanche classificare come tale. Più che una commedia mi sembra uno dei classici film [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 luglio 2012
RDN75

Un film ad episodi che vuole dare un quadro quasi manualistico del mondo della infedeltà coniugale, mettendo in scena le più frequenti situazioni di infedeltà e del mondo che circonda tale realta. Questo ritorno al cinema francese da esportare come blookbuster è fallito, non serve neanche aver scelto come protagonista attore acclamato per "The Artist".

lunedì 12 maggio 2014
stefano bruzzone

 Nonostante la bravura e la simpatia dei due protagonisti, il film è veramente poca roba. Una serie di mini episodi sull'infedeltà mascolina piuttosto ripetitivi e non tutti proprio divertenti. Una commedia evitabile. Voto: 5,5

martedì 4 febbraio 2014
Barolo

Film incocludente,il tema dell'infedeltà, che fa da "fil-rouge"a tutte le storie, è trattato con superficialità e incompletezza.Non si capisce se vuole essere un film comico,ma non fa ridere o qualcosa per far riflettere, ma non ti viene proprio.Gli attori sarebbero anche bravi, ma la sceneggiatura è mediocre,le situazioni banali.

mercoledì 30 maggio 2012
derriev

Il film si rivela una raccolta di vicende, sette episodi firmati da altrettanti registi, di maschi accecati dalla voglia di sesso con la costante del tradimento, ognuno dei protagonisti è infatti sempre sposato e da qui il titolo programmatico. Però la capacità di "scrittura è mediocre": nonostante la varietà di registri, si va dal drammatico alla farsa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 maggio 2012
Daria75

direi evoluzione e pentimento

lunedì 22 ottobre 2012
Cenox

Questo film francese non merita più di due stelle e mezzo perchè pur quanto io non apprezzi i film ad episodi, Questo ha inoltre delle pecche non da poco: 1) il fatto che sia ad episodi lo si capisce dagli stacchi di buio e dal fatto che i personaggi (pur con gli stessi due protagonisti) cambiano di volta in volta, ma sarebbe stato più utile e chiaro mettere dei titoli ad ogni [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 maggio 2012
pressa catozzo

Cinico quel tanto che basta per renderlo credibile. Difficile riconoscere le nostre colpe specialmente se ci si sente allo specchio. Ottima opera a episodi con fotografia recitazione montaggio. Un iccolo appunto , il doppiaggio un poco scadente.

sabato 12 maggio 2012
Mr cinefilo

film a episodi, alcuni disturbanti, alcuni molto divertenti, altri inutilmente lunghi e seri. il migliore senza dubbio quello del gruppo in fedeli anonimi. pieno di errori, ma comunque sufficiente.

lunedì 7 maggio 2012
donni romani

La scelta coraggiosa dei due colleghi e amici Jean Dujardine e Gilles Lellouche (sceneggiatori e registi), di proporre un film ad episodi, genere caduto in disgrazia dopo i fasti delle commedie italiane Anni Sessanta, non corrisponde affatto, purtroppo, ad altrettanto coraggio nelle sceneggiature e nella scelta del tema. Perchè esplorare l'universo maschile più stereotipato [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 maggio 2012
melania

film mediocre,oserei dire insulso.....sconsigliato!

lunedì 7 maggio 2012
depalma

"Sei piccoli film" che sembrano sessanta tanto sono noiosi e ripetitivi. Visione ridicola del maschio sempre a caccia di donne per poi rientrare sempre nei canoni familiari. Donne sempre pronte a tradire a loro volta e ad aspettare i mariti al rientro dalle scappatele...della serie cornute e contente. Finale con tocco di omofobia. Pessimo, ridicolo, inguardabile, offensivo.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Vincenzo Cerami
Il Sole-24 Ore

Gli infedeli è un film a episodi, atteso soprattutto perché recitato da Jean Dujardin, grande protagonista del film premio Oscar The Artist. Il suo personaggio è affiancato da un bravo Gilles Lellouche, altro ragazzone robustoso e forte, che ha con lui un intenso quanto ambiguo rapporto di amicizia virile. Si tratta di un’antologia di piccoli, patetici ritratti maschili, di cinquantenni sciatti e infoiati, [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Dopo le tante sberle che i francesi ci hanno rifilato al box office — buon ultimo, Quasi amici — possiamo prenderci la rivincita, e ringraziare Jean Dujardin & Gilles Lellouche, i fautori de Gli infedeli, film a episodi con regia collettiva— con loro, Bercot, Cavayé, Courtès, Hazanavicius e Lartigau — e cast assortito — c’è anche Guillaume Canet pettinato da pupazzo e la moglie di Dujardin, Alexandra [...] Vai alla recensione »

Natalino Bruzzone
Il Secolo XIX

Lo sport preferito dall’uomo? L’adulterio. Anche se in tempo di crisi qualcuno lamenta, forse per trauma da recessione, una certa calata del desiderio, il maschio si conferma sporcaccione e traditore. Un malato di copula, ossessivo, trasgressivo e compulsivo. Questa è la diagnosi di “Gli infedeli”, da oggi nelle sale, che riporta sullo schermo la coppia da Oscar, davanti e dietro la macchina da presa, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Dopo il successo internazionale di “The Artist”, il fflm francese vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero, Jean Dujardin che, interpretandolo, era già stato premiato al Festival di Cannes come migliore attore, ha pensato, come tanti ormai, di diventare regista. Si è rivolto al suo amico Gilles Lellouche, anche lui, in Francia, attore noto e, insieme, si sono scritti il film a episodi di [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Parbleu. Se anche i francesi iniziano a sbagliare i film, dove andremo a finire? Dopo averli (giustamente) esaltati per la qualità sempre molto elevata delle loro pellicole come, ad esempio, il recentissimo Quasi amici, ecco che arriva una commedia che li riporta sulla terra. Come suggerisce il titolo, tutto ruota intorno al tema dell’infedeltà maschile (e relative conseguenze), riletto attraverso [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

In Francia hanno sempre promosso la commedia all’italiana, ma in «Gli infedeli» l’ammirazione diventa imitazione sia pure up-to-date. Infatti, i sette registi che firmano altrettanti episodi ruotanti attorno all’eterno leitmotiv dell’infedeltà coniugale mascolina sembra che vi portino come in processione le icone di Monicelli, Salce, Tognazzi, Gassman, Comencini e soprattutto il grande Dino Risi con [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Sei episodi, tre intermezzi, sette registi (fra cui una donna), cinque sceneggiatori. Due dei quali - Jean Dujardin e Gilles Lellouche - sono anche i protagonisti delle storie principali, i registi del finale e soprattutto gli ispiratori dell’intera operazione. Che esplora il tema inesauribile dell’infedeltà maschile (e della complicità maschile, per molti versi sua sorella minore) moltiplicando i [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Strutturato a episodi girati da diversi cineasti, nessuno dei quali firma la sceneggiatura, Gli infedeli rischiava di risultare una pellicola disomogenea. Ma gli attori Jean Dujardin (Oscar per The Artist ) e Gilles Lellouche che il film l’hanno progettato, scritto e interpretato, ritagliandosi anche la regia del capitolo finale, si sono dimostrati un felice collante.

Thomas Sotinel
Le Monde

Non c’è da stupirsi della natura ingannevole di questo film sull’incostanza maschile. Realizzato sotto l’egida della coppia di star Jean Dujardin e Gilles Lellouche (produttori, autori e protagonisti) con alcuni registi provenienti da esperienze diverse, si presenta come una commedia maliziosa e spaccona. Ma è un prodotto più complesso e rischia di spiazzare il pubblico.

Paola Casella
Europa

Dichiaratamente ispirato a I mostri e alle commedie italiane a episodi degli anni ’60-’70, questo film scritto dai suoi due interpreti principali e diretto da sette registi diversi, fra cui Dujardin e Lellouche, Gli infedeli dimostra che i francesi, cimentandosi con il genere, ci stanno dando una pista sul nostro stesso terreno. Non che Dujardin-Lellouche abbiano la sagacia e la capacità artistica [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dopo anni di quasi latitanza dai nostri schermi, il cinema francese conosce un rilancio; accelerato, ultimamente, dal successo agli Oscar di The artist. E proprio l’attore che ha ricevuto la statuetta per quel film, Jean Dujardin, è promotore e anima di questa commedia a episodi, tra i cui realizzatori (ben sette) figura anche il regista Michel Hazanavicius, altro Oscar per The artist.

NEWS
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venerdì 4 maggio 2012
Tirza Bonifazi

Mentre nello stato di Oaxaca, in Messico, si celebrava il genere documentario con l'ultima tappa del festival itinerante Ambulante, che ha dato ampio spazio al documusicale con una sezione chiamata Sonidero, in Italia il lunedì usciva su MYMOVIESLIVE! [...]

GALLERY
mercoledì 2 maggio 2012
 

Sette registi per raccontare l’infedeltà maschile e le sue numerose declinazioni. Da Fred Cavayé a Michel Hazanavicius, passando per Gilles Lellouche e Jean Dujardin, protagonisti del film. "L'idea di un film a episodi – afferma Dujardin – è un formato [...]

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