Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA, Germania |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Werner Herzog |
Attori | Willem Dafoe, Michael Shannon (II), Chloë Sevigny, Brad Dourif, Loretta Devine Michael Peña, Udo Kier, Grace Zabriskie, Irma P. Hall, Gabriel Pimentel, Stefan Cap, Julius Morck, Noel Arthur, Jenn Liu, James C. Burns, Candice Coke, Braden Lynch, Brian Sounalath, James Lacey. |
Uscita | venerdì 10 settembre 2010 |
Distribuzione | One Movie |
MYmonetro | 2,77 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 settembre 2010
In Italia al Box Office My Son, My Son, What Have Ye Done ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 48,9 mila euro e 7,6 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Il detective Havenhurst viene chiamato sulla scena di un crimine. Una donna anziana è stata infilzata con una spada orientale in una casa vicina alla sua abitazione. I sospetti non possono che cadere sul figlio di lei, Brad, che, armato di fucile, afferma di avere con sé due ostaggi. Attraverso le ricostruzioni della fidanzata e di un regista teatrale emerge progressivamente la psicologia del giovane.
Secondo film in Concorso di Werner Herzog a Venezia 66. Due film dello stesso autore nella stessa competizione sono già di per sé un fatto anomalo. Se poi si aggiunge che si tratta del connubio tra Herzog e Lynch che produce il film la cosa si fa ancor più degna di attenzione.
Poteva sembrare un'unione contro natura quella tra i due e invece il regista del confronto con il limite e analista acuto del suo possibile superamento si trova assolutamente a suo agio nelle atmosfere lynchiane così apparentemente astratte e invece così radicalmente reali.
In Brad c'è l'Herzog esploratore della sopravvivenza possibile in condizioni estreme che si ritrae all'ultimo momento salvato/perseguitato da un'ossessione religiosa che finisce con il permeare tutta la sua personalità e che gli altri qualificano sbrigativamente come 'depressione'. Brad ha una madre castratrice (splendidamente interpretata dalla lynchiana Grace Zabriskie) dal cui dominio assoluto non riesce a staccarlo neanche il rapporto con la fidanzata. Al giovane non resta che trovare nel suo rapporto con un Dio interiore e nella catarsi della messa in scena di Eschilo la 'forza' per fare ciò di cui la madre gli chiederà conto con le sue ultime parole.
È un film complesso quello di Herzog in cui, ispirandosi a un delitto realmente accaduto, sembra che si tracci una linea di confine tra la 'razionalità' (chi sta fuori della casa) e la 'follia' di Brad. Ma non è così. Il ragazzo con i suoi fenicotteri rosa ("aquile drag queen" come lui li definisce) cerca di proteggersi da un mondo di cui ha perso le coordinate e in cui un pallone da basket resta in attesa di un bambino di talento che lo trovi per poter dare un significato di libertà alla parola figlio.
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La debolezza interiore di Brad, ragazzo confuso alla ricerca di sè stesso e certezze alle quali appigliare la propria esistenza, condita dal contesto non equilibrato guidato dalla madre ossessiva, portano il giovane a compiere l'omicidio della stessa. Il detective Havenhurst si trova, quindi, sulla scena del delitto ad analizzare freddamente la situazione, con l'unico obiettivo di salvare [...] Vai alla recensione »
Un detective della omicidi navigato e il suo compare da telefilm arrivano sulla scena di un crimine in cui un'anziana signora che prendeva il tè è stata uccisa con una spada. L'omicida è il figlio, Brad, che, non fermato dal detective Havenhurst che lo ignora fuori dalla scena del crimine, si barrica in casa con due ostaggi.
il film, che si ispira a una vicenda reale, racconta la storia del giovane Brad, attore dilettante, che dopo aver trafitto la madre con una spada orientale, uccidendola, si barrica nella sua casa di San Diego con due ostaggi, tenendo fino al momento della sua inevitabile resa, in stato di allerta la polizia speciale, armata fino ai denti. La locandina del film precisa, però, che ” il mistero non è [...] Vai alla recensione »
un giovane uomo con due fenicotteri e con una personalità schizoide, figlio di una donna seriamente danneggiata dall'abuso di lsd(mia deduzione), esce completamente di testa dopo essersi recato a non fare canoa in Perù: il tizio ha una ragazza, evidentemente volta al martirio, e uno zio bifolco che alleva struzzi e che , furbo come una lince, gli consegna una spada.
Prodotto da David Lynch,il film e' diretto da Werner Herzog (fitzcarraldo,Grizzly man)che dopo il successod el cattivo tenente ,si cimenta in una storia oscura e viscerale.Un ragazzo di nome Brad,recita in un testo di tragedia greca ,ci si immedesima talmente da uccidere la madre come accade nel testo teatrale.Ma in realta' quale e' la causa? perche' un viaggio nel sud america [...] Vai alla recensione »
Ispirato ad un fatto realmente accaduto nel '79 a tale Mark Yavorsky.Herzog illustra un viaggio nella provincia americana profonda,che sembra fare il verso a "L'enigma di Kaspar Kauser",di cui Brad sembra una sorta di fratello.Gli echi lontani della cultura classica si perdono tra villette e fenicotteri rosa,e nel mondo odierno la diversità non salva nemmeno più [...] Vai alla recensione »
Dal connubio di due grandi artisti del cinema esce fuori un film scialbo e superficiale. Eppure le carte in regola per un buon risultato c'erano tutte: tragedia greca, gusto per il grottesco, bravi attori...eppure la storia viene sviluppata senza una vera analisi psicologica del protagonista, puntando tutto sulle cifre dell'assurdo e dell'incomprensibile.
Se Herzog vuole dei momenti di sospensione nel suo film, semplicemente dice agli attori di stare fermi; se il protagonista ha bisogno di una macchina del tempo, se ha voglia di rallentare e bloccarne il corso, compie dei passi lenti scendendo i gradini di una scala mobile che va in direzione opposta, rimanendo quindi immobile. My Son, My Son, What Have Ye Done rappresenta ed esprime tutto nel modo [...] Vai alla recensione »
Ritmo sonnolento, involuto, compiaciuto al servizio di una storia paranoica che non convince. Tutto merito del solito Herzog alle prese con la propria psiche che, chissà., vorrebbe malata. Tesi di fondo assai complessa e soltanto accennata, quindi confezionata con ricami gotici alquanto grossolani. Psicanalisi da quattro soldi, forse ispirata da uno svogliato Lynch, notoriamente pericolo quando [...] Vai alla recensione »
Un film che non credevamo sarebbe mai stato creato: David Lynch qui produttore e Werner Herzog, registi opposti per stile, il primo impressiona sulla pellicola l'nterpretazione dei sogni, il secondo descrive invece il rapporto tra l'uomo e la natura riescono a creare un connubio meraviglioso e trascendentale. Un poliziotto si reca in un luogo del delitto, il colpevole ,Brad, si nasconde tra [...] Vai alla recensione »
Sbandierare David Lynch in apertura non basta. E leggere di critici che richiamano Nietsche mi fa solo sogghignare. Bisogna guardarlo senza sudditanze e senza pensare ai cult actors come Defoe etc per capire che questo film non turba, non scava, non sconvolge nè rivela. Uno scherzo più che altro, una presa in giro e un esperimento girato con solide basi da "maestro" ma che lascia piuttosto delusi e [...] Vai alla recensione »
Chi è più pazzo?Il protagonista o chi ha scritto e diretto il film?Non mancano spunti interessanti ma il risultato finale lascia un pò a desiderare.
Per nulla coinvolgente, l'ho trovato triste, vuoto e fastidioso.
Mi spiace per quelli che l'hanno esaltato a capolavoro, ma io sono tra quelli che in questo film non ci vede un bel nulla. Io non vedo altro che un tipo andato fuori di testa. Una morosa che continuava a stare con lui anche dopo evidenti cenni di squilibrio mentale! Trama nulla, sentimenti nulli, emozioni nulli.
Una casa assediata dalla polizia, un folle che ha trafitto con la spada sua madre (Michael Shannon, il figlio pazzo di Revolutionary Road). E una serie di flashback che seguono, senza chiarirla, la sua discesa nella follia. My Son, My Son what Have Ye Done fonde in un puzzle inquietante le due anime di Herzog: il cineasta che trasfigura la realtà in allucinazione (è una storia vera) e il regista che [...] Vai alla recensione »
With filmmaker Werner Herzog ("Fitzcarraldo," "Grizzly Man," "Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans") at the helm and David Lynch as an executive producer, it's no surprise that "My Son, My Son, What Have Ye Done" is such an eccentric, often dreamlike concoction. What is unexpected, however, is that the film manages to be flat and uninteresting, despite the juicy (or, at the very least, lurid) true [...] Vai alla recensione »
At one point — actually, at a number of points — while watching Werner Herzog’s “My Son, My Son, What Have Ye Done” you might be tempted to murmur, “My Werner, My Werner, What Have Ye Done.” The question seems reasonable, all things considered, particularly given that some of these things include buggy eyes, galloping ostriches, a samurai sword, a mariachi band, a pair of live flamingos named MacDougal [...] Vai alla recensione »