Stay - Nel labirinto della mente

Film 2005 | Thriller 99 min.

Regia di Marc Forster. Un film Da vedere 2005 con Ewan McGregor, Ryan Gosling, Naomi Watts, Janeane Garofalo, Bob Hoskins, Elizabeth Reaser. Cast completo Genere Thriller - USA, 2005, durata 99 minuti. Uscita cinema venerdì 3 marzo 2006 - MYmonetro 2,65 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 giugno 2010

Henry, uno studente di storia dell'arte, dichiara al suo psichiatra di volersi suicidare al compimento dei 21 anni. Il cinema di Forster materializza i sogni, li rende palpabili al punto da confondere e fondere realtà e mondo onirico. In Italia al Box Office Stay - Nel labirinto della mente ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 289 mila euro e 138 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,65/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 1,88
PUBBLICO 3,08
CONSIGLIATO NÌ
Una regia che riesce a utilizzare con misura gli effetti speciali, sempre al "servizio" del racconto e dei suoi protagonisti.
Recensione di Luisa Ceretto
Recensione di Luisa Ceretto

Il cinema di Marc Forster materializza i sogni, li rende palpabili al punto da confondere realtà e mondo onirico, come se, così facendo, avesse trovato una via di fuga per sfuggire o almeno per rimandare il passaggio "al di là dello specchio". In Finding Neverland i personaggi riuscivano a trovarla, rifugiandosi in un mondo fiabesco, in Stay, invece, si cimentano in un percorso a ritroso, in una "mise en abime" che trascina lo spettatore in un vortice narrativo e visivo che si conclude e risolve soltanto nel finale.
Henry, uno studente di storia dell'arte, è un nuovo paziente per lo psichiatra Sam Foster. Divorato dai sensi di colpa, dichiara di volersi suicidare al compimento dei 21 anni. Nell'avvicinarsi e tentare di comprendere le ragioni di tale gesto, Sam rischia di perdersi in una New York tentacolare e menzognera; lo scenario urbano è parte integrante del complesso puzzle che costruisce la vicenda. Alla coppia Johnny Depp e Kate Winslet del penultimo film, il regista ha sostituito Ewan Mac Gregor e Ryan Gosling, rispettivamente Sam e Henry, affiancati da Naomi Watts, nei panni della compagna del dottore. Una regia che riesce ad utilizzare con misura gli effetti speciali, sempre al "servizio" del racconto e dei suoi protagonisti e che riconferma il talento di Marc Forster.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 2 giugno 2013
osteriacinematografo

Nel turbolento incipit del film un’auto si ribalta ripetutamente nella notte: la camera stacca e si posa sul volto disorientato di un ragazzo,seduto in terra nei pressi dell’incidente. Ritroviamo Henry Letham alla luce del giorno,alle prese con lo psichiatra Sam Foster. Henry -studente di storia dell'arte- soffre di allucinazioni e di un senso di colpa per la morte dei genitori,profondo a tal punto [...] Vai alla recensione »

martedì 1 maggio 2012
matteodimaria

Il ventenne Henry Letham (Ryan Goslin), ossessionato dalla morte dei suoi genitori, confessa allo psichatra Sam Foster (Ewan Mc Gregor) la sua intenzione di suicidarsi. Il giovane dottore newyorkese cercherà di dissuaderlo, facendosi coinvolgere sempre di più nel mondo nevrotico del giovane paziente in preda alle allucinazioni. Partendo da una sceneggiatura intrigante e con l'aiuto [...] Vai alla recensione »

martedì 2 novembre 2010
cronix1981

La mente. Questo oggetto misterioso. Studiato da sempre per comprenderne i segreti più nascosti. Ma mai capito a fondo. La morte. Drammatica. Imprevedibile. Ingiusta. Implacabile. Inevitabile. Sono forse tra i misteri maggiormente studiati dalla scienza, dalla filosofia e dalle arti umane in genere. Chiedersi come può comportarsi la mente di fronte alla morte, in quegli istanti prima [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 febbraio 2010
paride86

Un film confuso e incoerente che trova i suoi pregi migliori nelle scenografie e nelle interpretazioni. Il principale difetto è la regia da videoclip che non lascia allo spettatore il tempo di entrare nella storia o nella singola scena, eliminando così ogni parvenza di suspense. "Stay" è un film che non vuole raccontare qualcosa, piuttosto mira a confondere lo spettatore, cercando di inebriarlo con [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 luglio 2012
trimegisto85

Un film in cui Forster ci trasmette un crescendo di emozioni fino al momento della comprensione; seguire le vicendi di Henry, il giovane protagonista, è un'esperienza conoscitiva: con piccoli squarci di luce, una dopo l'altra, si aprono le porte che portano alla rivelazione del finale. E'il coniglio bianco, quello da seguire in quel suo labirinto oscuro che è la mente.

giovedì 2 gennaio 2014
Maryquattro

protagonisti all'altezza del ruolo, buonissima interpretazione

venerdì 20 agosto 2010
lavil78

Come al solito ci dovrebbere stare i mezzi per la votazione, in ogni caso propendo più per tre stelle che due. Un film che va visto secondo me, non che sia un film eccezionale però secondo me originale perlmeno per lo spunto iniziale che poi sarebbe quello finale, anche se ce ne sono ormai molti di film che giocano con le confusione della mente dei protagonisti.

giovedì 12 marzo 2015
kondor17

Ottima e sintetica la recensione di Luisa Ceretto. Non sapevo cosa volesse dire "mise en abyme" (o "abime" come scrive lei) e in effetti questo film è proprio un sogno nel sogno. Grazie per il nuovo termine. Nel percorso ad ostacoli in cui si cimenta il grande Marc Forster - perchè tutto il film è una vera propria sfida con se stessi - l'interpretazione [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 aprile 2011
ESPO8

sabato 19 luglio 2014
Inesperto

Thriller psicologico. S'intuisce sùbito che qualcosa non va, ma tirando ad indovinare si sbaglia. La trama è lenta e sembra costruita al solo fine d'essere svelata al termine; quasi fosse stato pensato prima il finale, per poi adattargli l'intero film. Tutto ciò che sembra coperto da un velo d'incertezza viene alla luce nelle ultime scene: finale incongruente, perch&egra [...] Vai alla recensione »

martedì 29 aprile 2014
toty bottalla

Anche senza emozionare tantissimo, è una storia (già simile ad altre) raccontata bene puntando sul consolidato: come andrà a finire? che funziona sempre, il film, che è ben recitato, risulta lento e scarico di suspense minima, il finale non ci spiazza, a quel punto: tutto è possibile. Saluti.

domenica 23 settembre 2012
Melina86

Uno di quei film che non riesci a capire fino alla fine..non uno dei classici scontati che anticipi le mosse degli attori.un thriller psicologico ben fatto.

venerdì 9 ottobre 2009
dian71cinema

IL FILM E' BEN DIRETTO E SOPRATTUTTO BEN INTERPRETATO DAI TRE PROTAGONISTI MC GREGOR LA WATTS E SOPRATTUTTO UN RYAN GOSLING A PROPRIO AGIO NEL SORPRENDENTE RUOLO.. (LO RICORDATE CON SANDRA BULLOCK?).. MONTAGGIO CON PICCOLI "DOSSI" VOLUTI (MA NON APPREZZABILI) LA STORIA APPARENTEMENTE SENSA SENSO ACQUISISCE UN SENSO SOLTANTO NELLA SCENA FINALE. E' UN FILM QUESTO QUINDI CHE PUO' SUSCITARE DIFFERENTI [...] Vai alla recensione »

martedì 9 giugno 2009
Lapingra

Questo film andrebbe visto solo per Ivan e il tipo psicopatico...rari esempi di bellezza.

Frasi
Il brutto è più bello del bello perchè il brutto rispecchia ciò che è reale
Una frase di Henry Letham (Ryan Gosling)
dal film Stay - Nel labirinto della mente
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Il dottor Sam Foster, medico psichiatra, è ossessionato. Gli è capitato tra capo e collo un paziente inquietante, ereditato da una collega in malattia. Un paziente che gli ha annunciato l'intenzione di suicidarsi entro il suo ventunesimo compleanno. Si tratta di tre giorni. E la vita del medico è sconvolta. Oltretutto succedono fatti inspiegabili, coincidenze incredibili.

Andrea Silenzi
XL

Che succede in quella misteriosa zona d’ombra che sta in bilico tra la vita e la morte? Lo scopre suo malgrado uno psichiatra(tMcGregor) alle prese con un paziente che minaccia il suicidio (Gosling). Forster (Monsters Ball) costruisce un viaggio psicanalitico allucinato e carico di tensione, dove la consequenziatità degli eventi viene sacrificata sull’altare delle suggestioni.

Massimo Lastrucci
Ciak

Apparentemente si tratta di un dramma psichiatrico a suspense. Riuscirà il coscienzioso psichiatra Ewan McGregor a distogliere l’allucinato paziente Ryan Gosting (interprete di vibratile ipersensibilità, già apprezzato in The Believer, assolutamente da tenere d’occhio) dai suoi propositi di suicidio? Ma già dalle prime battute ci si accorge che qualcosa non quadra: il ragazzo sembra possedere dolorose [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Film Tv

Prologo: sul ponte di Brooklyn, a New York, un ragazzo sotto choc si aggira sulla scena di un incidente d’auto, che provoca dei morti. Si chiama Henry, mancano tre giorni ai suoi ventun anni e, come comunica a Sam, l’analista che ha sostituito la dottoressa che lo aveva in cura, allora si suiciderà. Per il senso di colpa e per emulare il suo pittore preferito.

Roberta Bottari
Il Messaggero

Sam Foster (Ewan McGregor) è uno psichiatra che ha appena sostituito la sua collega Beth, quando arriva nello studio il giovane Henry (Ryan Gosling): il ragazzo ha una grave forma di depressione e ha pianificato il suicidio, il giorno del suo 21esimo compleanno. Sam cerca in tutti i modi di far desistere il ragazzo dal suo proposito. Ma Stay - Nel labirinto della mente non si trasforma nell'ennesima [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Un grosso Festival non è solo un pranzo di gala dopo l'altro per chi viene a presentare i film. È anche una vetrina ambita e sovente ingannevole per la cinematografia locale. Cannes presenta sistematicamente quattro film francesi e quattro film mezzi francesi (coproduzioni) in concorso. Venezia subisce un'analoga pressione, che però è più grottesca, visto come è esigua la nostra produzione; con la [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Stay («Resta») di Marc Forster, il regista di Monster's Ball e Neverland, schiera Ewan McGregor e Naomi Watts, più Bob Hoskins. Ciò basterà perché qualcuno gli attribuisca dignità formale e vada a vederlo. I requisiti in effetti ci sono, ma questo è un film che inganna lo spettatore, mettendolo su una falsa pista, che si rivela tale solo alla fine. Siamo in una New York piovosa: lui (McGregor) è psichiatra, [...] Vai alla recensione »

Massimo Lesti
Rolling Stone

Ponte di Brooklyn, esterno notte. Una macchina si ribalta e prende fuoco. Un ragazzo (Gosling, uno da tenere d’occhio) si ritrova seduto sull’asfalto. Si alza e se ne va. Poco dopo lo ritroviamo in cura da uno psichiatra (McGregor) fidanzato con un’ex aspirante suicida (Watts). Dice che i suoi genitori sono morti, ma forse sono vivi e vegeti. Parla di una fidanzata che neanche lo conosce.

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