Lords of Dogtown |
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Un film di Catherine Hardwicke.
Con John Robinson, Emile Hirsch, Victor Rasuk, Rebecca De Mornay, Heath Ledger.
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Azione,
durata 107 min.
- USA, Germania 2005.
uscita venerdì 15 luglio 2005.
MYMONETRO
Lords of Dogtown ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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La vera storia della nascita del fenomeno dello skateboarding nei primi anni settanta in California.
![]() Un'interessante istantanea di un sogno vivo ancora oggi, viscerale ma un po' fittizio |
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Mattia Nicoletti
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L'estate del 2005 potrebbe essere considerata per l'Italia, almeno sotto l'aspetto cinematografico, la nuova era dello skateboard, oggetto di culto ancora oggi a trent'anni dalla sua nascita. A solo un mese dall'uscita nelle sale del documentario "Dogtown and the Z-boys" diretto da uno dei fondatori degli Z-boys, viene distribuito "The Lords of Dogtown", versione fiction del sentito e ammirabile atto d'amore di Stacy Peralta, qui sceneggiatore. ![]()
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Quando lo skateboard diventò punk rock
lunedì 28 agosto 2006
di Joe
California, estate ‘75. Estate di siccità. A Dogtown, sobborgo povero di Venice, alcuni surfisti rivoluzionarono il mondo dello skateboarding, applicando ad esso le tecniche e le regole già adoperate fra le onde marine. L’acqua è razionata e le piscine sono vuote. I ragazzi si intrufolano nelle ville di Venice per skateare e bighellonare, tra acrobazie estreme e fughe dalla polizia. Raccontata così sembrerebbe nient’altro che la storia delle scorribande dei ragazzini californiani negli anni ’70. continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Lords of dogtown
sabato 11 agosto 2007
di Carlo Zulianello
siamo negli anni '70 e tre ragazzi di nome Stacy Peralta, Jay Adams e Tony Alva, praticaano il loro sport preferito dalla mattina alla sera: il surf. Ma durante quel periodo c'è il fenomeno della siccità e questi tre ragazzi decidono di non cavalcare più le onde con la loro tavola da surf ma con una nuova tavola avente delle ruote in uretano: nasce lo skateboard. Da qui, i tre, cominceranno ad entrare in alcune case con delle piscine usandole come half-pipe, e allenamento per varie gare che farannno continua » |
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Sid (Michael Angarano) dopo esser caduto male in una piscina | |
Non mi sento più le gambe.. Ma se è per questo, non me le sento mai. | |
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Stacy e Tony, la prima volta in una piscina vuota | |
Ah, no, scordatelo: è troppo pericoloso! Sì, se non hai le palle! |
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Stacy e Tony, la prima volta in una piscina vuota | |
Ah, no, scordatelo: è troppo pericoloso! Sì, se non hai le palle! |
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Altre frasi celebri del film Lords of Dogtown
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DVD | Lords of DogtownUscita in DVD
Disponibile on line da martedì 21 maggio 2019
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SOUNDTRACK | Lords of DogtownLa colonna sonora del film
Disponibile on line da venerdì 20 maggio 2005
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di Emanuela Martini Il Sole-24 Ore
Una regista indipendente trentenne è riuscita a catturare, senza retorica né eccesso di nostalgia, la ribellione indistinta, dove una nuova rabbia si mescolava a un antico entusiasmo, dei giovanissimi californiani che, a metà degli anni 70, prendendo spunto dalla passione e dalle evoluzioni ardite del surf, rivoluzionarono lo skateboard. La regista è Catherine Hardwicke (segnalatasi con il notevole Thirteen), i quattro ragazzi di cui racconta la storia (vera) sono Jay Admas, Tony Alva, Stacy Peralta e il loro amico Sid, interpretati rispettivamente da Emile Hirsch, Victor Rasuk John Robinson e Michael Angarano. » |
di Marco Giovannini Ciak
C’è chi pensa che a volte per rappresentare al meglio la realtà serva un po’ di fiction. Ed è proprio quello che fa Lords of Dogtown, sceneggiato da Stacey Peralta, che oltre ad essere stato il regista dell’ esaltante documentario Dogtown & Zboys era anche uno degli originali Z-boys (da Zephir il negozio/bottega artigianale di skateboard di Santa Monica), gli adolescenti che sconvolsero negli anni Settanta il mondo dei virtuosi della tavola a rotelle. In tempi recenti c’era stato solo un altro esempio di doppia opera: il documentario Incidente a Oglala e il film Cuore di tuono, entrambi diretti da Michael Apted. » |
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di Lietta Tornabuoni La Stampa
Mister Hula Hoop” dei Coen o “Tucker” di Coppola erano più divertenti e strutturati di “Lords of Dogtown” di Catherine Hardwicke, ma la storia romanzata degli oggetti d’uso e delle abitudini quotidiane internazionali (hula hoop, automobile, skateboard) è sempre curiosa e affascinante. Stavolta i casi d’estate hanno fatto uscire contemporaneamente due film, il documentario “Dogtown and Z-Boys” di Stacy Peralta e “Lords of Dogtown“, fiction di cui Peralta è uno dei protagonisti, che raccontano negli Anni Settanta i virtuosi dello skateboard di una zona degradata sul mare, appunto Dogtown, vicina a Venice in California. » |
di Cesare Balbo L'Espresso
Si chiama Lords of Dogtown e nell'attuale trend 'sportivo'della stagione cinematografica americana è già diventato un vero e proprio fenomeno di culto. Diretto dalla regista Catherine Hardwicke, esperta del mondo dei teenager e già autrice di Thirteen, Lords of Dogtown è ambientato nel mondo dello skateboard e lo racconta come metafora di vite giovanili. Nelle sale italiane dal 15 luglio, il film racconta con toni drammatici la vita irrequieta e veloce di tre ragazzi alla fine degli anni Settanta, sulla costa californiana vicino Los Angeles. » |
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