La moglie dell'avvocato |
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Un film di Im Sang-soo.
Con So-Ri Moon, Hwang Jung-min, Yun Yeo-jung, Kim In-mun
Titolo originale Baram-Nan Gajok.
Drammatico,
durata 104 min.
- Corea 2003.
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Hojung, moglie di un avvocato di successo, è frustrata dalla vita casalinga; il marito la cornifica, e a lei non rimane che occuparsi del figlio adott...
![]() Un passatempo sentimentale ogni tanto non può che far bene! |
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![]() Hojung, moglie di un avvocato di successo, è frustrata dalla vita casalinga; il marito la cornifica, e a lei non rimane che occuparsi del figlio adottivo e del suocero alcolizzato. Finisce così per cedere alle attenzioni di un giovanissimo vicino di casa. Ma la situazione precipita: il marito e l'amante sono coinvolti in un incidente, il suocero è moribondo, e il padre del ragazzino scopre la sua relazione con Hojung... |
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di Fabio Ferzetti Il Messaggero
La moglie dell’avvocato Gli spettatori più attenti lo sanno da un pezzo. Il cinema coreano è uno dei più vari ed entusiasmanti di questi anni. Così vario da vincere nei Festival e al botteghino. Naturalmente il nostro mercato ha riflessi lenti e confina gli autori di Seul alla bassa stagione. Quest’anno però c’è poco da lamentarsi: dopo Primavera, Estate, Autunno... di Kim Ki duk, arriva da Venezia 2003 La moglie dell’avvocato di Im Sangsoo, spiazzante “Cronaca famigliare”, ammesso che di famiglia si possa ancora parlare nella Corea globalizzata di oggi. » |
di Lietta Tornabuoni La Stampa
Bellissime scene di sesso ne La moglie dell'avvocato del coreano Im Sangsoo: un film importante che racconta la civiltà all'occidentale assunta di recente dai coreani benestanti, ancora sottile come uno strato di vernice; la ferocia storica d'un Paese che pare popolato di carnefici e di sopravvissuti: e, più forte di questa contraddizione, espressione di cultura e insieme di violenza, vincente su tutto il resto, la passione del sesso. Famiglia borghese ricca. Il marito è un avvocato di successo, che ha troppo lavoro e un'amante giovane. » |
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di Pier Maria Bocchi Film TV
«Che cosa diresti se uno venisse da te e ti dicesse che tua moglie se la fa con un liceale?». «Me ne fregherei, ecco cosa farei: continua con la tua vita come se niente fosse». Più o meno, è ciò che dice in un raro dialogo l’avvocato protagonista, con più di una amante, alla moglie, che si concede a un ragazzino ancora inesperto. Ferocissima sguardo su una famiglia già a pezzi, La moglie dell’avvocato è uno sconvolgente ritratto di un mondo che non può più stare insieme, infiltrato com’è da rancori già marci, rabbie già ammuffite, odi già spellati, Sedi film corale si tratta (ci sono figli, suocere e vicini), non c’è alcuna sinfonia progressiva (che impari P. » |
di Stefano Lusardi Ciak
Forma tradizionale, contenuti occidentali, estremismo orientale: sintesi (disturbante) di tre elementi apparentemente contraddittori, che invece finiscono per confermare la vitalità dei cinema sudcoreano. La trama del terzo film del quarantenne Im Sangsoo sembra infatti solo confermare l’avvenuta globalizzazione dell’insoddisfazione esistenziale della classe media: la bella Hojung (Moon Son) è la classica casalinga inquieta, tutta dedita ad allevare il figlioletto adottato, mentre il marito avvocato rampante (Hwang Jungmin) se la spassa con l’amante, finché perbenismo e ipocrisia non vengono spazzati via da un travolgente adulterio. » |
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