Atlantis: l'impero perduto

Il giovane Milo Thatch, cartografo e linguista, sogna di portare a termine il sogno del nonno, famoso esploratore: ritrovare la mitica Atlantide. In possesso di una mappa, Milo decide di unirsi alla spedizione del capitano Rourke e parte alla ricerca dell'isola scomparsa. Giunti a destinazione, i nostri incontrano la Principessa Kida e scoprono che la città è ancora abitata: l'energia di un cristallo ha fatto sì che la popolazione potesse sopravvivere. Il capo della spedizione, però, da sempre al corrente dei poteri magici dei cristalli, ha in mente di impossessarsene per riportarli in superficie e sfruttarli per i propri scopi... I due registi, Kirk Wise e Gary Trousdale, sono specializzati in film d'animazione: infatti avevano già diretto, sempre per la Walt Disney, La bella e la bestia e Il gobbo di Notre Dame. Stavolta però, nonostante la fedeltà alle atmosfere disneyane, la storia non emoziona più di tanto, anche se sicuramente i bambini si divertiranno a immedesimarsi nelle avventure del buon Milo. Purtroppo l'inventiva relativa ai personaggi e ai vari animaletti che popolano l'isola sommersa è piuttosto limitata. Risulta invece divertente l'uso dell'"atlantidese" inventato dal linguista Marc Okrand, che fu l'autore della lingua Vulcaniana per Star Trek. 

Ogni anno, puntuale come le festività natalizie, giunge sugli schermi un nuovo film Disney. Dopo due prove non esaltanti come Fantasia 2000 e Dinosauri, la major americana tenta di colpire nuovamente al cuore un pubblico che, con il passare degli anni, aumenta le esigenze e sembra non volersi accontentare mai. C'è anche sempre da risolvere il problema dei genitori e dei nonni: sono loro a portare i più piccoli al cinema o viceversa? E poi: perché non rivolgersi anche ai preadolescenti? Le scelte sono sempre più difficili. Se poi si pensa ai lunghi tempi di lavorazione di un film di animazione ci si rende conto di come gli strateghi di casa Disney debbano davvero scrutare nella sfera di cristallo per immaginare quali saranno i desideri del pubblico al momento dell'uscita. Quest'anno ci provano con un film che ripropone l'antico mito di Atlantide (di cui parla perfino Platone) e mettono sulle sue tracce Milo Thatch (che nell'edizione originale ha la voce di Michael J. Fox) il cui grande sogno è quello di provarne l'esistenza. Se si considera che in un videogame l'Impero perduto era già stato visitato da Indiana Jones si può immaginare che le avventure non mancheranno. Ciò che è invece meno prevedibile è la presenza di un disegno che rinvia a fumetti d'epoca con espliciti riferimenti al cinema noir con tanto di femme fatale. Non mancano scene di azione aeree e, ovviamente, una storia d'amore con la figlia dell'Imperatore. C'è di tutto un po', per grandi e piccoli, con la voglia di stupire ma anche con una raffinatezza di stile che forse non piacerà a tutti ma che è comunque segno della voglia di tentare nuove strade per risalire la china.