Una base aerospaziale, nella quale si sta perfezionando il segretissimo "Groundstar Project", esplode a causa di un sabotaggio. L'unico superstite, ferito, sfigurato nel volto e in preda ad amnesia, dopo esser fuggito dal laboratorio e aver trovato rifugio presso la casa della vedova Nicole Devon, è catturato dall'agente Tuxon che lo accusa di essere responsabile dell'attentato. Riconosciuto come lo scienziato John Wells, il presunto sabotatore viene sottoposto ad un'operazione di chirurgia plastica per essere poi a lungo e inutilmente interrogato sull'identità dei suoi mandanti: nella memoria dell'uomo affiorano soltanto le confuse visioni di un paesaggio greco e di una ragazza che annega. Riuscito ad evadere, Wells cerca nuovamente l'aiuto di Nicole e insieme con lei comincia ad indagare per scoprire la verità sul proprio conto. Il vero Wells, in realtà, era una spia ed ha trovato la morte nell'esplosione: Tuxon si è servito del giovane - un agente greco che, disgustato della vita dopo la morte della sua donna, si è lasciato reclutare per "missioni impossibili" - per sostituire il doppiogiochista e smascherare tramite lui i capi dell'organizzazione nemica.
L'intreccio è forse un po' macchinoso ma la combinazione di thriller e fantapolitica funziona bene, egregiamente servita dalla fotografia di Michael Reed: un gioco serrato di scambi di facce e di ruoli nel quale il vero protagonista è il "potere" che manipola cinicamente i suoi uomini. Michael Sarrazin dà un'interpretazione convincente dello spaesato John Wells e George Peppard è molto credibile nella parte del freddo e calcolatore agente Tuxon.Titolo francese: Requiem pour un espion.
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