Anno | 1940 |
Genere | Animazione, |
Produzione | USA |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Hamilton Luske, Ben Sharpsteen |
Attori | Dickie Jones, Christian Rub, Cliff Edwards, Evelyn Venable, Charles Judels Walter Catlett, Mel Blanc, Corrado Pani, Mario Corte, Carlo Romano, Lidia Simoneschi, Giulio Stival, Mario Besesti, Rosetta Calavetta. |
Tag | Da vedere 1940 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,64 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 luglio 2016
Nel 1940 Walt Disney decise di fare di Pinocchio un cartone animato miliardario: un prodotto di largo consumo da diffondere nel mondo intero.Tutti gli... Ha vinto 2 Premi Oscar,
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1940 Walt Disney decise di fare di Pinocchio un cartone animato miliardario: un prodotto di largo consumo da diffondere nel mondo intero.Tutti gli elementi di cultura e di folclore locale presenti nel romanzo di Collodi furono eliminati. Nacque così il Pinocchio globale, senza l'aia del contadino ed il paesaggio toscano. Pinocchio assomiglia a Topolino vestito da tirolese, la Fatina pare una star hollywoodiana e Geppetto perde tutto il suo aspetto magico e rustico e diventa semplicemente un papà abile ed efficiente. La percezione di Pinocchio nel mondo globalizzato è semplicemente quella di un burattino frivolo: una distorsione di immagine determinata dal processo di trasformazione di Pinocchio in un prodotto universale, fatto di pochi episodi semplificati. Da un punto di vista tecnico è uno dei film d'animazione più complessi tra quelli realizzati dalla Walt Disney, costato cifre enormi (mille dollari al secondo). Inizialmente non ebbe molta fortuna e solo nelle riedizioni fu un successo. Il film fu una delle cause della grave crisi della Disney nel corso degli anni Quaranta.
Pinocchio è il 2° classico Disney. Il Pinocchio di Collodi è un’opera che appare naturalmente adeguata al cinema d’animazione. Pinocchio è un pezzo di legno che riceve vita, si anima; i cartoon animano il disegno: l’affinità sta nel sogno di dare movimento, vita, anima all’immobile, all’inanimato. Per di più nel film Pinocchio si anima a partire da una triplice base di materia immobile e inanimata: è burattino di legno, di carta, di pellicola: in questo modo si amplifica il sogno di animare l’inanimato. Un’altra affinità tra film e libro sta nella legge della metamorfosi. Secondo Ejzenštejn, l’animazione disneyana esalta la metamorfosi come mutabilità e libertà della forma, come ribellione alla forma fissata della realtà. La legge della metamorfosi si estende dalla forma al contenuto di film e libro: Pinocchio è un personaggio in fieri, che attraversa un cammino di trasformazione per conquistare una personalità autonoma e definita. Come farà per gran parte della sua opera, Disney attinge alla letteratura fiabesca europea e la rilegge in modo personale. Il Pinocchio di Disney non è impertinente come quello di Collodi, ma innocente e ingenuo. Il Grillo Parlante non è severo come quello di Collodi, ma goffo e simpatico. Il Geppetto di Disney non è tanto un falegname quanto un costruttore di giocattoli e orologi; è l’alter ego di Disney, che, come Geppetto, dà vita all’inanimato. Il Grillo Parlante, figura della coscienza, e la Fata Turchina, figura della maternità, portano Pinocchio alla salvezza, gli indicano la divisione tra bene e male, tra giusto e ingiusto. Ma si tratta solo di indicazioni: Pinocchio deve arrivare al compimento del suo percorso di formazione da solo. Ottiene la maturità e il diritto di divenire bambino vero quando decide di affrontare il pericolo per salvare Geppetto, ossia nel momento in cui conquista autonomia decisionale.
PINOCCHIO disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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Un umile e tranquillo giocattolaio e falegname noto come Geppetto nonostante conduca una vita serena è un uomo solitario che desidera avere un figlio , ma essendo ormai un uomo piuttosto anziano, egli decide di costruire un burattino di legno con le fattezze di un bambino che lui battezza con il nome di Pinocchio è la sera stessa, una Fata gli elargisce la vita ed affida ad [...] Vai alla recensione »
PINOCCHIO (USA, 1940) diretto da HAMILTON LUSKE & BEN SHARPSTEEN Mastro Geppetto è un artigiano benestante che fabbrica giocattoli di legno. Pinocchio è una marionetta abbigliata con vestiti tirolesi. Il Grillo Parlante non si limita più a far da coscienza, ma diventa un astuto e inossidabile compagno di viaggio e d’avventure.
Non è fedele a Le avventure di Pinocchio, scritto nel 1881 a Firenze da Carlo Collodi. Eppure non posso negare che da bambino è stato uno dei film Disney che più mi ha colpito. Vedendolo dopo molti anni riconosco la moralità narrativa della Disney: decire tra il bene e il male, le bugie fanno crescere il naso, non avere cattive amicizie (Lucignolo), ascolta tuo padre e la [...] Vai alla recensione »
THE yin and yang of American animation, Walt Disney and the Fleischer brothers, Max and Dave, stood opposed on practically every level. The New York-based Fleischers, best known for their Betty Boop and Popeye cartoons, were big city surrealists, their work buzzing with bizarre juxtapositions, erotic energy and ethnic references. Disney, who brought his Midwestern childhood with him to Los Angeles, [...] Vai alla recensione »
Un Pinocchio anemico, tradito; ogni volta che da questo o quel Paese ci giungeva tale giudizio ci chiedevamo come ciò fosse stato possibile. Se avessimo visto il film appena edito, nel '42, ne avremmo avuto una spiacevole sorpresa; oggi Pinocchio s'inquadra fra l'errore di Fantasia e la fiacchezza di Saludos amigos, con il contorno dei brevi mediocri disegni di propaganda sfornati durante la guerra. [...] Vai alla recensione »