
14 opere in Concorso e tanti altri lungometraggi per la sezione attenta ai temi legati alle giovani generazioni. Dal 16 al 27 ottobre.
Si svolgerà a Roma dal 16 al 27 ottobre 2024, nel quadro della Festa del Cinema, la XXII edizione di Alice nella città, diretta da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini e organizzata dall’Associazione Culturale PlayTown Roma, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiC, Roma Capitale, Città Metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo.
Dopo il successo della passata edizione, tornano dal 16 al 18 ottobre a Palazzo Esposizioni Roma gli SHORT FILM DAYS, realizzati grazie al sostegno della Camera di Commercio di Roma, di SIAE che anche in questa edizione è Main Partner dell’iniziativa, riconoscendo la validità culturale del progetto, che si pone come obiettivo la promozione del cinema italiano di qualità e della cultura audiovisiva verso le giovani generazioni, CNA - Cinema Audiovisivo, Rai Cinema e la Fondazione Sardegna Film Commission. Per valorizzare la collaborazione con il MIA - Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, nasce una partnership con gli Short film Days volta a favorire la circolazione di IP per il mercato audiovisivo: il MIA ospiterà una sessione di UNBOX, progetto legato ai registi emergenti di cortometraggi che aspirano a realizzare il proprio esordio per il cinema e la serialità.
Da sempre attenta ai temi legati alle giovani generazioni, Alice nella città presenta un programma di anteprime assolute, esordi alla regia e conferme originali: 14 le opere del Concorso e 5 i film Fuori Concorso a cui si aggiungono, nella sezione competitiva Panorama Italia, 7 film in concorso 2 Fuori concorso e 2 proiezioni speciali che pongono l’accento sul cinema italiano indipendente, con proiezioni di film e documentari. Inoltre si affiancano 4 co-produzioni con la Festa del Cinema, un Evento Speciale dedicato a Francis Ford Coppola e la selezione Sintonie, linea di programma pensata in collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che accoglie 4 film e due cortometraggi presentati quest’anno nella Sezione Fuori Concorso, Orizzonti e Orizzonti Extra di Venezia. In programma anche 2 restauri e 40 cortometraggi (12 in concorso internazionale, 10 in concorso Panorama Italia e 10 proiezioni Fuori Concorso), 8 proiezioni speciali, selezionate in collaborazione con Christian De Schutter che da quest’anno cura il programma Onde Corte.
I 14 film del concorso, disegnano traiettorie apparentemente distanti ma che tengono insieme cose tra loro altrimenti diverse. Viste tutte assieme hanno la capacità di emozionare, sovvertire opinioni, creare discussioni, porre domande. Tutte cose messe in elenco con nitidezza nell’opera seconda di Jesse Eisenberg. A Real Pain è una struggente esplorazione del trauma intergenerazionale all'interno della comunità ebraica. La sceneggiatura di Eisenberg, trova in Kieran Culkin l’interprete ideale di un umorismo anticonformista che tiene in bilico le sfumature tragiche, la comicità e i contrasti di un'analisi sincera dei legami familiari. In questa prospettiva, per Damian Kocur ("Bread and Salt") la ricerca nei legami familiari, rimane sospesa in un apparente zona di sicurezza, mentre la realtà intorno implode. UNDER THE VOLCANO (candidato per la Polonia all’Oscar® per il miglior film internazionale) è uno scavo profondo sul senso di colpa, verso sé stessi e il proprio Paese, mentre esplode il conflitto a Kiev. Una realtà che contrasta con l'immagine idilliaca del luogo di vacanza perfetto dove da un giorno all'altro, si passa da turisti a rifugiati. Questo scontro emotivo mette in discussione i ruoli all’interno della famiglia e fa emergere vecchi conflitti irrisolti che esplodono come un vulcano dormiente.
La famiglia è ancora materia prima per Lisa Brühlmann, che torna al festival, dopo il successo di “Blue My Mind”, con il suo nuovo film WHEN WE WERE SISTERS, un racconto tutto al femminile piuttosto anticonvenzionale che cattura il senso di sorellanza e di incertezza ed emancipazione che talvolta circonda l’esperienza materna nel rapporto allargato con i propri figli. Una linea di ricerca che scava nel profondo, e che suscita pensieri e sentimenti inediti, come nell’esordio della regista svizzero-americana Jasmin Gordon che esplora la fragilità della libertà individuale di fronte alla società e alle sue convenzioni.
THE COURAGEOUS è un ritratto familiare, prezioso, intenso e complesso che scuote la nostra percezione sui tabù e gli stigmi che ancora circondano le rappresentazioni delle donne e di come dovrebbe essere una buona madre per mantenere le apparenze di una famiglia amorevole. Un’impalcatura ideale che lega MILANO a tutti questi sguardi al femminile: l’esordio di Christina Vandekerckhove è un’eccezione, importante al punto da essere degna di stare accanto ai classici per profondità di scavo nell’animo umano. Ha l’intuizione di sottrarsi ai percorsi preordinati fintamente realistici a cui oggi ci si aspetta che le storie d’infanzia si conformino.