
Presentato in anteprima al Bif&st, il film manifesta l'urgenza di raccontare la propria terra. Da giovedì 2 maggio al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Lucania. È qui che vivono Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero e una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre Argenzia, che ha il dono di vedere e di sentirne l'anima. Un giorno Rocco respinge l'offerta di Carmine, un autotrasportatore che gli offre di seppellire materiali tossici nella propria terra in cambio di denaro e, scopertosi in grave pericolo, decide di fuggire a piedi per mettere in salvo la figlia.
Ci sono film in cui anche lo spettatore meno attento si accorge che la scelta dei luoghi in cui ambientare una vicenda è stata dettata da esigenze produttive che ben poco hanno a che vedere con le location utilizzate. Ce ne sono altri, ed è il caso di Lucania in cui si avverte sin dalle prime inquadrature che 'quelli' dovevano essere gli spazi perché il loro ruolo era quello di assurgere a coprotagonisti insieme agli attori.