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54° Festival dei Popoli, al via

Apertura con l'Ilva di Taranto, le tracce della Moby Prince e i segreti di Wikileaks.


venerdì 29 novembre 2013 - News

Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks, sarà tra gli ospiti al cinema Odeon di Firenze, sabato 30 novembre alle ore 21.30, per la prima italiana di We Steal Secrets: the Story of Wikileaks firmato da Alex Gibney, il documentario che inaugura il 54° Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film Documentario. Il portavoce dell'organizzazione di Julian Assange si confronterà con la giornalista Stefania Maurizi (de L'Espresso). L'incontro avverrà dopo la proiezione del film che ricostruisce con accuratezza giornalistica la storia del portale Wikileaks, fondato da Julian Assange, che riceve in modo anonimo, grazie a un dropbox protetto da un sistema di cifratura, documenti segreti (militari, industriali, bancari) e li pubblica sul sito. Il film segue la controversa parabola di Assange in parallelo con le vicende di Bradley Manning, militare dalla carriera brillante che ha trafugato migliaia di documenti dai server militari e diplomatici USA ed è stato accusato di reati contro la sicurezza nazionale.
La prima giornata si svolgerà al cinema Odeon e parte alle ore 15.00, con la prima mondiale del documentario In viaggio con Cecilia di Mariangela Barbanente e Cecilia Mangini (Eventi Speciali, Italia, 2013). Le registe saranno presenti alla proiezione. Dopo quaranta anni Cecilia Mangini, la maggiore documentarista italiana, torna dietro la cinepresa con un film on the road in Puglia raccontando come è cambiata negli ultimi 40 anni intrecciando immagini di archivio (1966) a quelle del presente (entrambe le registe sono nate a Mola di Bari). Il viaggio delle registe approda a Taranto proprio nel periodo in cui un giudice ordina l'arresto di Emilio Riva, il "padrone" dell'Ilva di Taranto. Il film racconta quello che accade intorno all'industria pugliese.
Alle 16:45 è la Cina protagonista con Mothers di Xu Huijing (Eventi Speciali, Cina, 2013), documentario dedicato al tema "Respect Woman" (filo rosso della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze). Il film racconta dei limiti stabiliti dalla Repubblica Popolare Cinese in materia di controllo delle nascite. Il regista fa emergere uno spaccato poco conosciuto della Cina rurale, dove burocrazia e statistiche legittimino una repressione continua sui corpi delle donne in età fertile costrette dalla legge a subire un intervento chirurgico che le rende sterili.
Alle 18.15 la prima mondiale del documentario Centoquaranta - La strage dimenticata (Italia, 2013) del giovane regista fiorentino Manfredi Lucibello (classe 1984) sul drammatico incidente tra il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo, accaduto il 10 aprile 1991, in cui persero la vita 140 persone. Il documentario ripercorre la vicenda nel tentativo non di confutare la verità giuridica o di cercare nuove ipotesi sull'accaduto, ma di ricostruirne la storia raccontando gli eventi e le drammatiche scoperte che si sono susseguite negli anni dopo la strage. Ispessito da una approfondita ricerca di notizie e di materiale d'archivio, il film riattualizza un pezzo dimenticato di storia italiana.
Alle ore 20.00 si apre la retrospettiva dedicata al maestro del cinema polacco Marcel ozinski con il suo Anything Can Happen (1995, 39'), che vede per protagonista un bambino (figlio del regista) che percorre di corsa un parco pubblico incuriosito dalla natura, dagli animali e dalle molte persone sedute sulle panchine, cui il bambino, dotato di una curiosità prodigiosa, pone domande sorprendenti sul senso della vita.

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